domenica, aprile 07, 2013

Drizzit 666-670














Ecco le strisce di questa settimana. Hanno avuto un altissimo gradimento, e per la legge del contrappasso, sono emerse anche critiche insensate e commenti del tipo "quando arriva il prossimo combattimento?". Immagino che dovrei ignorarli, ma siccome mi piace pensare di non essere superiore a nessuno dei miei lettori, mi ritrovo spesso a controbattere e argomentare. Il bello è che poi, quando ne discuto, mi dicono che parlo come se mettessi al di sopra. Se non ne parlassi allora cosa sarei? E comunque, non è bizzarro criticare l'autore di un'opera, e poi dargli dell'arrogante se prova a spiegarti le cose? Insomma... è lui l'autore, cioè sono io. Cazzo, lo saprà cosa ha in mente no?

La verità è che tutte le opinioni sono sacre, così come lo sono tutte le opinioni sulle opinioni. Se a qualcuno una striscia fa schifo, oppure è poco divertente, oppure è noiosa, beh è la sua sacrosanta opinione. Ma quando ti dicono "sta diventando beautiful" non si tratta di un'opinione, è una cazzata. Sta diventando beautiful perché i personaggi parlando fra loro delle relazioni che crescono fra loro (tra l'altro tra trip psichedelici e maiali parlanti)? Se parlare di relazioni fra i protagonisti è beautiful, allora è beautiful anche Snoopy, o il Mago Wiz, o Lupo Alberto. Beautiful è una telenovela in cui protagonisti scialbi e bellocci intrecciano relazioni amorose senza senso cercando di coinvolgere i telespettatori, sullo sfondo del mondo della moda. Drizzit è una striscia umoristica in cui un gruppo di personaggi vive in un mondo fantasy e l'intento è quello di farvi sorridere ogni giorno. Drizzit non può né sarà mai una telenovela (di merda). E' impossibile, garantisce il mezzo. Se Drizzit anche si concentrasse solo sulle relazioni d'amore, diverrebbe al massimo una cosa tipo Friends, ma non è mia intenzione.

Il problema di chi muove certe critiche è che fraintende il fumetto. Mi hanno scritto che è una "parodia di D&D" ma Drizzit non lo è (lo stesso concetto di "parodia" non può essere applicato a un sistema di gioco, in quanto presuppone una storia da parodiare). Drizzit a volte fa ironia sulle situazioni e sui meccanismi tipici dei giochi di ruolo fantasy, e sarebbe stupido non farlo essendo Drizzit (il mio personaggio) ispirato a Drizzt Do'Urden, a sua volta legato a Dungeons & Dragons. Ma è solo uno dei tanti modi in cui Drizzit fa umorismo, e capita piuttosto di rado se ci si fa caso, anche perché non è il mio modo di fare umorismo preferito... ci sono altri fumetti che lo fanno meglio di me, io lo sfrutto solo in rare occasioni ed è più frequente che siano invece i lettori ad attribuire intenti del genere alle strisce (Katy cade nel burrone, i lettori commentano che ha fallito una prova). Il fumetto in generale fa ironia su tutto e tenta di farla in maniera mai volgare, mai offensiva, mai superficiale. Certo non pretendo di riuscirci sempre, ma almeno ci provo.

Sono appena 30 strisce che il gruppo ha finito di scontrarsi contro carnotauri, assassini e mostri giganti... una serie di combattimenti sfinente considerato che tutto va tradotto in strisce umoristiche. Drizzit è un'eccezione nel panorama delle strisce proprio perché contiene un certo tipo di trama. Ebbene nessuno ha commentato: "che palle quando finisce 'sto combattimento?" E' strano visto che le strisce di combattimento sono state più di quelle in cui i personaggi hanno discusso delle loro relazioni. Invece bastano poche strisce in cui Drizzit prova a dichiararsi a Katy e Baba si scopre innamorata dell'elfo, ed ecco che spuntano commenti che accostano la trama a beautiful. E' già capitato in passato, ogni volta che c'è un momento in cui i personaggi si siedono a parlare di se stessi.

La mia impressione è quella di essere frainteso, non solo nell'intento narrativo ma proprio nella tipologia di fumetto. Drizzit è sempre stato e sarà sempre una striscia umoristica, e le strisce in cui i personaggi interagiranno fra loro saranno sempre la maggioranza e saranno sempre le migliori (tra l'altro, sono anche le più apprezzate). Chiediamoci il perché di questa distorsione nella percezione. Perché parlare d'amore per due strisce di seguito suscita sentimenti di disapprovazione, mentre fare a spadate no. Secondo me dietro c'è molto di più di qualche lettore che non ha capito cosa sta leggendo.

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3 commenti:

Davide Quetti ha detto...

È che ci sono molti superficiali.

Unknown ha detto...

Personalmente apprezzo anche le scene di combattimento, riesci sempre a renderle divertenti o, quantomeno, mai noiose. Ma le strisce che davvero mi mandano in estasi, quelle che mi costringono a tornare più e più volte a rileggerle nel corso della giornata e dei giorni successivi, sono quelle dove approfondisci le relazioni tra i membri del gruppo. Dalla 0.1 alla 670 hai avuto un costante miglioramento su tutti i fronti, dal più ovvio perfezionamento del disegno alla fantastica sceneggiatura che stai sfornando vignetta dopo vignetta. Un connubio fra trama e comicità che non penso di esagerare nel paragonarlo a capolavori come Scrubs o, per rimanere nel campo, il celeberrimo Rat–man.
Certo è forte avere ogni tanto scontri ‘epici’ con assassini leggendari o matrone oscure, ma se si riducesse ad avventurieri che si tirano spadate smetterei di seguirlo, sarebbe noioso.
Per quanto sia assurdo mettersi a fare graduatorie all’interno di Drizzit, ormai L’amore è un carnotauro rosa è diventata la mia saga preferita, nonostante non sia ancora conclusa. Segue Legami di sangue e poi... Boh, diciamo che per prima viene Morte e resurrezione perché c’è la scena con Gregorius e che Tesoro del drago e Contro gli orchi stanno a parimerito. Ma in realtà si tratta di una classifica strabuttata lì, perché ogni saga ha i suoi incredibili apici e i suoi (molto rari) momenti a rilento.
E ovviamente ho le migliori aspettative per Quel demone che non ti aspetti (che sospetto parlerà più di Baba, che del primo sospetto Wally). :)
Riassumendo, grazie di tutto e continua così! :D

Anonimo ha detto...

Assolutamente concordo con Alex Bezzola,grazie di tutto e "ad Altiora"!
Vorrei inoltre aggiungere che l'unica cosa in più che vedo, oltre a qualche lettore in piena sindrome di "Alice nel paese delle meraviglie",è un dilagare di paranoie da "commento compulsivo"...non mi pare ci sia altro dietro. Insomma, vabbè che i commenti sono segno di gradimento e talvolta d'affetto, ma quando si esagera, si esagera!