venerdì, aprile 29, 2005

Guggenheim al Quirinale





Ieri pomeriggio ho visitato la mostra Capolavori del Guggenheim presso le scuderie del quirinale di Roma. Si trattava di un'esposizione piuttosto varia, dagli impressionisti ai cubisti, da Monet a Warhol. I due estremi non mi sono dispiaciuti, è quello che ho trovato nel mezzo che mi ha lasciato perplesso... Ad esempio non tutti i Pollock mi hanno convinto, e certi astrattisti li trovo veramente ridicoli. L'arte moderna, se da un lato mi intriga e mi incuriosisce, dall'altro non riesco a prenderla troppo sul serio.

Comunque una bella mostra, ne valeva la pena.

martedì, aprile 26, 2005

Di ritorno da Bagnoregio


Ecco qualche scatto del mio campetto a Civita di Bagnoregio!







sabato, aprile 23, 2005

Campetto della Liberazione


Non saprei come altrimenti chiamarlo, comunque oggi pomeriggio parto con il mio Clan alla volta di Bagnoregio (VT) dove, presso il convento dei frati minori di S. Francesco, trascorreremo questo week-end lungo... Il posto è ben spazioso, abbiamo una grande cucina tutta per noi e anche molto spazio per giocare all'aria aperta. Ho già avuto modo di andarci in occasione delle Piccole Orme di Marzo.



Durante questo campo il Noviziato salirà in Clan. Sono previste cerimonie solenni e feste. Durante il campo mi piacerebbe trovare il tempo di visitare Civita di Bagnoregio, la "città che muore". Speriamo di trovare quel paio di ore necessarie per raggiungerla e visitarla, magari lunedì...

venerdì, aprile 22, 2005

Celeborn è morto... Un problema da risolvere


Questa sera avrà luogo una nuova sessione della campagna La danza dell'Ottaedro di Ematite. Francesco non ci sarà per impegni scout, ma in ogni caso il suo personaggio, Celeborn, è morto ucciso dai ragni nella scorsa sessione (potete leggerla qui). Ho quindi la possibilità di sviluppare un minimo la storia senza che ci sia il problema del giocatore con personaggio defunto che si annoia... Devo però escogitare qualcosa per far tornare in vita Celeborn senza forzare la trama né creare l'effetto "deus ex machina" (il gruppo è troppo disastrato e di livello troppo basso per provvedere autonomamente a riportare in vita il compagno morto).

Credo che l'ambiente in cui si trovano (le foreste del Chult) offra degli spunti interessanti. Mi vengono in mente elfi selvaggi, treant guardiani della foresta e druidi primitivi... Se riuscissero a penetrare nel tempio Yuan-Ti nella sessione di oggi, forse potrebbero trovare qualcosa di utile anche lì...

giovedì, aprile 21, 2005

Paul e la custode del Bosco


La nebbia si diradò appena un po', e Paul risucì ad intravedere un prato privo di sottobosco e di alberi dalle alte chiome. La luce pallida del sole illuminava l'erba e sembrava che il giorno fosse sorto solo in quell'angolo di bosco. Si avvicinò con cautela, attirato dal tepore tenue del primo mattino.

Al centro della radura un cerchio di pietre sembrava indicare che il posto aveva (o aveva avuto, in passato) una qualche funzione sacra, o comunque un significato spirituale. Una figura silenziosa sedeva su una delle pietre, le nebbia nascondeva ancora molto del suo aspetto. Paul si avvicinò ancora, tirando la briglia di Dorf, e nel frattempo tentò di richiamare l'attenzione di quella strana apparizione.

Quando fu abbastanza vicino da sollevare il velo di nebbia che la nascondeva, il paladino si trovò di fronte una vecchina dai capelli bianchi, avvolta in una tunica lunga con sandali e cappuccio dello stesso colore. Dei ricami dorati contornavano le maniche ed una corda di seta le cingeva la vita. La vecchina sollevo gli occhi azzurri verso Paul, come a chiedergli di presentarsi. Il silenzio del bosco nebbioso assumeva un significato diverso in questo posto, come se si trattasse di rispettosa venerazione.
"Mi chiamo Paul, vengo da Est..."
La vecchina si voltò ed accarezzò una delle pietre più grandi, che si trovava di fianco a quella su cui sedeva. Il muschio verde cresceva grasso e folto su quelle rocce, grazie alla perenne umidità che contraddistingueva il luogo.
"Paul e vieni da Est. - Ripeté la vecchina con voce lenta e pacata - Sei solo di passaggio o eri diretto qui?"
"Non saprei... Dove mi trovo?"
"Qui nascerà il futuro."
"Il futuro?" Domandò Paul, che non comprendeva appieno quelle parole.
La vecchina allungò una mano, e con dita bianche e ossute indirizzò lo sguardo di Paul verso il centro del cerchio di pietre. Lì era nata una piccola piantina, e alla sommità della pianta spuntava un bulbo affusolato che presto si sarebbe aperto, sbocciando in un fiore. Attorno alla pianta sembrava concentrarsi tutta la luce della radura, come se la nebbia concedesse al sole di passare.
"Dovrò aspettare tanto per vedere il futuro?"
La vecchina sorrise. "Non devi aspettare. Quando tornerai lo vedrai."

Poi avvenne qualcosa di insolito. Una folata di vento. Ma il vento non smosse la nebbia, e scomparve tanto rapidamente quanto velocemente si era sollevato. La vecchina non c'era più.
Paul decise di sedersi qualche minuto prima di riprendere il viaggio.

mercoledì, aprile 20, 2005

Habemus Papam... e c'è poco da ridere.



Ieri è stato eletto papa Joseph Ratzinger con il nome di Benedetto XVI.
Per Roma giravano battute del tipo: "Il centrodestra ha perso in 11 regioni, ma almeno ha vinto in vaticano!"

Ratzinger è quello che (non ancora papa) scrisse un libro con Pera, il ministro che non manca mai di ricordare ad ogni Porta a Porta che Gesù disse "beati gli operatori di pace, non i pacifisti", che secondo Pera vuol dire che la pace si può raggiungere anche muovendo guerra. E' sicuramente quello che voleva dire Gesù Cristo, bravo Pera.

Ratzinger è quello che nell'omelia "pro eligendo papa" di due giorni fa disse che la Chiesa non deve farsi sbattere qua e à da riformismi e mode. Probabilmente per "mode" intendeva quelle promulgate dal fronte di idioti che trova cretino far venire i sensi di colpa ai ragazzi che hanno rapporti sessuali prima del matrimonio (il peggior modo per responsabilizzarli in materia), ad esempio.

Nel 1986 ratzinger ha espresso per conto del Vaticano una ferma denuncia dell'omosessualità e del matrimonio tra gay. Contro la "moda" di considerare l'uomo libero di amare come vuole.

Negli anni Novanta ha fatto pressione sui teologi - specie in Asia - che considerano le religioni non cristiane come parte del progetto di Dio per l'umanità. Contro la "moda" di pensare che c'è un unico Dio, indipendentemente dal nome con cui lo si chiama. Nel suo documento del 2000, "Dominus Iesus", ha addirittura criticato aspramente i protestanti, cosa che ha suscitato le proteste di anglicani, luterani e altri protestanti che per anni avevano avuto un dialogo ecumenico con Roma.

In un documento del 2004 ha denunciato il "femminismo radicale" che minerebbe la famiglia e oscurerebbe le differenze naturali tra uomo e donna. Contro la "moda" di emancipare la donna, che deve pensare alla famiglia e lasciar perdere le altre cazzate.

Naturalmente per Ratzinger è più importante farcire le omelie con elogi alla castità piuttosto che con condanne alla guerra. La Stampa di oggi titolava: "Se Bush vesse potuto votare, avrebbe eletto Ratzinger".
Probabilmente se Ratzinger avesse potuto votare, avrebbe eletto Bush.

Ratzinger avvicinerà i fedeli alla chiesa come l'AIDS avvinicinerebbe un cliente ad una prostituta. E' il peggior candidato tra quelli che potevano eleggere (tranne forse Ruini, ma quello sta sui coglioni a tutti pure agli amici cardinali). Preghiamo insieme che la provvidenza gli mandi in sogno Gesù a prenderlo a calci in culo, prima che le parrocchie si svuotino definitivamente.

martedì, aprile 19, 2005

Stasera Luttazzi!

Stasera andrò al teatro a vedermi Bollito Misto con Mostarda, l'ultimo spettacolo di Daniele Luttazzi. Lo spettacolo di oggi è messo in scena presso l'Auditorium di Roma (ma ora che regione, provincia e comune sono di centrosinistra sono sicuro che ricomincerà a trovare teatri disposti ad ospitarlo). A chi di voi non conosce questo comico consiglio una navigata sul suo sito ufficiale http://www.danieleluttazzi.it, dove troverete un Blog e alcune delle sue battute. Purtroppo il sito non viene aggiornato spesso, il che è un vero peccato.

sabato, aprile 16, 2005

Ecco di cosa hanno veramente bisogno i poveri!


GOVERNO: DECODER DIGITALE AI POVERI
Sottosegretario alle Comunicazioni: «E' nostra intenzione fornire il decoder interattivo gratuitamente alle famiglie disagiate»
ROMA - I decoder per il digitale terrestre potrebbero essere regalati dallo Stato a chi non se lo può permettere. E' questa la risposta data a un'interrogazione parlamentare dal sottosegretario alle Comunicazioni, Massimo Baldini. Il sottosegretario ha sottolineato che "particolare attenzione verrà dedicata alla situazione delle famiglie disagiate nei cui confronti è intenzione fornire il decoder interattivo gratuitamente". (Corriere della Sera, 16 aprile 2005)

Il governo taglia la scuola, la sanità, il volontariato, blocca i contratti, non ci manda in pensione però si preoccupa dei poveri! Quindi tra i tanti modi per aiutare i meno ricchi opta per l'opzione più intelligente ed utile, basata sulle REALI necessità delle fasce meno abbienti, cioè vedere la televisione digitale!!! Questa sì che è LOTTA AGLI SPRECHI...

venerdì, aprile 15, 2005

Paul nel bosco nebbioso


Il passo di Dorf si fece più incerto non appena la nebbia iniziò a scivolare tra le sue caviglie.
Era presto, appena l'alba, e il bosco nebbioso appariva quasi immobile.

Paul spinse il cavallo a proseguire, ma vide che zoppicava debolmente con la zampa destra. Da qualche giorno Dorf sembrava essersi ferito a quella zampa, ma Paul non aveva idea di come fosse accaduto. Nell'eventualità che il cavallo avesse rallentato per un dolore improvviso anziché per la paura, il paladino scese e si incamminò a piedi, tirando il destriero per le briglie.

Cosa stava cercando in quel bosco? Perché aveva abbandonato il tempio? Le domande risuonavano nella testa di Paul senza che alcun rumore disturbasse i suoi pensieri. Era ad un passo dal priorato, avrebbe potuto fare carriera come sacerdote di guerra, addestrare i novizi, occuparsi della politica del tempio... Invece aveva deciso di partire, di andare via, lontano. Una voce, forse. Quella di Lilith.
Molti avevano capito che sarebbe tornato, altri che aveva abbandonato il suo villaggio per sempre. Paul aveva lasciato credere ad ognuno quello che voleva e si era diretto ad ovest, verso le valli silenziose. Dopo quattro mesi di viaggio era giunto nel bosco nebbioso.

Da quando il drago Slept aveva preso a tormentarlo non sapeva più dove sarebbe terminato il suo viaggio. Prima, forse, si era sedimentata in lui una illusione. I continui scontri con Slept l'avevano lentamente spazzata via... Il drago era stato nel contempo il suo peggior nemico e la scossa che aveva distrutto un miraggio. Adesso vagava in cerca di quacosa che non avrebbe neppure saputo descrivere. Una reliquia, forse un ideale. Ne sentiva il richiamo, verso ovest, ma non capiva.

Tirò le briglie di Dorf e scomparve assieme a lui tra gli alberi immersi nella nebbia.

giovedì, aprile 14, 2005

Film che ho visto

In questi giorni ho avuto modo di saziare la mia fame cinefila con alcuni titoli interessanti.

Sabato scorso, al cinema, ho visto Ring 2. Se avessero speso più di cinque minuti per la sceneggiatura sarebbe stato all'altezza del primo episodio, purtroppo sembra che la trama sia un pretesto per passare da una scena "terrificante" alla successiva, e alla fine non si capisce nemmeno a che gioco sta giocando Samara (per non parlare del fatto che la mossa risolutiva finale della protagonista non è risolutiva per niente). Comunque un paio di momenti di paura ci sono, il film scorre abbastanza veloce e non annoia.

Lunedì sera ho visto Dodgeball (mi rifiuto di scrivere il titolo in italiano), con Ben Stiller e Vince Vaughn. Credevamo che sarebbe stato un filmetto pieno di scemenze all'americana, invece era piuttosto divertente, con alcune trovate geniali. Molto divertente.

Ieri pomeriggio invece ho affittato L'uomo senza sonno (or. The Machinist), con Christian Bale, attore che dopo Equilibrium è salito in vetta alla mia classifica degli attori interessanti. E devo dire che la cosa più sconvolgente del film non è né la trama psichedelica né la qualità tecnica, bensì l'aspetto dell'attore protagonista: praticamente uno scheletro. Per la parte è dimagrito in maniera raccapricciante, e non si può fare a meno di chiedersi come ha potuto farsi tanto del male...

In serata è toccato a Eternal sunshine of the spotless mind (anche qui il titolo italiano faceva talmente orrore che nell'edizione DVD hanno ripristinato l'originale anche se troppo lungo per essere accattivante). Bel film, scritto, girato e recitato molto bene, ma alla fine mi ha lasciato con l'amaro in bocca, come se gli mancasse qualcosa per essere effettivamente un "bel film". Forse il fatto che la storia si ripieghi in se stessa e alla fine ti accorgi che in due ore non è successo quasi nulla. Forse perché è piano di riflessioni profonde ma tutte piuttosto scontate ("la sabbia è sopravvalutata, sono solo piccoli sassi"). Bah. Da vedere.

Nessuno si era sbagliato...

Riporto la notizia come l'ho trovata pubblicata:

"NEW YORK - La Nike, dopo anni di critiche sulle condizioni di lavoro nei suoi stabilimenti all'estero, rivela per la prima volta la lista e i siti degli oltre 700 impianti produttivi e ammette che in alcuni stabilimenti i lavoratori subiscono vessazioni come l'impossibilità di bere, di fare uso delle toilette e dell'obbligo degli straordinari. Dal rapporto sulla responsabilità sociale della multinazionale di Beaverton (Oregon), stilato su base volontaria, emerge che i principali impianti sono localizzati in Cina e nei Paesi asiatici, ma una presenza rilevante è anche negli Stati Uniti, in Canada, Sud America e Europa. Da tempo gli attivisti chiedono che le multinazionali rivelino l'ubicazione degli stabilimenti di produzione per consentire la valutazione indipendente delle reali condizioni di lavoro, spesso rifiutata per evitare - secondo la giustificazione più ricorrente - "lo spionaggio industriale" dei concorrenti."

Bastava comprarsi una qualsiasi Guida al consumo critico (oppure farsi un giro sulla stampa non convenzionale) per scoprire queste cose. La campagna di boicottaggio è attiva da lameno 7 anni (me la proposero che ero in Clan). Nessuno si era sbagliato quindi, d'altro canto bastava andare sul posto e osservare. Attendo con ansia che altre multinazionali (ne cito alcune: Nestlé, Unilever, Philip Morris, Reebok, Coca Cola) la piantino di negare l'evidenza e ammettano apertamente la loro politica di profitto che non guarda in faccia a nessuno. Tanto per essere chiari, almeno quello.

mercoledì, aprile 13, 2005

Kellan Thundernight


Oggi ho letto il nuovo personaggio di Simone per la mia campagna di Forgotten Realms intitolata "La Quarta Minaccia". Durante la scorsa sessione il suo personaggio precedente, Valandil Kelron, è stato ucciso (pietrificato) da un potente Neogi.

Simone non si è perso d'animo e immediatamente mi ha proposto di creare un nuovo personaggio. Kellan Thundernight, elfo ranger. Il background è molto curato, aspetto e personalità sono descritti con sufficiente dovizia. Ho espresso un paio di perplessità (riguardo il "cognome" che gli elfi non erdeitano dai padri, e riguardo la presunta neutralità di Kellan) ma in generale direi che è un buon personaggio.
Il punto è che il resto del gruppo è già al 10° livello, lui ricomincerebbe dal 6° (il livello di partenza per i personaggi di questa campagna). Il mio consiglio è stato quello di fare un bel power player, cioè massimizzare furbescamente il personaggio con un occhio indirizzato alle regole anziché alla verosimiglianza. La versione del ranger creata da me è già un po' più "combattiva" della versione ufficiale. Spero che non accada che Kellan si ritrovi in retroguardia mentre gli altri personaggi giocano in prima linea, sarebbe poco divertente per il giocatore ed un po' frustrante anche per il DM, che vorrebbe che tutti si divertissero allo stesso modo.

martedì, aprile 12, 2005

Paul e Il drago Slept


Non era ancora l'alba quando il drago Slept scivolò silenzioso verso il bosco immobile.
Nessun rumore, nessun canto notturno, non un filo di vento.
Paul si era appisolato avvolto nel suo mantello, abbracciando la spada che solitamente portava dietro la schiena. Con il capo appoggiato al tronco di un vecchio castagno, il paladino era immerso in un sonno senza sogni, come al solito. Con le dita accarezzava l'acciaio della lama, cercando nel sonno di percepirne il freddo contatto anche attraverso i guanti di pelle.

Slept percepì la presenza del paladino. Da due anni era divenuto il suo nemico quotidiano. Un sortilegio permetteva alla creatura di muoversi tra i rami e sopra il tappeto di erba e foglie senza che un singolo arbusto fosse mosso. Ascoltava il silenzio, e nel silenzio sentì il respiro regolare del suo nemico. Con un colpo di coda nuotò nell'aria e sinuosamente sfiorò il grosso tronco di una quercia bruciata da un fulmine. Adesso vedeva la sua vittima, vedeva il paladino. Passò la lingua purpurea, ancora più scura delle sue scaglie, sulle zanne giallastre. Una lacrima ambrata scivolò giù da uno dei suoi occhi.

Scattò in avanti.

Paul sentì vibrare la spada, la sentì scuotersi e poi d'improvviso cantare. "Sveglia!" - cantava la lama - "il drago è qui!". Si sollevò di scatto su due piedi, e lo sforzo fu grande perché aveva una delle due gambe completamente addormentata. Sentì il peso della corazza a piastre gravare tutto su un solo ginocchio, perse l'equilibrio, il mantello scivolò via e il paladino cadde in avanti. Fece appena in tempo a frapporre il braccio tra sé e il terreno umidiccio. Prono a terra sollevò il capo, e vide le fauci del drago che si spalancavano minacciose a pochi centimetri dal suo naso.
"Sveglia! Sveglia!" continuava la spada, tra melodie di strumenti arcani "o il drago avrà la sua vittoria!".

Ma il drago non ebbe la sua vittoria, non quella mattina. Lo sguardo di Paul lo trafisse pochi istanti prima che il drago potesse raggiungerlo. "Sono sveglio!" disse il paladino. E l'enorme creatura si dissolse. Ancora una volta.

Paul raccolse il mantello e lo riallacciò al collo. Aveva lasciato il cavallo a poca distanza, lungo il fiume. Il cavallo di Lilith. "Sveglia! Sveglia!" cantava la spada. "Sono sveglio!" le disse il paladino, e colpì con la lama il tronco del castagno. La spada si zittì, e lui la rinfoderò dietro la schiena.
L'aurora colorava già il cielo.

Benvenuti!


Il Blog di Paul Deggan è ufficialmente aperto!
Da ora in poi potrete leggere le cronache del paladino Paul proprio qui.
Il blog conterrà due diversi tipi di post: un tipo di post riguarderà Paul Deggan, Paladino in un mondo "fantasy" che assomiglia spaventevolmente al mondo di oggi. Le sue disavventure e le sue imprese eroiche saranno una caricatura delle battaglie quotidiane che i "moderni paladini" affrontano ogni giorno... il secondo tipo di post invece riguarderà fatti di cronaca, politica e attualità che hanno destato il mio interesse.

Si dice che un diario sia scritto più per se stessi che per gli altri, a mio parere vale anche per un blog. La differenza è che tutti possono leggere e mandarti a quel paese con un clic di mouse.
Così sia.
BGO