giovedì, aprile 21, 2005

Paul e la custode del Bosco


La nebbia si diradò appena un po', e Paul risucì ad intravedere un prato privo di sottobosco e di alberi dalle alte chiome. La luce pallida del sole illuminava l'erba e sembrava che il giorno fosse sorto solo in quell'angolo di bosco. Si avvicinò con cautela, attirato dal tepore tenue del primo mattino.

Al centro della radura un cerchio di pietre sembrava indicare che il posto aveva (o aveva avuto, in passato) una qualche funzione sacra, o comunque un significato spirituale. Una figura silenziosa sedeva su una delle pietre, le nebbia nascondeva ancora molto del suo aspetto. Paul si avvicinò ancora, tirando la briglia di Dorf, e nel frattempo tentò di richiamare l'attenzione di quella strana apparizione.

Quando fu abbastanza vicino da sollevare il velo di nebbia che la nascondeva, il paladino si trovò di fronte una vecchina dai capelli bianchi, avvolta in una tunica lunga con sandali e cappuccio dello stesso colore. Dei ricami dorati contornavano le maniche ed una corda di seta le cingeva la vita. La vecchina sollevo gli occhi azzurri verso Paul, come a chiedergli di presentarsi. Il silenzio del bosco nebbioso assumeva un significato diverso in questo posto, come se si trattasse di rispettosa venerazione.
"Mi chiamo Paul, vengo da Est..."
La vecchina si voltò ed accarezzò una delle pietre più grandi, che si trovava di fianco a quella su cui sedeva. Il muschio verde cresceva grasso e folto su quelle rocce, grazie alla perenne umidità che contraddistingueva il luogo.
"Paul e vieni da Est. - Ripeté la vecchina con voce lenta e pacata - Sei solo di passaggio o eri diretto qui?"
"Non saprei... Dove mi trovo?"
"Qui nascerà il futuro."
"Il futuro?" Domandò Paul, che non comprendeva appieno quelle parole.
La vecchina allungò una mano, e con dita bianche e ossute indirizzò lo sguardo di Paul verso il centro del cerchio di pietre. Lì era nata una piccola piantina, e alla sommità della pianta spuntava un bulbo affusolato che presto si sarebbe aperto, sbocciando in un fiore. Attorno alla pianta sembrava concentrarsi tutta la luce della radura, come se la nebbia concedesse al sole di passare.
"Dovrò aspettare tanto per vedere il futuro?"
La vecchina sorrise. "Non devi aspettare. Quando tornerai lo vedrai."

Poi avvenne qualcosa di insolito. Una folata di vento. Ma il vento non smosse la nebbia, e scomparve tanto rapidamente quanto velocemente si era sollevato. La vecchina non c'era più.
Paul decise di sedersi qualche minuto prima di riprendere il viaggio.

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