mercoledì, aprile 20, 2005
Habemus Papam... e c'è poco da ridere.
Ieri è stato eletto papa Joseph Ratzinger con il nome di Benedetto XVI.
Per Roma giravano battute del tipo: "Il centrodestra ha perso in 11 regioni, ma almeno ha vinto in vaticano!"
Ratzinger è quello che (non ancora papa) scrisse un libro con Pera, il ministro che non manca mai di ricordare ad ogni Porta a Porta che Gesù disse "beati gli operatori di pace, non i pacifisti", che secondo Pera vuol dire che la pace si può raggiungere anche muovendo guerra. E' sicuramente quello che voleva dire Gesù Cristo, bravo Pera.
Ratzinger è quello che nell'omelia "pro eligendo papa" di due giorni fa disse che la Chiesa non deve farsi sbattere qua e à da riformismi e mode. Probabilmente per "mode" intendeva quelle promulgate dal fronte di idioti che trova cretino far venire i sensi di colpa ai ragazzi che hanno rapporti sessuali prima del matrimonio (il peggior modo per responsabilizzarli in materia), ad esempio.
Nel 1986 ratzinger ha espresso per conto del Vaticano una ferma denuncia dell'omosessualità e del matrimonio tra gay. Contro la "moda" di considerare l'uomo libero di amare come vuole.
Negli anni Novanta ha fatto pressione sui teologi - specie in Asia - che considerano le religioni non cristiane come parte del progetto di Dio per l'umanità. Contro la "moda" di pensare che c'è un unico Dio, indipendentemente dal nome con cui lo si chiama. Nel suo documento del 2000, "Dominus Iesus", ha addirittura criticato aspramente i protestanti, cosa che ha suscitato le proteste di anglicani, luterani e altri protestanti che per anni avevano avuto un dialogo ecumenico con Roma.
In un documento del 2004 ha denunciato il "femminismo radicale" che minerebbe la famiglia e oscurerebbe le differenze naturali tra uomo e donna. Contro la "moda" di emancipare la donna, che deve pensare alla famiglia e lasciar perdere le altre cazzate.
Naturalmente per Ratzinger è più importante farcire le omelie con elogi alla castità piuttosto che con condanne alla guerra. La Stampa di oggi titolava: "Se Bush vesse potuto votare, avrebbe eletto Ratzinger".
Probabilmente se Ratzinger avesse potuto votare, avrebbe eletto Bush.
Ratzinger avvicinerà i fedeli alla chiesa come l'AIDS avvinicinerebbe un cliente ad una prostituta. E' il peggior candidato tra quelli che potevano eleggere (tranne forse Ruini, ma quello sta sui coglioni a tutti pure agli amici cardinali). Preghiamo insieme che la provvidenza gli mandi in sogno Gesù a prenderlo a calci in culo, prima che le parrocchie si svuotino definitivamente.
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