martedì, gennaio 30, 2007

Olé!

COMUNICATO STAMPA - CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE

ABOLIZIONE DEI COSTI DI RICARICA - CE L'ABBIAMO FATTA!!!!
La vittoria è degli oltre 800mila firmatari della Petizione Aboliamoli.eu

Con grande contentezza apprendiamo che l'abolizione dei costi di
ricarica è stata introdotta al primo articolo di un decreto legge
varato questa sera dal Governo. Finalmente, dopo oltre 9 mesi dal
lancio della petizione contro quest'anomalia tutta italiana dal sito
www.aboliamoli. eu che ad oggi ha raccolto oltre 800mila firme, grazie
anche al sostegno ricevuto da Beppe Grillo e da organi di informazione
come Punto Informatico, Consumi & Consumi (Rainews24) e Mi Manda
Raitre, tra i primi a sostenerci in tempi non sospetti, arriva il
momento da noi tanto atteso.
E' una grande soddisfazione vedere quest'azione partita dal basso,
dalla rete, dai cittadini e dalla gente comune sfociare in una cosi'
grande e bella Vittoria!
E' stato necessario l'intervento di un singolo cittadino che ha fatto
appello alla Commissione Europea, nonostante le varie istituzioni
italiane preposte al controllo e le varie associazioni in difesa dei
consumatori affinché si potesse mettere una volte per tutte la parola
FINE su quest'anomalia tutta italiana.
Che gli operatori adesso si adeguino immediatamente e rispettino la
legge!
[...]

Andrea D'Ambra
Presidente Generazione Attiva
www.generazioneatti va.it

lunedì, gennaio 29, 2007

Quello che Mastella non capisce

"Quelli di Mastella" dicono che l'Udeur non ha mai sottoscritto quella parte di programma, per cui non capiscono come mai si continui a chiedere loro di supportare il disegno di legge sui PACS come è nel programma dell'Unione.
Quello che non capiscono veramente Mastella e quelli del suo partito è che se hanno vinto le elezioni è grazie all'illusione (perché per ora solo di una illusione si tratta) che il programma dell'Unione venisse rispettato e trasformato in realtà.
Invece minacciano di far cadere il governo votando contro una legge che era nel programma della coalizione che è stata eletta al governo per votare quella legge. Un branco di coglioni.

domenica, gennaio 28, 2007

Sacrilegio

C'era una volta un giornalista, che ha deciso di fare il giornalista. In maniera un po' birichina. Siccome in italia il giornalismo è servile e timoroso nei confronti dei padroni, il suo è stato un gesto molto scemo.
Aveva provato a chiedere ai preti di diverse parrocchie d'Italia cosa ne pensassero di eutanasia, aborto, divorzio, pena di morte, fecondazione assistita, celibato dei preti, contraccezione, sacerdozio femminile... ma niente. Quando andava bene otteneva un bel "no comment". Quando andava male gli ripetevano a pappagallo quello che ne pensava la CEI o il Papa.
Allora un bel giorno ebbe un'idea. Tranquillo tranquillo si infilò in un confessionale, e al momento della confessione disse "perdonatemi padre, io penso che risposarsi dopo il divorzio non sia peccato... è grave?". E accese il registratore. Funzionò.
Ripeté l'operazione con diversi preti in diverse parrocchie, poi passò ad un secondo argomento e via così, finché non ebbe abbastanza materiale da pubblicare una bella inchiesta su L'Espresso. Furbacchione.

La reazione? Eccola qua.

Un atto sacrilego.
E L'Osservatore Romano si chiede con sconcerto dove siano finiti gli italiani che erano pronti a difendere i valori della Chiesa, visto che era in gioco la santità del sacramento della confessione. Forse erano occupati a protestare contro l'indecenza dell'ultimo cartone animato giapponese. Ma la domanda, in un certo senso, è lecita.

sabato, gennaio 27, 2007

...e poi contro la vivisezione

"Una nuova campagna internazionale contro la vivisezione: con la
revisione della Direttiva 86/609/CEE relativa alla «protezione degli animali
utilizzati a fini sperimentali e per altri scopi scientifici», in
programma nei prossimi mesi al Parlamento Europeo, i gruppi
antivivisezionisti colgono l’occasione per far pressione sugli eurodeputati per
promuovere la sostituzione di test su animali con metodi scientifici senza
animali.
La Direttiva 86/609/CEE regolamenta l’utilizzo degli animali da
laboratorio nell’UE ma, risalendo a 20 anni fa, è assolutamente datata e
necessita urgentemente di una revisione, che avrà luogo nei prossimi mesi.
L’iniziativa «Sostituzione degli esperimenti su animali in Europa» fa
pressione sui legislatori dell’UE affinché sfruttino questa opportunità
impegnandosi a sviluppare ed implementare metodi che non comportino
l’uso di animali e che potrebbero salvare milioni di animali da
laboratorio e migliorare la qualità della ricerca e della sperimentazione.
L’iniziativa è promossa dal dott. Hadwen Trust for Humane Research
(Fondazione Dr Hadwen per una Ricerca Umanitaria, inglese), appoggiato da
vari gruppi per la protezione di animali e consumatori di tutta Europa.
Lo strumento principale attraverso il quale i singoli cittadini europei
possono sostenere la campagna è una petizione lanciata in tutta Europa,
che si può firmare on-line oppure su carta.

Affermano gli attivisti di AgireOra Network: «Stiamo collaborando con i
promotori dell’iniziativa per diffonderla in Italia: abbiamo tradotto
la petizione cartacea e aiutato nella traduzione del sito, e ora
intendiamo diffondere il più possibile questa iniziativa, per far capire al
Parlamento Europeo che sono moltissime le persone che vogliono veder
scomparire i test su animali!».
Questo è anche confermato dai risultati della consultazione europea sul
benessere degli animali da laboratorio avvenuta lo scorso anno: hanno
partecipato 42.655 cittadini e come numero di risposte questa
consultazione è la terza in «classifica» in tutta la storia delle consultazioni
on line della Commissione Europea, il che testimonia l’interesse
pubblico per il tema.

Oltre i tre quarti degli intervistati ritengono che non siano investiti
fondi comunitari sufficienti per sviluppare e convalidare metodi di
sperimentazione alternativi, mentre il 92% ha affermato che l’UE dovrebbe
assumersi «un ruolo di guida nella promozione della sensibilizzazione
in materia di protezione degli animali».
La petizione chiede che:
1. Le iniziative volte a sostituire gli animali da laboratorio vengano
applicate agli esperimenti di tutte le categorie;
2. L’UE istituisca un database accessibile e completo dei metodi
sostitutivi;
3. A tutti gli Stati Membri, gli istituti e gli scienziati singoli
venga imposto l’obbligo di cercare, sviluppare ed implementare metodi che
sostituiscano gli esperimenti con animali e di mettere immediatamente in
uso le tecniche sostitutive esistenti.
Si può firmare on-line o scaricare la petizione, disponibile anche in
italiano."

http://www.endeuanimaltests.org/languages/italian/index.php

giovedì, gennaio 25, 2007

Nessuno tocchi Caino

Al Presidente del Consiglio Romano Prodi
Al Ministro degli Esteri Massimo D'Alema

Noi, sottoscritti, pensiamo che l'umanità deve andare avanti, e
l'abolizione della pena di morte non è solo una necessità
dell'individuo, il rafforzamento ulteriore della sua sfera di
inviolabilità , ma sempre più una necessità storica e universale, il
punto di approdo della nostra epoca, il punto di incontro di civiltà
diverse.
"Nessuno tocchi Caino", è scritto nel Libro, e questo antico imperativo
per noi vuol dire che lo Stato non può disporre della vita dei suoi
cittadini. Di fronte ad una criminalità che colpisce tutti in maniera
intollerabile, sono molti a chiedere di mantenere o di reintrodurre la
pena capitale, ma in questo modo il profondo senso di giustizia che li
anima è mal riposto.
L'abolizione della pena di morte è sempre più un punto di vista anche
della comunità internazionale. La Commissione per i diritti umani delle
Nazioni Unite, il 20 aprile del 2005, per il nono anno consecutivo, ha
stabilito che l'abolizione della pena di morte "contribuisce al
rafforzamento della dignità umana e al progresso dei diritti dell'uomo",
ed ha chiesto agli Stati mantenitori di "stabilire una moratoria delle
esecuzioni in vista della definitiva abolizione della pena di morte".
I Tribunali istituiti dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per
giudicare il genocidio, lo stupro etnico, le fosse comuni ed altri gravi
crimini commessi nella ex Jugoslavia e in Ruanda e lo stesso Statuto del
Tribunale internazionale permanente per i crimini contro l'umanità ,
escludono tutti il ricorso alla pena capitale. Mentre essa è prevista,
all'interno di alcuni Stati, per reati infinitamente meno gravi.
Noi, sottoscritti, chiediamo al Governo italiano di presentare
quest'anno all'Assemblea generale dell'ONU una risoluzione per
istituire una moratoria universale delle esecuzioni, in vista della
completa abolizione della pena di morte.
Dopo l'abolizione della schiavitù e l'interdizione della tortura, il
diritto a non essere uccisi a seguito di una misura giudiziaria può
essere un altro comune denominatore, una nuova e irriducibile dimensione
dell'essere umano che fa di tutti noi un'unica comunità .

CLICCA QUI PER FIRMARE ONLINE
http://www.nessunot occhicaino. it/azioniurgenti /index.php? iddocumento= 8334626

martedì, gennaio 23, 2007

Elio Catania

Elio Catania. Il governo Berlusconi lo aveva nominato amministratore delegato delle Ferrovie dello stato. Il suo contratto prevedeva che, in caso di dimissioni, avrebbe avuto una buona uscita milionaria. Il bilancio delle Ferrovie sotto la sua gestione è stato catastrofico, l'azienda è oggi ancora più in passivo di prima. Si è dimesso. Ha beccato 7 milioni di euro.

Adesso me lo ritrovo Consigliere di Amministrazione di Banca Intesa. Cioè della mia banca (ho il conto alla Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo, gruppo Intesa).
COMPLIMENTI! Bella scelta! Siete dei grandi! Bravi!
Suppongo che quando dovete assumere nuovo personale, prima di fargli un bel co.co.co. della minchia, gli guardiate il curricolum e decidiate se ne vale la pena. A Elio Catania chi glielo ha controllato il curricolum?

lunedì, gennaio 22, 2007

Scaricare files senza fini di lucro

Questa è la notizia.

Questo non significa che non sia dannoso.

Ogni volta che si scarica materiale illegalmente non si contribuisce (nella nostra piccola parte) al successo (o meno) di un film, di una musica, di un artista. I nostri soldi sono, purtroppo, l'unica forma di supporto per un'opera di cui ai produttori, alle case discografiche, alla distribuzione e quindi di riflesso anche agli autori gliene freghi qualcosa. Possiamo inviare mail di congratulazioni, scrivere sui muri i loro nomi, parlarne in maniera entusiasta, mettere un post sul nostro blog. Ma in realtà, sono solo i soldi l'unica forma di apprezzamento che conta. Se un'opera non ha successo, non se ne fa un'altra. Se un artista non "tira", torna a suonare nei bar e nei club. Se una musica non fa vendere dischi, la carriera della band subisce un arresto.

Comprare un dvd che ci piace, una musica di un'artista che riteniamo davvero lo meriti, vale cento volte la nostra firma su una petizione in suo onore. Vuol dire veramente "ecco, meriti questi euro". Questo è consumo consapevole e responsabile. E significa anche sfuggire dalla meccanica delle pubblicità ingannevoli (che sono tutte).
Avete un dubbio se valga davvero la pena possedere quel dvd? Scaricatevelo. Vedetevelo. Se pensate che il dvd meriti l'acquisto, che dovrebbero fare altri film come quello, che quel regista merita di fare un altro film, che quell'attore è stato davvero bravo e volete vederlo ancora in un ruolo del genere, che vi siete divertiti... ebbene se volete farglielo sapere c'è un unico e solo modo: comprare quel dvd. Tutto il resto è fuffa.
Se pensate invece che quel film era una cavolata, nonostante il trailer così accattivante, nonostante il manifesto così invitante, nonostante ci fosse quell'attore così bravo, quel regista così promettente, quello sceneggiatore così intelligente... bene, NON comprate quel dvd. Se lo farete, avrete dato una conferma che il trailer è più importante del film, che il nome dell'attore vale più del risultato finale, che si possono pescare spettatori senza fare film decenti.

Questo è secondo me un uso corretto del p2p, della cosiddetta "pirateria".
Utilizzare un qualsiasi mezzo per non farsi prendere per i fondelli è legittimo e sacrosanto. Ed ora l'illegalità del gesto viene finalmente messa in discussione. Responsabilità, e fatene buon uso.

sabato, gennaio 20, 2007

Dr House indigesto

Ieri ricominciava Dr.House, un serial che ho cominciato a seguire dalla seconda stagione e che mi è piaciuto al punto che ho comprato la prima in dvd. Durante la messa in onda della seconda stagione House è diventato un evento: crescita degli ascolti, fenomeno di massa, articoli di giornale. Una serie di successo, che ha vinto molti premi.

Quelle teste di cazzo di Mediaset hanno così pensato, quest'anno, di farcelo andare di traverso.

Annunciata la terza stagione per venerdì sera ero lì sul divano pronto a gustarmelo. Alle nove sembra iniziare il telefilm, e invece no... è una pubblicità mascherata da telefilm! Una promozione che strumentalizza il doppiatore di House e che mette in piedi un "inizio alternativo" per la puntata, nella quale due attori promuovono un prodotto.
Storco il naso e mando giù. In fondo il telefilm deve ancora cominciare.
Parte la puntata pilota della terza stagione. Me la stavo gustando quando improvvisamente, dopo circa 20 minuti, dall'angolo in basso a sinistra si fa strada un logo gigante della FIAT con striscione annesso che promuove un'automobile. Resta sullo schermo qualche secondo, occupando quasi un quarto della televisione, poi scompare. Il tutto mentre il telefilm prosegue. Merda mischiata alla tua tanto desiderata bibita ghiacciata. E tutti a mandarla giù, disgustati ma rassegnati.
Il colpo di grazia arriva alla fine. La puntata sembra finita ma invece della sigla parte lo stacco pubblicitario. Un serie di cinque minuti di pubblicità prima di far vedere i titoli di coda. Immagino le persone a chiedersi "ma la puntata è finita?" e intanto ingoiano spot. Disgustoso. E il disgusto si moltiplica quando scopro che trasmettono una sola puntata per volta anziché due, come facevano gli scorsi anni.
Intendiamoci: trasmettere una puntata per volta (cioè rispettare il formato originale della serie) normalmente mi sta benissimo. Ma quando la scelta viene effettuata perché diluendo la serie possono far ingurgitare più pubblicità agli spettatori coglioni, a me iniziano a girare le cosiddette.

Non credo che seguirò più Dr.House, non in televisione. Ormai ho raggiunto dei livelli di intolleranza nei confronti della sfacciataggine promozionale da trovare disgustoso guardare la televisione in questo modo. Comprerò la serie in dvd, quando le mie finanze me lo permetteranno, o la scaricherò gratis e illegalmente dalla rete.

venerdì, gennaio 19, 2007

Doomsday Clock

Le lancette del Doomsday Clock ancora più vicine alla mezzanotte. Rete Disarmo si unisce alla preoccupazione internazionale.

The Bulletin of Atomic Scientist: cresce il rischio di guerra nucleare
Lancette portate avanti di due minuti, ne mancano 5 alla la mezzanotte
Oggi, 17 gennaio 07, alle ore 15.30 (ora italiana), l'annuncio ufficiale con due conferenze stampa in contemporanea a Washington e Londra.
"Doomsday", in inglese, sta per “giorno del giudizio”, “fine del mondo”. Il Doomsday Clock, con le sue lancette che vengono periodicamente avvicinate o allontanate dalla mezzanotte, è ormai da sessant'anni il più famoso indicatore del pericolo di una guerra nucleare.
Aggiornato periodicamente dall'autorevole Consiglio Direttivo del "Bulletin of the Atomic Scientists", ha raggiunto i suoi picchi nel 1953, all'epoca dei primi test Usa/Urss della bomba H (due minuti alla mezzanotte) e nel 1984, con la corsa agli armamenti scatenata da Ronald Reagan (tre minuti alla mezzanotte).
Il 1991 è invece l'anno in cui le lancette sono state spostate più indietro, a ben 17 minuti dalla mezzanotte. Era l'epoca della caduta del Muro, di Gorbaciov e della fine della guerra fredda. Da allora, però, il rischio nucleare, lungi dallo scomparire, è tornato pian piano a crescere. Successivi spostamenti, nel '95, '98 e 2002, hanno riportato le lancette a 7 minuti. “Il pericolo di una seconda era nucleare e le conseguenze dei cambi climatici portano al Doomsday Clock più vicino alla mezzanotte” è la lapidaria dichiarazione iniziale del comunicato rilasciato.

Oggi, 17 gennaio, è stato annunciato ufficialmente un nuovo spostamento, di due minuti, di avvicinamento alla mezzanotte. Mancano ora “cinque minuti virtuali” al momento della mezzanotte. In pratica le lancette sono state riportate ai livelli dei periodi più bui della guerra fredda.
L’organismo internazionale degli scienziati, nel prendere la decisione di questo spostamento, si è focalizzato su due punti principali: il pericolo di 27.000 testante nucleari (di cui almeno 2.000 possono partire nel giro di pochi minuti) e la distruzione degli habitat umani a causa del cambio di clima.
A commento di questa decisione Martin Rees, presidente della Royal Society ed astrofisica di fama mondiale ha dichiarato: “Le armi nucleari pongono ancora la più catastrofica ed immediata minaccia per l’umanità, ma anche il cambio di clima può potenzialmente portare alla fine della civiltà da noi conosciuta”.
In questa situazione, sono più urgenti che mai netti segnali di discontinuità da parte di tutti i paesi amanti della pace. L'Italia potrebbe avere un ruolo di primo piano in questo, se solo avesse il coraggio di scelte precise:

1) Chiedere l'immediato smantellamento di tutte le atomiche ancora presenti nel nostro paese (50 ad Aviano, 40 a Ghedi), in violazione del Trattato Internazionale di Non Proliferazione Nucleare;
2) Rifiutare qualsiasi transito di ordigni nucleari sul territorio nazionale, comprese le acque territoriali, e quindi vietare l'accesso ai nostri porti a navi e sommergibili a propulsione nucleare o dotati di armamenti nucleari;
3) Congiuntamente con gli altri paesi dell'Alleanza Atlantica, rimettere in discussione la politica NATO del "Nuclear Sharing", che – lungi dall'aumentare la sicurezza delle popolazioni - è un enorme fattore di instabilità a livello planetario;
4) Come minimo, congelare qualsiasi richiesta di ampliamento e ristrutturazione delle basi statunitensi nel nostro paese. In questo contesto, consideriamo inaccettabile la decisione del governo di ratificare l'ampliamento della Base USA di Vicenza.

Le indicazioni particolari per l’ Italia che noi avanziamo si armonizzano pienamente con i consigli e le proposte avanzati proprio oggi dal Bullettin of Atomic Scientist:

1) Ridurre la prontezza di lancio delle forze di USA e Russia, rimuovendo completamente le armi nucleari dalle operazioni militari ordinarie
2) Ridurre il numero complessivo delle testate nucleari smantellando e distruggendo almeno 20.000 testate entro i prossimi 10 anni
3) Fermare la produzione di materiale per armamento nucleare, tra cui uranio arricchito e plutonio, sia in ambito militare che civile
4) Iniziare una seria e onesta discussione sull’espansione della potenza nucleare nel mondo

La Rete Disarmo ha in programma azioni e mobilitazioni sul tema del disarmo nucleare per i prossimi mesi ed intende costruire, con molte forza impegnate su questi temi, una campagna nazionale di pressione per un vero disarmo nucleare che parta anche dal nostro paese.

***********

Ulteriori informazioni:
Sul Doomsday Clock
http://www.thebulle tin.org
http://en.wikipedia .org/wiki/ Doomsday_ clock
Sull’azione “Via le Bombe Atomiche”
http://www.vialebom be.org/
Per contattare la Rete Italiana per il Disarmo: www.disarmo. org

giovedì, gennaio 18, 2007

7 anni

Sono passati 7 anni dalla morte di Craxi, il socialista che rubò milioni allo stato, fece leggi scandalose per gli amici e poi, appoggiò governi dittatoriali e quando la giustizia arrivò, se ne fuggì in Tunisia a vivere gli ultimi anni da ricco latitante. In Tunisia gli intestano una strada, e mi sembra giusto visto l'ammontare di soldi che ha portato loro. Soldi nostri.
In parlamento i criminali suoi amici lo hanno commemorato presentando un libro di suoi discorsi. Questo dovrebbe dare immediatamente agli elettori l'idea di legalità che hanno certi deputati. Quelli non indagati. O già condannati.
Anch'io ho voluto ricordarlo.

Da Wikipedia:

"A partire dal 1992, un gruppo di pubblici ministeri della procura di Milano, tra cui spiccavano Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo e Gerardo d'Ambrosio, avviò una grande inchiesta contro la corruzione all'interno dei partiti politici. Le iniziative giudiziarie, chiamate Mani Pulite e Tangentopoli, misero in luce i diffusissimi reati commessi all'interno dei movimenti politici ed ebbero la conseguenza di spazzare via dalla scena politica i partiti principali, dando così il colpo di grazia alla cosiddetta Prima Repubblica.

Craxi, vedendosi accusato di corruzione e di altri reati vari (ricettazione, concussione, collusione con la mafia) in qualità di segretario politico del PSI (dopo la morte del segretario amministrativo Vincenzo Balzamo la carica non era stata assegnata) inizialmente tentò di screditare i PM; poi, dopo che fu riconosciuto colpevole e condannato a 5 anni di reclusione, dapprima si dimise dall'incarico di segretario del PSI (1993) e successivamente fuggì in Tunisia. Il PSI, che aveva raggiunto negli anni d'oro il 14% dei voti, si ridimensionò fino a scomparire definitivamente.

Durante il periodo di Mani Pulite, Craxi, unico tra i politici di rilievo della prima repubblica, affermò nella famosa seduta alla Camera dei Deputati del 29 aprile 1993 che tutti i partiti avevano bisogno di denaro ottenuto illegalmente per finanziare le proprie attività, e lo ricevevano. All'invito rivolto ai deputati presenti alla seduta "...non credo che ci sia nessuno in quest'aula, responsabile politico di organizzazioni importanti che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro". nessuno si alzo'. La sua linea di difesa, non fu insomma dichiarare sé stesso innocente, ma sostenere che egli era colpevole né più né meno di tutti gli altri. Una posizione realistica, ma non sostenuta dalla classe politica, né accolta favorevolmente dall'opinione pubblica che si mostrava fortemente ostile nei confronti di quel sistema."

Tipico degli italiani. Se tutti si comportano da cafoni, non sono un cafone se lo faccio anche io. Da segnalare che la giustizia italiana fu successivamente accusata di aver proceduto contro Craxi in maniera illegale, violando la privacy della persona e accusandolo sulla base di sole testimonianze. Fatto sta che lo stesso Craxi si dichiarò colpevole. Craxi era un ladro.

Ricordiamoci di lui.

domenica, gennaio 14, 2007

Lidda desktops

Ho creato tre immagini per desktop 16:9 che hanno come protagonista Lidda mentre sonnecchia sopra i cuscini in camera. Eccole qua. Le foto sono di Paoletta.

sabato, gennaio 13, 2007

Stragisti in Erba mancano di Amore

Ho seguito, come penso tanti altri, le trasmissioni televisive “Primo Piano” e poi “Porta a Porta”, sulla strage di Erba.

Su Rai3 lo psichiatra Vittorino Andreoli metteva, secondo me giustamente, in risalto che non si poteva parlare di “Follia” in senso stretto ma di “Normalità”, dove certi comportamenti, che sono entrati a far parte del nostro vivere quotidiano, possono portarci anche a compiere azioni criminali, nel nome e in difesa di questa “normalità”.
Su Rai1 si è parlato anche di “insorgenza periodica del male”.

Inquadrando la scena del crimine, facendo nostro il punto di vista dello psichiatra Vittorino Andreoli, appaiono due famiglie in uno stesso condominio.
In una ci sono due donne (nonna e madre) e un bambino.
La madre, Raffaella, è un’assistente sociale, aperta al rapporto con il prossimo.
Il bambino Youssef è supercoccolato e pieno d’amore. Amore che Raffaella ha dedicato anche al marito tunisino, Azouz, per cui ha scelto anche di abiurare la religione cattolica per convertirsi all’Islam.
Nell’altra famiglia vive una coppia senza amore e senza figli.
Lui, Olindo, fa il netturbino, è abituato a far sparire tutto quello che per noi diventa immondizia.
Lei, Rosa, non sopporta niente che turbi la loro Privacy. Quella famiglia, la famiglia del piano di sopra, sta turbando ancora di più la loro vita infelice.
Ma i coniugi Romano non pensano di essere in qualche modo infelici, per loro è Raffaella a turbarli, è Youssef, è la famiglia Castagna, il cui genitore senior, Carlo, è uomo compassionevole, a turbare la loro vita…
Scatta qualcosa… ma a questo punto non parlerei proprio di odio… diciamo un “Fastidio”, un fastidio che è INSOPPORTABILE. Quella là (Raffaella Castagna) e tutta la sua corte (madre, bambino, marito tunisino) sta entrando nella loro vita, si permette di essere nella loro intimità e anzi li vuole portare in Tribunale dove saranno, con molta probabilità, condannati a pagare un risarcimento di 3.500 Euro per le percosse da loro inflitte in passato a Raffaella.
Deve scattare la “Pulizia etnica!”.
Il marito si preoccupa per la moglie, vuole che essa possa tornare a dormire sonni tranquilli.. La causa del disagio deve essere rimossa, cancellata, bruciata…
Il Sig. Carlo Castagna vuole perdonare. Dice: “Se non perdoniamo, se cerchiamo la vendetta, dove andremo a finire?”.
Il marito di Raffaella, Azouz, ragiona in termini più “popolari”: “Hanno ucciso, hanno fatto del male, è giusto che paghino. Se non potrò io direttamente ci penseranno in carcere. Lì gli infami, specialmente quelli che colpiscono i bambini, non hanno vita facile”.
Azouz richiama il “Clan”, quello che sì sbaglia, che compie reati o azioni criminali, ma che vuole distinguersi da tutto quello che va oltre un’etica del “buon criminale”. I “buoni” hanno un cuore, non toccano donne e bambini, gli “infami” non sono degni neanche di stare in carcere.

E se a questo punto cercassimo di fare tutti quanti un bel passo indietro?
Basterebbe riconoscersi in qualche modo negli “infami”, nella coppia di assassini che ha ucciso senza pietà, sgozzato un bambino di 2 anni 3 mesi e 2 giorni…
La “difesa della privacy” è diventata un incubo.
Bisogna difendere a tutti i costi la nostra solitudine che custodiamo gelosamente ogni giorno davanti a un televisore, di fronte a un computer, nei nostri spazi familiari…
Il cortile una volta in Italia era uno spazio di socializzazione.
Il lavatoio era un momento di scambio innocente di confidenze tra donne.
All’osteria gli uomini si scambiavano umanità.
Nelle piazze tutti comunicavano e poi… c’erano i momenti di Festa, tutti insieme, a scambiarsi sorrisi…
Abbiamo perso l’Amore e abbiamo trovato una guerra in difesa di tutto quello che sentiamo NOSTRO, quello che sentiamo di nostra PROPRIETA’.
Da un superamento di queste posizioni, dal “fermarsi un attimo” e riconsiderare i nostri comportamenti “automatici”, le nostre “normalità” acquisite, può venire la ri-scoperta di un nostro essere più umano, più sociale, più in Amore.

Italo Cassa (Enzimi di Pace)

mercoledì, gennaio 10, 2007

Dio Cei

Il titolo del post è rubato ad una prima pagina de Il Manifesto di qualche mese fa.
Riporto la notizia, da Repubblica.it:

Libertà religiosa, duro scontro fra il ministro Ferrero e la Cei ROMA - Scontro tra la Conferenza episcopale e il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero. L'esponente di Rifondazione, parlando a Repubblica Tv della legge sulla libertà religiosa e dell'audizione in parlamento del segretario generale della Cei, monsignor Betori, aveva detto: "Pensare che il Paese non sia maturo per una legge sulla libertà religiosa, che non metta in discussione il Concordato, è un fatto preoccupante di integralismo un po' oscurantista' '. Il ministro, di religione valdese, aveva poi aggiunto: ''Sono rimasto molto colpito e molto negativamente dall'audizione del segretario della Cei, spero che la posizione dei vescovi non venga tenuta in considerazione' ' dal Parlamento. Parole dure alle quali la Cei replica a stretto giro di posta esprimendo "stupore e sconcerto". Secondo i vescovi il ministro non conosce il contenuto dell'audizione dell'alto prelato. "Infatti, in nessun punto dell'intervento del segretario generale della Cei - prosegue il portavoce della Conferenza episcopale - si afferma, e neppure si allude, a una presunta 'immaturita' del Paese per una legge sulla libertà religiosa. Al contrario, tutti gli interventi delle diverse parti politiche nel corso dell'audizione hanno riconosciuto la fondatezza e l'equilibrio della posizione della Cei". Letture diverse da questa, secondo la Cei, "sono espressione di una inaccettabile forzatura politica che travisa la realtà dei fatti e non contribuisce al dispiegarsi positivo del principio di laicità auspicato di recente anche dal presidente della Repubblica". In realtà ieri i resoconti dell'audizione di monsignor Betori, riportati oggi sui quotidiani, riferivano di parole diverse, che hanno fatto scattare subito reazioni polemiche da parte dei rappresentanti delle altre religioni, comunità ebraica e valdese in testa. "Nell'attuale quadro costituzionale - avrebbe affermato in Parlamento il segretario generale della Cei - l'eguale libertà di ogni confessione non implica piena uguaglianza. Lo Stato sia prudente e non firmi troppe intese".

Mi chiedo dove sia "l'inaccettabile forzatura politica" che ci costringe a travisare le parole di monsignor Betori. Nella nostra costituzione la Chiesa Cattolica viene trattata da privilegiata, in virtù del fatto che la maggioranza degli italiani allora ed ora è cattolica. Almeno di fatto. Perché il paradosso è che l'80% della popolazione si dice "credente" ma solo il 10% va regolarmente a messa. Credente in cosa? Nel benpensiero? Nel bigottismo? Nei falsi valori moralisti?
Libertà religiosa significa niente privilegi per nessuno.
Ma arrivare a quel punto significherebbe che ogni volta che il Papa parla ci si chiedesse: e che dicono le altre confessioni? E che ne pensano i laici? Invece scatta la gara a chi si prostra di più. Le bocche di Sauron si mettono in moto ripetendo a pappagallo la voce del loro signore. E quando viene posta loro una questione che né il manuale di catechismo né le encicliche riportano, brancolano nel buio, inventano quattro scemenze e sono pronti a cambiare idea non appena il Papa vi dedicherà un Angelus (nel frattempo, è doveroso leggere Avvenire, per azzeccare l'esito).

martedì, gennaio 09, 2007

Parliamo delle mie campagne

Oggi riprendono le avventure Nephandiche del gruppo de Lo Zeist dopo la pausa delle vacanze invernali. Ho deciso sin dall'inizio del 4° capitolo di adottare uno stile più "raccontato" per la stesura dei resoconti, in modo da renderli più simili ad un racconto e meno ad un bollettino degli eventi. Anche se inizialmente lo scopo del blog era di aiutare i giocatori a non dimenticare gli eventi accorsi in passato (e contenere il materiale extra creato per la campagna), man mano mi sono reso conto che romanzando le loro storie il blog poteva acquisire un significato in più. Non mi aspetto certo di avere dei lettori periodici, però un giorno gli stessi giocatori potrebbero voler rileggere le loro gesta oppure farle leggere agli amici. In quel caso sarebbe bello che fossero già scritte in maniera fruibile.
Così ho ridisegnato il blog in modo da connotare maggiormante il fatto che si tratta di un'ambientazione fantasy-horror, un fantasy adulto e macchiato di Nephandum, ed ho speso più tempo nella stesura dei riassunti.

Nel contempo, poiché sto collaborando anche ad Empyrea, ho iniziato una nuova campagna chiamata Planarstalkers (come già avevo annunciato in un post precedente). La campagna planare è ambientata tra i piani estremi e scritta per far esplorare ai personaggi più piani possibile. Mi piace come ho impostato il loro blog. Soprattutto il riquadro "piano attuale" in alto a destra, che ricorda loro, con una immagine, in che piano si trovano al momento. Per questa campagna ho iniziato immediatamente con uno stile di resoconto raccontato, anche se, per evitare di scrivere post troppo lunghi, sono spesso costretto ad utilizzare artifici narrativi come flashback ed elisioni. Parte di ciò che avviene viene ricordato o narrato anzichè avvenire in diretta, questo mi aiuta a risparmiare righe e genera uno stile narrativo molto cervellotico che non trovo affatto sgradevole.
I giocatori di questa campagna sono giovani. Non inesperti, né giovani "di età". Sono giovani giocatori, cioè il numero di avventure giocate è troppo poco perchè abbiano coscienza di cosa significhi davvero giocare di ruolo. Perdono un sacco di tempo pianificare le strategie dei combattimenti, legano molto i caratteri dei personaggi alla razza, alla classe o anche all'allineamento (nonostante io l'abbia tolto dalle mie campagne). Litigano per i tesori, tramano ognuno alle spalle dell'altro e si criticano a vicenda per le scelte sbagliate che l'altro compie. Inoltre, pochi di loro hanno realmente premura di interpretare il personaggio quando si gioca. Preferiscono giocare con l'architettura della trama e volare con la fantasia attorno a cosa il personaggio ha fatto (nel background o nelle scorse sessioni) o su cosa farà (nelle prossime sessioni). Quando invece tocca a loro, durante il gioco, sono spesso poveri di parole (timidi?) e restii a dare una forma alle loro stesse azioni.
Sono sicuro che le cose cambieranno presto, man mano che si gioca.

Intanto preparo il ritorno nei Forgotten Realms. Ho comprato finalmente Serpent Kingdoms. Vorrei giocare un po' da giocatore, ma ho paura che non troverò nessuno disposto a fare il DM in maniera costante. Peccato.

lunedì, gennaio 08, 2007

Pinochet è più degno di Welby

Piergiorgio Welby non ha avuto funerali religiosi. La cosa non mi ha sconvolto più di tanto. A Welby è stato negato il diritto di rifiutare le cure mediche e di morire naturalmente perché questa richiesta appariva agli occhi dei cattolici benpensanti e ipocriti (tra cui i vertici della curia) come una richiesta di suicidio. Welby era in realtà tenuto in vita a forza dalle macchine, contro quella "naturalità" che al Papa è tanto cara quando si tratta di fare figli. Non ha chiesto di essere ucciso, ha chiesto di smettere di ostinarsi a tenerlo in vita, in condizioni per lui inaccettabili. La stessa richiesta che ha fatto Giovanni Paolo II, rifiutando interventi medici che avrebbero prolungato la sua sosta in questo mondo per qualche ora in più, quando era prossimo alla morte. Il papa è padrone di scegliere come morire, e a quanto pare anche di scegliere come devono morire gli altri.

Ma che a Welby siano stati rifiutati i funerali religiosi è stata una scelta quasi ovvia.
Come sarebbe stato ovvio che fossero stati negati a Pinochet. Invece i dittatori assassini possono avere funerali religiosi in pompa magna, mentre i poveracci che alzano la voce sulla stupidità della Chiesa possono farne a meno.
Rifiutare i funerali religiosi a Welby e poi tacere su quelli di Pinochet è stata l'ennesima prova di quanto propagandistica e idiota sia la linea vaticana di fare politica. Esattamente come quando si difende la vita di cellule embrionali invece di denunciare il costante massacro di militari e civili in Iraq. O come quando si parla di amore e poi si distingue tra amore e amore.

domenica, gennaio 07, 2007

Sopravvissuto. Settimana paciosa.

Sono tornato dal Campo di Clan.
Un'esperienza dura ma bellissima, come sempre lo sono tutte le esperienze di volontariato che faccio nell'ambito dello scoutismo. Ora mi aspetta una settimana di relativa calma, fatta di doveri domestici, riunioni di routine e visite ai parenti. Niente lavoro, tranne forse qualche incarico extra.
Cercherò di tornare a pari con il lavoro di giochi di ruolo.
E di finire Zelda e Neverwinter Nights 2. Ehehe.

A questo proposito, ecco una bella immagine di Paul Deggan versione digitale. Somigliante, no?

mercoledì, gennaio 03, 2007

Tour di capodanno

Dopo aver visitato parenti e parenti durante i giorni di Natale (e dopo aver mangiato come uno sfondato, al limite dell'indigestione, per tre giorni di seguito), son partito alla volta del nord Italia per la mia vacanzetta culturale. Con amici, Paoletta e Trivial Pursuit.
Partito il 29, tornato oggi.
Visitata Mantova (e mostra del Mantegna), Verona e un poco di Brescia (dove però, c'era Turner e gli impressonisti, con quadri di Van Gogh, Constable, Monet, Degas e una marea di altri... veramente da lustrarsi gli occhi). Ho constatato la fastidiosa tendenza dei bookshop a non avere cartoline né stampe relative ai quadri che mi piacciono. Con quale criterio li scelgono? Abbiamo lasciato commenti deliranti nel guestbook all'uscita. Complimenti agli addetti del meteo che non hanno azzeccato le previsioni nemmeno un giorno su quattro (per fortuna, a nostro favore).
Giocato a Resident Evil 4 su Wii e monitor LCD (sì, qualcuno l'aveva portato). C'erano anche altri giochi ma niente scarica lo stress come far saltare in aria il cervello di una vecchiaccia zombie con un fucile a canne mozze. E comunque, Wii sports ha una grafica che fa cagare.
Mangiate lenticchie e panettone, festeggiato con stelline luminose, giocato a D&D per due notti. Un'avventura di quelle che si gioca solo a capodanno. L'ho iniziata l'anno scorso e la finirò probabilmente a capodanno 2008. Però è stato divertente. Soprattutto è stato divertente parlarne a tavola durante la colazione, mentre la tipa dell'agriturismo serviva i caffé.
"Sai quella bambina che ho pugnalato? Non era uno zombie. L'abbiamo uccisa."
"Davvero? Vabbé, in fondo aveva già le gambe divorate dai lupi. E' stato un bene finirla."
Ci avrà denunciati alla polizia?
Domani parto per il Campo Invernale di Clan.
Viva le vacanze!