Da un articolo di Paola Del Zoppo:
"Anche nel caso dei Berliner Abendblätter le argomentazioni portate dai censori erano il mantenimento dell’equilibrio con la Francia, ma in verità il periodico era scomodo per qualunque potere politico, tanto che anche il riformista von Hardenberg, vicino ai circoli di giovani letterati, vi riconosceva un pericolo. Il giornale pubblicava articoli in cui si richiamava alla responsabilità verso la patria e in cui si davano notizie di ampio respiro politico, che avrebbero indotto troppa consapevolezza nel pubblico. Presto la redazione non fu più neanche richiamata all’ordine o avvisata della censura. Gli articoli politici vennero del tutto censurati e quasi del tutto vennero eliminati gli articoli di matrice culturale.[i] Questo tipo di censura non solo ebbe un effetto sulla lunga durata, ma riuscì a minimizzare le reazioni. La morte degli Abendblätter prese le sembianze di un processo naturale. Il giornale divenne sempre meno interessante ed ebbe sempre meno successo, e dopo sei mesi gli editori si videro costretti a rinunciare alla pubblicazione."
Esattamente quello che succede alla TV se i programmi culturali li sbatti a mezzanotte.
Nessun commento:
Posta un commento