domenica, aprile 28, 2013

Drizzit 686-691










L'anacronismo è sempre stata una tecnica umoristica efficacissima, sia al cinema (i film di Monty Piton e di Mel Brooks) che nei videogames (basti pensare alla saga di Monkey Island). E' capitato anche a me di farne uso, più volte. Trovo che la palese illogicità di una situazione sia un innesco efficacissimo per una situazione comica. Far capitare Drizzit & soci in una fumetteria credo che sia l'apoteosi dell'anacronismo, e mi sono davvero divertito a rappresentare certe scene. Non avevo intenzione di spenderci molto tempo, giusto una decina di strisce, ma ho cercato in quelle strisce di dire tutto... vedrete cosa accadrà la prossima settimana.

Le tre strisce della miniserie della "Liberazione" di Tallis (così rinominate perché capitate proprio nel giorno della Liberazione) erano state sceneggiate, ma poi avevo deciso di non realizzarle perché spezzavano troppo il ritmo della storia. Senza di queste però, il personaggio di Sir Tallis rischiava di risultare una macchietta senza personalità, quindi alla fine le ho reinserite (e ho sceneggiato anche un'altra striscia extra apposta per lui, più avanti). Detesto introdurre nella storia personaggi ricorrenti che non abbiano un minimo di spessore, anche se la loro presenza è temporanea (vedi ad esempio Greta, Gregorius, Dorna o Collinolio). Mi piace approfondire fintanto che un personaggio, anche se comprimario, non diventa abbastanza conosciuto da essere ricordato. A volte questo mio atteggiamento genera mostri perché si rischia di far affezionare i lettori a tali personaggi e poi quando questi se ne vanno, i lettori ci restano male (soprattutto se i comprimari in questione muoiono, vedi Driass e Artemide). Tuttavia lo ritengo un rischio necessario: meglio così piuttosto che popolare la striscia di macchiette bidimensionali che lasciano il tempo che trovano.

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martedì, aprile 23, 2013

Nuovo evento in calendario: Gradara



Ho realizzato questa locandina per celebrare l'evento di Sabato 25 Maggio prossimo: sono stato invitato a Gradara (Pesaro) per un incontro con i lettori di Drizzit e sono molto contento di come è stato organizzato. L'associazione di giocatori di ruolo dal vivo Squadra dei Falchi mi ospiterà per un pomeriggio intero durante il quale avrò la possibilità di parlare del mio fumetto, di webcomic, di fantasy e di tutto quello che ci gira attorno... e poi ci sarà la possibilità per i fan di Drizzit di porre le loro domande, prendere la propria copia autografata del fumetto, scambiare due chiacchiere (lo spero!) e trascorrere un po' di tempo insieme.

Altri dettagli su questo evento potete trovarli qui. Se siete di quelle parti, fatevi vedere!

domenica, aprile 21, 2013

Drizzit 679-685









L'incredibile successo della striscia con Wally e la sua scopa pimpata non è che l'ennesima conferma di quanto sia semplice e nel contempo non facile trovare la formula per l'umorismo migliore.

Striscia 684 a parte, i commenti dei lettori di questa settimana si sono concentrati attorno alle gesta di Katy, che è riuscita a collezionare in tre strisce più insulti del tipo "troia" "bagascia" e "puttanella" che Ruby Rubacuori in tre anni. Se volessi approfondire la questione del carattere di Katy, delle sue motivazioni e del suo comportamento, lo farei nelle strisce. Non mi sembra il caso di farlo in testi di contorno come quelli del mio blog. Tuttavia sono lusingato da fatto che si discuta del comportamento di un personaggio di una striscia a fumetti (con tanto di dibattiti furiosi) come se fosse una persona vera. Ritengo che sia la prova più vera del fatto che i personaggi di Drizzit hanno uno spessore che supera quello del mezzo attraverso il quale vengono proposti, e questa in effetti era una delle mie intenzioni. Le strisce presentano nella quasi totalità personaggi stereotipati e bidimensionali, che non evolvono né sorprendono i lettori, e su questa loro prevedibilità si basa in genere la comicità della striscia stessa. Invece per Drizzit ho sempre voluto qualcosa di più, e cioè personaggi che hanno una personalità complessa che non può essere completamente spiegata nelle strisce, e che evolve nel tempo e nelle situazioni. Anche se il comportamento di Katy può risultare prevedibile, è inserito all'interno di un quadro più complesso (quello del suo carattere) che la rende verosimile, credibile. Quelli che davvero non hanno capito niente del fumetto non sono coloro che insultano Katy, bensì quelli che la accusano di essere un personaggio proprio profondo. Misurare con lo stereotipo i personaggi di Drizzit è riduttivo, o almeno spero che risulti riduttivo.

Chiaramente ci sono stati anche commenti offensivi, sia nel tono che nel contesto, al di là di chi insultassero. Chi insinua ad esempio che "Katy è una puttanella ed è tipico delle donne" è palesemente un coglione. Anzi, in virtù di quanto sopra espresso, è coglione due o tre volte. Guardacaso comunque il 90% dei commenti di questo tipo provengono da lettori uomini ai quali è spesso difficile spiegare che anche una donna può avere una vita sessuale e che è libera di fare quello che vuole del proprio corpo, al pari di quello che farebbe un uomo al suo posto. Questo prescinde dal comportamento di Katy, che può anche essere biasimato se si vuole. Prevedibilmente il 90% dei commenti in difesa del diritto di una donna di fare il cazzo che le pare senza essere giudicata, proveniva da lettrici donne. Si sanno difendere da sole, a quanto pare.

Personalmente spero di riuscire a intervenire il meno possibile su certi argomenti, non ritengo che il ruolo di un autore sia di educare i lettori. Nel mio fumetto metto quello che penso e forse anche gran parte di quello che sono, ma non si tratta di suggerimenti, solo della mia opinione.

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Questo fumetto sta diventando un fumetto

Da quando Drizzit ha cominciato ad avere un cospicuo numero di lettori, non sono pochi quelli che lo leggono anche se non lo apprezzano. Non chiedetemi perché. Di questi lettori non mi preoccupo molto, probabilmente hanno pochi amici e hanno bisogno di roba spiacevole che intasi la loro bacheca. Mi preoccupano invece le critiche dei lettori assidui, che di tanto in tanto criticano la striscia del giorno o (quando sono più audaci) l'intero lavoro.

Da "Drizzit e il Tesoro del Drago"
Quando iniziai a scrivere la serie attuale, "L'Amore è un Carnotauro Rosa", avevo intenzione di calcare un po' di più la mano sul poligono amoroso dei protagonisti di Drizzit. Nella serie precedenti le strisce che ironizzavano sui loro rapporti avevano tutte ottenuto gran successo e al di là del consenso, le trovavo riuscitissime dal punto di vista umoristico. Valeva la pena dare loro più spazio, insomma. Ma non intendevo stravolgere il fumetto. In effetti, non l'ho fatto. Ho lasciato in Drizzit la stessa identica dose di azione, nonsense, anacronismi, parodia, ironia nerd e critica, dedicando un po' di strisce in più allo scontro sentimentale tra i protagonisti. E' evidente però che la sensibilità dei lettori a riguardo è maggiore di quanto pensassi: non appena si susseguono due o tre strisce a tema romantico, piovono critiche sul fatto che "questo fumetto sta diventando beautiful" (paradossalmente, questo capita anche dopo una serie di 30 strisce in cui c'è stata solo azione).

Un fenomeno simile l'avevo registrato con la comparsa di Collinolio Trebuchette, il personaggio che parodizza l'originale Montolio dei romanzi di Salvatore. Chi segue Drizzit da un po' sa bene che non faccio molto uso della parodia, non mi interessa riprendere le storie di Salvatore e riproporle in chiave comica, non voglio che Drizzit sia lo "Scary Movie" di Drizzt Do'Urden. Ci sono solo piccole parti di Drizzit che riprendono la trama dei romanzi originali, una di queste è l'infanzia di Drizzit, ma per il resto mi limito a scanzonare i personaggi (vedi Artemide Uscieri) fregandomene di cosa fanno nei libri.
Collinolio, il vecchio maestro cieco di Drizzt Do'Urden, mi ha fatto subito pensare a una anziana pornostar in pensione (cieco, vecchio e con un uccello come compagno animale). Ho impostato il personaggio dandogli quella connotazione, e cioè un'alta dose di depravazione. Un po' come il maestro tartaruga di Guku, per capirci. Ebbene le reazioni di alcuni lettori sono state terribili: "questo fumetto sta diventando un cinepanettone!"

Ci sono lettori che commentano le strisce spiegandomi (a me che sono l'autore) che il fumetto all'inizio era diverso, che l'intenzione e lo spirito delle strisce sono cambiate, o più semplicemente dicono che sta scadendo. Nella fase in cui sono adesso, non mi sento di dare loro ragione. Sono conscio che non si può mantenere un fumetto a livelli eccelsi per un tempo illimitato, ma Drizzit è ancora un'opera giovane e nel creare le strisce mi ritrovo ad avere lo stesso entusiasmo degli esordi (in più ora disegno un po' meglio). Non soffro mai di crisi creative, anzi ora come agli esordi mi ritrovo a disegnare e disegnare nel disperato tentativo di dire tutto quello che vorrei, ma ogni striscia che scrivo me ne vengono in mente altre due, e il risultato è che sto sempre indietro rispetto a quello che vorrei veder disegnato. E le intenzioni... beh sono sempre state quelle: far sorridere i lettori. Non mi interessa molto "l'argomento" della battuta, se è il sesso, le regole di un GdR, i rapporti tra i personaggi, la parodia di un libro o il nonsense più estremo... l'argomento lo decide la situazione, l'occasione, il momento nella trama o il mio cervello.

Comunque, avrei voluto rispondere un po' a tutti. Ho provato a farlo con qualcuno ma non è mai sufficiente (poi si rischia di scatenare un botta e risposta, e se rispondi due volte ti danno del saccente e del presuntuoso, perché si accorgono che vuoi avere ragione sul TUO fumetto). Non mi restava che scrivere un post del genere sul mio blog. Ma stavolta ho fatto qualcosina di più: ho creato delle strisce apposta. Entrambe hanno il solo scopo di rendere evidente come sarebbe Drizzit se davvero fosse beautiful o un cinepanettore. Magari serve a qualcosa, magari no. Comunque le strisce sono state molto apprezzate, e sono queste qui:



lunedì, aprile 15, 2013

Drizzit 671-678









Questa settimana non ho tempo di commentare adeguatamente le strisce (sono in ritardo con la pubblicazione), ma in ogni caso non c'è molto da dire. Ricordate Sir Tallis, quel simpatico cavaliere che avevo introdotto in alcune locandine promozionali per il lancio di questa serie di Drizzit? Ebbene, è arrivato il suo turno!

Buona lettura!

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domenica, aprile 07, 2013

Drizzit 666-670














Ecco le strisce di questa settimana. Hanno avuto un altissimo gradimento, e per la legge del contrappasso, sono emerse anche critiche insensate e commenti del tipo "quando arriva il prossimo combattimento?". Immagino che dovrei ignorarli, ma siccome mi piace pensare di non essere superiore a nessuno dei miei lettori, mi ritrovo spesso a controbattere e argomentare. Il bello è che poi, quando ne discuto, mi dicono che parlo come se mettessi al di sopra. Se non ne parlassi allora cosa sarei? E comunque, non è bizzarro criticare l'autore di un'opera, e poi dargli dell'arrogante se prova a spiegarti le cose? Insomma... è lui l'autore, cioè sono io. Cazzo, lo saprà cosa ha in mente no?

La verità è che tutte le opinioni sono sacre, così come lo sono tutte le opinioni sulle opinioni. Se a qualcuno una striscia fa schifo, oppure è poco divertente, oppure è noiosa, beh è la sua sacrosanta opinione. Ma quando ti dicono "sta diventando beautiful" non si tratta di un'opinione, è una cazzata. Sta diventando beautiful perché i personaggi parlando fra loro delle relazioni che crescono fra loro (tra l'altro tra trip psichedelici e maiali parlanti)? Se parlare di relazioni fra i protagonisti è beautiful, allora è beautiful anche Snoopy, o il Mago Wiz, o Lupo Alberto. Beautiful è una telenovela in cui protagonisti scialbi e bellocci intrecciano relazioni amorose senza senso cercando di coinvolgere i telespettatori, sullo sfondo del mondo della moda. Drizzit è una striscia umoristica in cui un gruppo di personaggi vive in un mondo fantasy e l'intento è quello di farvi sorridere ogni giorno. Drizzit non può né sarà mai una telenovela (di merda). E' impossibile, garantisce il mezzo. Se Drizzit anche si concentrasse solo sulle relazioni d'amore, diverrebbe al massimo una cosa tipo Friends, ma non è mia intenzione.

Il problema di chi muove certe critiche è che fraintende il fumetto. Mi hanno scritto che è una "parodia di D&D" ma Drizzit non lo è (lo stesso concetto di "parodia" non può essere applicato a un sistema di gioco, in quanto presuppone una storia da parodiare). Drizzit a volte fa ironia sulle situazioni e sui meccanismi tipici dei giochi di ruolo fantasy, e sarebbe stupido non farlo essendo Drizzit (il mio personaggio) ispirato a Drizzt Do'Urden, a sua volta legato a Dungeons & Dragons. Ma è solo uno dei tanti modi in cui Drizzit fa umorismo, e capita piuttosto di rado se ci si fa caso, anche perché non è il mio modo di fare umorismo preferito... ci sono altri fumetti che lo fanno meglio di me, io lo sfrutto solo in rare occasioni ed è più frequente che siano invece i lettori ad attribuire intenti del genere alle strisce (Katy cade nel burrone, i lettori commentano che ha fallito una prova). Il fumetto in generale fa ironia su tutto e tenta di farla in maniera mai volgare, mai offensiva, mai superficiale. Certo non pretendo di riuscirci sempre, ma almeno ci provo.

Sono appena 30 strisce che il gruppo ha finito di scontrarsi contro carnotauri, assassini e mostri giganti... una serie di combattimenti sfinente considerato che tutto va tradotto in strisce umoristiche. Drizzit è un'eccezione nel panorama delle strisce proprio perché contiene un certo tipo di trama. Ebbene nessuno ha commentato: "che palle quando finisce 'sto combattimento?" E' strano visto che le strisce di combattimento sono state più di quelle in cui i personaggi hanno discusso delle loro relazioni. Invece bastano poche strisce in cui Drizzit prova a dichiararsi a Katy e Baba si scopre innamorata dell'elfo, ed ecco che spuntano commenti che accostano la trama a beautiful. E' già capitato in passato, ogni volta che c'è un momento in cui i personaggi si siedono a parlare di se stessi.

La mia impressione è quella di essere frainteso, non solo nell'intento narrativo ma proprio nella tipologia di fumetto. Drizzit è sempre stato e sarà sempre una striscia umoristica, e le strisce in cui i personaggi interagiranno fra loro saranno sempre la maggioranza e saranno sempre le migliori (tra l'altro, sono anche le più apprezzate). Chiediamoci il perché di questa distorsione nella percezione. Perché parlare d'amore per due strisce di seguito suscita sentimenti di disapprovazione, mentre fare a spadate no. Secondo me dietro c'è molto di più di qualche lettore che non ha capito cosa sta leggendo.

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lunedì, aprile 01, 2013

La striscia del 1° Aprile

Oggi è un giorno un po' speciale, perché oltre a essere il lunedì di Pasqua (cioè Pasquetta) è anche il 1° Aprile. Quale occasione migliore per mettere in atto un terribile scherzone ai danni dei miei lettori? ...detto fatto, qualche minuto di lavoro e creo questa striscia:


La metto online come al solito attorno alle due, e la annuncio come la 666bis, cioè la striscia successiva a quella pubblicata sabato. Faccio notare la grandissima quantità di indizi che contiene:

1) cirQuire con la Q
2) la collana di Baba che scompare da una vignetta all'altra
3) il turpiloquio immotivato (che Katy dica "brutta stronza" ci starebbe pure, ma Baba che le dice "bagascia rinsecchita" e Drizzit che parla di "spagnoletta"...)
4) la battuta finale di Drizzit non ha senso: "non era la spagnoletta che avevo in mente per te" ...non credo nemmeno che sia italiano!
5) muoro!!!
6) la spada che fa "SPANZ"
7) muoiono due personaggi in una striscia!
8) l'indizio più importante: la firma dice "f15h/2013"

Ebbene è chiaro che molti lettori hanno intuito immediatamente che si trattava di un pesce d'aprile e hanno apprezzato di conseguenza. Ma mi sono spanciato dal ridere nel leggere le figuracce di tanti altri... c'è chi da bravo professore mi ha fatto notare la Q di circuire (c'è anche chi me l'ha fatto notare NONOSTANTE avesse capito che la striscia era un pesce d'aprile, siete malati); c'è anche chi ha scritto che si è accorto dello scherzo perché Katy nella prima vignetta dice: "il mio Drizzit" eheh... ovviamente il fatto che ci sia un "cirquire" con la Q poco prima era meno evidente! Che poi Katy "il mio Drizzit" l'ha già detto in passato, ma vabbé queste sono bazzeccole. Poi ecco quelli che mi fanno notare che "muoro" non è corretto (qualcuno si è detto addirittura deluso da tale errore), quelli che denunciano la scomparsa della collana, quelli che non trovano appropriato che una spada faccia "spanz"...insomma un esercito di tonni sparso tra i lettori un po' più svegli che nei commenti hanno continuato a ricordare che giorno è oggi!

Grazie a tutti è stato divertentissimo!!!
Spero che l'esperienza oltre a divertirvi vi abbia insegnato che commentare compulsivamente (soprattutto sull'onda di un impeto di saccenza) può farvi incappare in questo tipo di figuracce. Chiedo scusa a tutti quelli che leggendo la striscia hanno rischiato un arresto cardiaco, non era mia intenzione... o forse sì!
BAZINGA! :D