mercoledì, febbraio 29, 2012

Drizzit 231

Non so se sia sensato che Glenda abbia bisogno di mangiare, in fondo è un essere magico potrebbe anche essere superfluo nutrirla. Ma una pantera nera affamata era proprio quello di cui c'era bisogno.


martedì, febbraio 28, 2012

Speculazioni riguardo alla 5a edizione di D&D

Ho scritto un articolo a riguardo, lo trovate sul blog della Gilda del Drago Nero (visto? sono stato sintetico). Se avete voglia e vi interessa, dategli un'occhiata.

Drizzit 230

Se un giorno dovessi decidere un immagine per commemorare Edgar, credo che sceglierei la prima vignetta di questa striscia. Fa troppo supercattivo.

lunedì, febbraio 27, 2012

L'evento bisestile

Forse passa un po' in sordina, soprattutto in un mondo abituato a scorrere i giorni del calendario soffermandosi solo sui festivi o sulle date dei compleanni, ma quest'anno è bisestile e quindi avremo un 29 Febbraio! ...più precisamente sarà dopodomani.

Non è un evento epocale, ma capita una volta ogni quattro anni e secondo me gli andrebbe data una certa importanza. Voglio dire, siamo così coglioni da festeggiare il primo gennaio tutti gli anni, e il 29 febbraio che viene una volta all'anno, lo facciamo passare come se niente fosse???

Da qualche settimana sto arbitrando presso la Gilda del Drago Nero una campagna open de Il Richiamo di Cthulhu (per chi non lo sapesse è un Gioco di Ruolo ispirato alla letteratura di H.P. Lovecraft, e se non sapete chi è Lovecraft cliccate sul link cazzo). La campagna è ambientata a Boston nel 1920 e ho una manciata di giocatori che, nei panni dei membri dell'agenzia investigativa Seward & Co. si stanno divertendo molto. Quindi ho pensato che per un evento come il 29 Febbraio non poteva esserci miglior modo di festeggiare se non una bella sessione lovecraftiana.

Pertanto il 28 Febbraio notte, dalle 21.00 fino al mattino successivo, festeggerò l'arrivo del giorno bisestile con una mega nottata di gioco di ruolo, arbitrando una sessione no-stop di Cthulhu autoconclusiva con chiunque sia abbastanza pazzo da seguirmi nell'impresa (e ho già trovato quattro volontari, quindi non sono l'unico sfasciato di cervello sulla Terra). A voi suggerisco di non lasciare che il 29 trascorra come nulla fosse... trovate un modo di festeggiarlo! Considerato che camperete una media di 80 anni vi capiterà di imbattervi in questo giorno solo 20 volte in tutta la vita! ...e molte sono sicuro le avete già lasciate alle vostre spalle.

Buon evento bisestile!

Drizzit 229

Ho immaginato la scena un po' come in quei film d'azione, con l'eroe che esce dalla casa illuminato dalla luce di un elicottero, circondato da gentaglia con le armi puntate, e poi anziché arrendersi minaccia gli avversari intimandoli di andarsene. Ma Drizzit non è minaccioso, né aggressivo. Quindi questo è quello che ne è uscito fuori.

domenica, febbraio 26, 2012

107mila dollari

Notizia di un paio di giorni fa: una tavola di Calvin & Hobbes è stata venduta all'asta per 107mila dollari, più del doppio del valore di partenza che era 50mila dollari. La tavola in questione raffigura Calvin e il suo tigrotto che schiacciano un pisolino, placidi e sereni, sotto un albero in autunno. Non lo so per certo ma direi acquarello e china su cartoncino.

Will Watterson è un genio e la tavola probabilmente ha un valore che trascende la mera valutazione economica, anzi ridurla a un prezzo un po' mi intristisce, e conoscendo l'autore di Calvin & Hobbes è probabile che la cosa intristisca anche lui. Sull'argomento, comunque, non si è voluto pronunciare, e non credo che lo farà mai.

Così, mosso dal turbine di pensieri vari, ho creato anche io la mia tavola da 107mila dollari. Ho ripreso, nel taglio del disegno, la tavola di Watterson. Ma ovviamente a parte il taglio si tratta di due lavori completamente differenti. Un po' un omaggio un po' un tributo, ho disegnato i giovani Katy e Brando che sonnecchiano su un prato, all'ombra di un albero, anziché allenarsi come dovrebbero. Chi legge Drizzit saprà sicuramente collocare questa illustrazione all'interno dello storyline del fumetto.


sabato, febbraio 25, 2012

Drizzit 228

Il ritorno di Drizzit... non è emozionante? Beh ognuno esprime le emozioni a modo suo. Stamattina ho disegnato una serie di strisce che mi ha lasciato un po' insoddisfatto perché erano piene di dialoghi e con molta poca azione. Ma rileggendo questa e le successive capisco che la storia nel suo complesso alterna fasi più riflessive ad altre di maggiore azione, e mi sembra di saper gestire l'equilibrio.

venerdì, febbraio 24, 2012

Drizzit 227

Che delizia creare questa striscia. La mia unica preoccupazione è stata rendere leggibile il messaggio nell'ultima vignetta. Per il resto, nessun testo, nessun problema di incasellamento dei dialoghi... solo la sequenza dei disegni a narrare gli accadimenti.

L'alternativa all'ultima ipercazzata treddì

Ultimamente ho scoperto l'utilità dell'iPad come strumento di riproduzione video addizionale. Cioè in pratica lo  piazzo vicino al mio Mac e mentre disegno mi sparo a raffica milleduecento puntate di seguito delle più svariate serie televisive. Così le mie mattinate di disegno sono meno produttive, ma anche molto meno monotone.

Siccome grazie all'espediente sopra citato ho scoperto alcune serie davvero interessanti, mi permetto di consigliarne qualcuna a coloro che passano di qui, nel caso in cui non le avessero ancora scoperte e volessero semplicemente ammazzare il tempo durante qualche lungo viaggio in treno.

Innanzitutto qualche mese fa mi sono sparato le dodici puntate della prima serie di Games of Thrones, tanto osannata (e pluripremiata), che non avevo ancora visto. Bella davvero, completamente incentrata sugli intrighi politici del mondo fantasy creato da George R. Martin. Ad aprile esce la seconda stagione, la attendo con ansia. La HBO (la stessa che produce True Blood) mi ha anche deliziato con Boardwalk Empire, una serie ambientata negli anni '20 e incentrata sui traffici illegali e sui legami con la politica del personaggio interpretato da Steve Bushemi. Una serie non certo leggera, ma sicuramente un piccolo capolavoro, e l'episodio pilota è diretto da Martin Scorsese.

Ma le più grosse sorprese mi sono giunte da parte della BBC che ha prodotto e realizzato Sherlock, una mini-serie in tre puntate sul personaggio di Conan-Doyle, aggiornato ai tempi moderni. Scritti e diretti in modo impeccabile, i tre episodi (che comunque durano ognuno un'ora e mezza), sono davvero geniali e meritano la visione. Dovrebbe essere uscita anche una seconda stagione ma non l'ho ancora vista. Mi sto vedendo anche tutte le puntate arretrate di Doctor Who (tranquilli, solo le nuove stagioni, non ho intenzione di spararmi 700 episodi!!!) e finora l'ho trovato delirante e divertentissimo. Voglio dire: un asteroide in bilico su un buco nero con Satana sepolto dentro? La regina Vittoria è un licantropo? Nell'anno cinque-miliardi-e-cinquantatré l'unica umana è ridotta a una tela di pelle? L'ho trovato geniale. Vi consiglio anche Misfits (la prima e la seconda stagione le ho viste tempo fa e rimasi deliziato, e adesso c'è la terza stagione da vedere), ovvero cosa succederebbe se dei ragazzi da riformatorio ottenessero dei super-poteri durante il loro periodo ai servizi sociali. Come le altre serie britanniche, anche questa è scritta con intelligenza (e si avvale anche di una colonna sonora pregevole).

Sono rimasto molto deluso invece da quasi tutte le super-produzioni americante annunciate con mega-campagne pubblicitarie dalle emittenti satellitari. The Walking Dead si lascia vedere, ma non ha nulla di speciale e certi episodi sono addirittura banali (sono sicuro che il fumetto è molto meglio). Terra Nova è stucchevole, buonista e avvincente quanto leggere un libro di Winnie The Pooh. C'era anche un'altra serie su un'invasione aliena, prodotta sempre da Spielberg... non sono riuscito nemmeno ad arrivare alla fine (e dire che erano sei puntate). Adesso ho fra le mani American Horror Story ed è la prossima che vedrò, promette bene ma comincio a diffidare delle produzioni americane.

Questo è quanto! Cercate di trovare una seconda vita per vedere quelle che vi ho consigliato, valgono sicuramente di più di un pomeriggio al cinema a guardare l'ultima ipercazzata in 3D!

giovedì, febbraio 23, 2012

Drizzit 226

Secondo R.A. Salvatore, Gwenwyvar, la pantera magica di Drizzt Do'Urden (il personaggio dei libri fantasy al quale si ispira Drizzit), è una creatura magica che viene evocata da chi possiede una statuina di onice a forma di pantera, e poi quando la pantera non serve più viene congedata scomparendo di nuovo nella sua dimora extra-dimensionale. L'idea di avere una pantera "a scomparsa" nel fumetto di Drizzit mi è subito piaciuta: avrei potuto farla apparire e scomparire in base alle mie esigenze, senza doverla disegnare in ogni striscia! Ecco perché Glenda somiglia molto di più a Gwenwyvar di quanto Drizzit sia ricalcato su Drizzt Do'Urden, ed ecco perché Glenda compare sin dalle prime strisce di Drizzit, assieme alla sua statuina magica.

In questa striscia mi sembrava giunto il momento di spiegare come funziona la statuina a chi non ha mai letto i libri, soprattutto perché è nello spazio extra-dimensionale dove scompare Glenda che Katy ha nascosto le armi magiche di Drizzit. Far entrare i lunghi dialoghi di questa serie di vignette all'interno dei rispettivi riquadri è stato davvero un incubo!!! ...ma anche stavolta, la mia testardaggine ha vinto!

mercoledì, febbraio 22, 2012

Drizzit 225

Se esiste qualcosa di "tipico" per una striscia a fumetti, con questa l'ho superato. A dire il vero ne vado orgoglioso. Drizzit va oltre! :)

martedì, febbraio 21, 2012

Drizzit 224

Una striscia nella quale compaiono solo comparse? Perché no. E casomai vi stesse domandando che razza di esclamazione idiota sia "santa patata" sappiate che io la uso spesso. Sempre sia lodata.

lunedì, febbraio 20, 2012

Drizzit 223

E con questa Gregorius viene archiviato! Lo rivedremo? Forse... in futuro. Un po' come alcuni altri personaggi secondari potrebbero riapparire in future saghe, ma per adesso la storia proseguirà senza di loro. Col contratto da comparsa hanno guadagnato tre vigorsol e il cestino del pranzo.

domenica, febbraio 19, 2012

Drizzit 222

Ok parliamo di questa striscia. Non mi piace. Non sto parlando della battuta dell'ultima vignetta, ovviamente. Se una battuta non mi piace, non disegno proprio la striscia. Sto parlando delle prime due vignette, dove pasticciando con gli effetti grafici del photoshop sono riuscito a creare un pastrocchio terrificante! ...mamma mia che pippa. Ero sul punto di ridisegnarla da capo, ma ho rinunciato, per il solito discorso (se prendo a ridisegnare tutte le strisce passate che non mi piacciono, finisce che le ridisegno quasi tutte). Tirando le somme, ho comunque imparato un sacco di cose... cose che nel 90% dei casi non utilizzerò mai più, come ad esempio l'illuminazione graduale dello sfondo. Un incubo, e secondo me in una striscia a fumetti è pure inutile. Sbagliando si impara, questa è la lezione di oggi.

Me stesso come autore

I fan su facebook, dopo la striscia 210, richiedevano
una immagine di Baba Yaga che fa la doccia, e io
in quanto autore magnanimo, li ho accontentati.
Siccome ho un account personale su Facebook (oltre alla pagina di Drizzit, intendo), mi capita che alcuni lettori di Drizzit o -meno frequentemente- delle Questions mi contattino per farmi domande sul fumetto. La maggior parte delle domande sono di tipo tecnico... del tipo: come colori le vignette? Oppure: che programma usi? Che tavoletta grafica hai comprato? Dove trovo le tazze di Drizzit?
No, quest'ultima no, me la sono inventata. Ma intendo domande di questo tipo, comunque.

Allora la prima cosa che mi sento di ribadire è che non sono un esperto disegnatore, né uno bravo. Scarabocchio sulla carta da quando avevo cinque anni ma ho fatto solo un anno di corso di fumetti e poi mi sono stufato, il resto è solo testardaggine e ore buttate sui fogli. Semmai posso essere un esempio di cosa di può arrivare a fare armati solo della voglia di farlo. Ad ogni modo, quando mi fanno domande tecniche mi trovo sempre in imbarazzo. La tavoletta grafica l'ho comprata in un centro commerciale senza starci nemmeno troppo a pensare... utilizzo Photoshop perché lo usano tutti e mi sembrava fosse il più semplice da imparare a usare... e come colorista non ho molti consigli da dare. Anche perché disegno strisce a fumetti, che ripeto sono una forma molto semplice di fumetto che non necessita grande talento artistico, infatti molti dei recenti autori di strisce a fumetti le fanno col copia e incolla, o trascurano completamente l'aspetto grafico puntando invece sulla sagacia delle battute.

La mia scelta personale è stata quella di disegnare ogni striscia, limitando il copia+incolla il più possibile alla successione di vignette in sequenza. Così facendo posso migliorare, e spero che vi siate accorti della differenza che c'è tra le prime strisce di Drizzit e le ultime. E vi assicuro, poiché nel disegnarle sono quasi arrivato alla numero 350, che lo stile grafico migliorerà ancora. Era un mio obiettivo, e lo sto lentamente portando avanti. Ma nonostante sia mia intenzione migliorare artisticamente, continuo a sentirmi una specie di artista "fuori casta" cioè uno di quelli che in punta di piedi è entrato nel settore da una porta secondaria, e che guarda quello che succede facendosi un po' gli affari suoi, con molta umiltà.

Ho rallentato con le Questions perché non trovano facilmente un pubblico. Drizzit invece, grazie al fatto che il personaggio è ispirato a libri famosi e che una moltitudine di nerd amanti del fantasy vaga per internet, piace un po' di più. Per un web-comic, il pubblico è tutto. Mi piacerebbe che il pubblico fosse più curioso riguardo alle scelte di sceneggiatura, o alle interazioni tra i vari personaggi. Qualche volta mi arrivano anche suggerimenti a riguardo, ma meno di quanto vorrei. Considerato che Drizzit, in modo piuttosto anomalo per una striscia a fumetti, ha una storia di fondo che procede, io come autore non vedo l'ora di raccontarla. Ed è per questo che ormai pubblico una striscia al giorno! Perché non ha senso scrivere Drizzit senza condividerlo. Drizzit esiste solo per essere letto, non ha altro scopo. Non per diventare famoso, non per farci i soldi a palate, non per essere riconosciuto come autore. Il suo solo scopo è essere letto. Sembra banale ma non lo è affatto: la maggior parte degli autori vorrebbe camparci e i loro fumetti ne risentono. Altri cercano l'affermazione e fanno scelte poco sagge. Per me che Drizzit diventi una fonte di guadagno o il fumetto più apprezzato del mondo sono conseguenze, la cosa che mi spinge a scriverlo e a disegnarlo è la creatività pura e semplice.
Come quando da bambino fai un posacenere mostruoso col DAS e poi lo mostri alla maestra, orgoglioso della tua creazione. Ecco, così sono io con Drizzit. Questa striscia a fumetti è il mio posacenere di DAS e i suoi lettori sono la maestra.

Una preview della striscia 334, dove cercavo di approfondire il
famoso concetto di "gruppo" ...un concetto che al di fuori delle
partite di Dungeons & Dragons è molto poco comprensibile.
Ci tengo che la dimensione di Drizzit sia questa, che sia un web-comic e che tutto il resto sia un riflesso, un qualcosa in più. Se fra un pochino raccoglierò le strisce in un cartaceo, sarà un bonus per chi vuole la raccolta tra le dita, ma non disegno Drizzit per riempire libri.

Detto questo, i fan della pagina di Drizzit su Facebook sono attualmente poco meno di 300, un numeretto modestissimo paragonato ad altre pagine (qualcuno mi ha fatto notare che "la crosta di parmigiano nel minestrone" ha 250 fan) ma che mi riempie di soddisfazione. Ritornando all'esempio di prima, è come quando il tuo portacenere orribile fatto col DAS poi viene usato per spegnerci le cicche. Sapere che esiste qualcuno al quale piacciono le cose che fai è una specie di distributore automatico di entusiasmo. Inserisci una striscia, ottieni entusiasmo. E quindi disegni un'altra striscia. Ti sembra di aver fatto qualcosa di buono, nel mondo. Di aver contribuito, di aver trovato uno spazio, di poter lasciare qualcosa. Insomma, che tutto ha un senso, fossero pure solamente degli scarabocchi.

sabato, febbraio 18, 2012

Drizzit 221

Vorrei poterne scrivere di più, di siparietti come questo. Quando i personaggi discutono o si prendono in giro è un'ottima occasione per far emergere l'idea che hanno l'uno dell'altro, che è una delle cose che mi interessa di più nel procedere della storia.

venerdì, febbraio 17, 2012

Drizzit 220

Quando disegno per la prima volta un personaggio, ci penso molto. Faccio schizzi preparatori, e prove colore. Cioè non sempre devo ammetterlo, ma soprattutto di recente, lo faccio spesso. Eppure mi ritrovo con personaggi che dopo la prima apparizione hanno bisogno di essere... ritoccati. E' successo con Gregorius che è passato dalla carnagione "pallida" a quella più scusa, ed è successo a Edgar che man mano va "schiarendosi" perché un mantello nero su un corpo nero non era una grande idea, e ho dovuto rivederne i colori. Mentre Edgar si schiarisce, Greta (la mitica ex di Brando) nasce quasi perfetta. La combinazione di grigio-azzurro e di rosa porcellino dà perfettamente l'idea di una ragazza di nobili origini, probabilmente caduta in disgrazia. La storia di Greta e Brando non l'ho affrontata approfonditamente, nel fumetto. Magari un giorno lo farò, chissà.

giovedì, febbraio 16, 2012

Undici mesi e sono ancora vivo.

Tra poco è il mio compleanno. Cioè fra un mese, che non è poco. Però si avvicina un periodo di relativa e presunta felicità. Almeno stando alle istituzioni. Finisce il grigio e buio e freddo inverno e scoppia la primavera. Estrogeni e testosteroni galleggeranno felici nell'aria, gongolando beati sotto il sole, e si tornerà a toglierci la giacca pesante per tornare al giacchettino leggero da gettare sulla polo. Peccato che io adori il gelo, il cielo nuvoloso, la neve, il freddo sulla pelle, i guanti caldi, la cioccolata calda, i caminetti accesi, il silenzio del bosco in inverno, l'assenza di insetti, la pallida luce del crepuscolo, le giornate corte, le notti in letargo sotto il caldo piumone, la doccia calda, il thé bollente con i biscotti, le impronte nel fango, la pioggia sui tetti, i comignoli fumanti, le montagne innevate, la zuppa di legumi, i torrenti che scrosciano colmi di acqua, l'acqua ghiacciata del mattino, la bruma sugli steli d'erba, il maglione a collo alto, il cinema quando fuori si gela ed è già buio, il calore del corpo umano, il correre senza sudare, guardare il tramonto alle sei del mattino, il rumore dei tuoni che riecheggia a distanza, il vento che ti investe in pieno e ti elettrizza, i rami nudi che scheletrizzano il panorama, il gatto che dorme accoccolato davanti alla stufa, la nuvoletta di vapore che esce dalla mia bocca, l'appannarsi degli occhiali. E altro ancora.

Il mio compleanno è il 15 Marzo. Generalmente, è un bel periodo. Di solito però finisco sempre per ammalarmi una settimana prima, e lo trascorro con l'influenza. Non sempre, ma spesso. Credo che sia psicosomatico (come, dicono, il 95% delle malattie dell'uomo). Quest'anno ho un sacco di progetti da portare avanti e Marzo sarà un mese critico. La ludoteca/associazione ludica Gilda del Drago Nero si amplierà e da Marzo avremo una stanza in più per eventi e tutto quello che ci piacerà fare. Raccoglierò i fumetti di Drizzit in un volume cartaceo. Forse anche un libro. Insomma non mi sembra davvero il caso di ammalarsi, e cercherò di non farlo.

E' stato un anno buono, finora, migliore di quello che mi aspettavo un anno fa. Sono certo che continuerà a stupirmi per un altro ultimo mese, prima di lasciare il passo a quello nuovo.

Drizzit 219

Ci ho pensato. Semmai dovesse capitarmi di scrivere un pezzo di sceneggiatura in cui Baba Yaga si fa la doccia, dovrei aver prima costruito una vera motivazione per il quale valga la pena disegnarla. Che non sia soddisfare gli sfoghi ormonali dei lettori di sesso maschile, intendo. Drizzit non è quel tipo di fumetto.

Leggi Drizzit dall'inizio (la saga degli orchi);
Leggi Drizzit dall'inizio di questa saga (la morte e il ritorno di Drizzit).

Ho finito di colorare l'ipotesi di copertina per il volume cartaceo di Drizzit. Si tratta di un'immagine semplice ed "eroica" che però mi sembra adeguata perché richiama le copertine dei libri di Drizzt Do'Urden scritti da R.A. Salvatore ai quali il personaggio di Drizzit si ispira e rende omaggio. Gli amici di facebook hanno già visionato la versione B/N. La lascio qui di seguito, così potete darle un'occhiata.


mercoledì, febbraio 15, 2012

Drizzit 218

L'effetto che avrei voluto ricreare nell'ultima vignetta è qualcosa di simile alle riflessioni improvvise di Ally MacBeal (casomai ne aveste sentito parlare). Immagino la scena: battuta ghiacciata di Baba e poi appare su Katy una nuvoletta. Il cuore con scritto "ego". L'ascia che ondeggia a pochi centimetri. E poi... ZOK! L'accetta si conficca nel cuore. Temo tuttavia che sia più divertente l'espressione di Katy che non il suo pensiero. Secondo me anche spezzare le due scene con l'immagine degli assassini che stanno lì fuori mentre le due discutono non era malvagia, ma forse non serviva. Insomma mi piace molto il risultato finale di questa striscia, ma ancora una volta ho messo troppa carne al fuoco!

Nel frattempo ho terminato di colorare la copertina della raccolta (uscirà? credo di sì, forse fra un mese o poco più). Più tardi vi posto il risultato finale! -_^

martedì, febbraio 14, 2012

Drizzit 217

Ho bisogno di ulteriori lezioni di disegno... mi piacciono le espressioni di Katy, Wally e Dotto, ma quella sulla faccia di Baba Yaga mi perplime... avrei voluto un'espressione corrucciata che guarda in basso, invece è venuta una specie di faccina simpaticotta. Comunque non siete contenti? Per Drizzit c'è speranza!    E io che pensavo di potermi sbarazzare per sempre del protagonista del mio web-comic.

lunedì, febbraio 13, 2012

Drizzit 216

La tanto nominata "ex di Brando" fa la sua comparsa in questa striscia, e nella stessa striscia viene svelato finalmente il secondo fine di Brando, che era di condurre fino alla casa della strega gli assassini della Gilda. Due colpi di scena nella stessa striscia, forse ho esagerato? Ma è lunedì, una scossa ci vuole.

sabato, febbraio 11, 2012

Dalla finestra

Un vero gatto delle nevi. Affonda con le zampe nella neve bianca, chissà che freddo. Lascia dietro di sé il solco del suo passaggio. Chissà dove stava andando.

Drizzit 215

Sono tornato su quello che sta accadendo a Drizzit perché altrimenti i lettori rischiavano di non ricordare più che fine avesse fatto. A quanto pare è ancora nell'aldilà, che aspetta che Gregorius sbrighi la sua pratica. Da lunedì però si torna alle vicende del resto del gruppo.

venerdì, febbraio 10, 2012

Drizzit 214

Scusate il ritardo, oggi nevicava e Drizzit è rimasto incastrato nella neve. Ma l'ho soccorso e scongelato ed  eccolo qui. Siete rimasti sorpresi che Baba Yaga (la strega malefica) sia triste per l'avvenuta disintegrazione di Drizzit? Trovate incredibile che persino lei abbia un cuore? Beh anche io. Questa striscia infatti non era programmata nella sceneggiatura. L'ho dovuta inserire perché... era funzionale rispetto a futuri accadimenti. Molto futuri. Così futuri che è normale che Wally sia sbigottito. Prendetela così come viene: Baba Yaga è triste perché Drizzit è morto (di nuovo). Cosa accadrà?

giovedì, febbraio 09, 2012

Drizzit 213

Questa mi sono divertito molto a disegnarla. Nell'ultima vignetta la faccia di Katy è irriconoscibile, ma buffissima.

mercoledì, febbraio 08, 2012

Drizzit 212

Il lavoro sulla psicologia dei personaggi mi porta spesso a considerare l'ipotesi di strisce come questa, che però poi di solito scarto e non realizzo. Quando riguardo la sceneggiatura mi dico: cazzo sto scrivendo una striscia a fumetti, mica un romanzo epistolare! ...e con un segno di penna obliquo elimino la striscia inopportuna. In effetti credo che molta parte dell'intenzione di creare personaggi a tutto tondo vada oltre la possibilità del mezzo, anzi forse va proprio contro il mezzo. Snoopy non si evolve, nel proseguire delle strisce, Linus continua a trascinare la sua coperta per millemila vignette; Calvin è lo stesso seienne pestifero per tutti e dieci gli anni di pubblicazione; Garfield resta pigro e mangione in eterno. Nelle strisce a fumetti, è importante che i personaggi siano ben definiti caratterialmente, e che non evolvano, perché gran parte dell'umorismo delle strisce spesso gioca sul fatto che il lettore sa già come reagiranno i protagonisti, se lo aspetta, li conosce.

Beh a me dispiace fossilizzare i miei personaggi. Il bello di conoscere quali sono gli standard del mezzo espressivo che si sta usando, è che si può tranquillamente decidere di evaderli. Vorrei che Drizzit, Dotto, Wally e Katy fossero personaggi complessi calati in un contesto umoristico, e narrati tramite strisce. E non solo loro, ma anche i personaggi secondari, come Brando. E di conseguenza, il tipo di relazioni che si instaurano fra loro è dinamico, cambia, si evolve. Un'ambizione presuntuosa, se ci pensate bene. Che comporta di tanto in tanto la creazione di strisce come questa (e siamo giunti al punto).

Non voglio che il lettore giudichi facilmente Brando, né che si faccia un'idea precisa di perché Katy è incazzata. Brando ha una personalità, ed è irritante per certi versi, divertente per altri, può piacere o può risultare disgustoso. Trovo piacevole il fatto che Wally e Dotto abbiano cambiato idea su di lui. E se i lettori hanno qualche dubbio sul perché Katy è arrabbiata, vorrei rassicurarli: tutte le motivazioni che avete in mente sono giuste.


Final Fantasy XIII-2

Sul blog della Gilda del Drago Nero, ho scritto una recensione di Final Fantasy XIII-2, l'ultimo capitolo dell'eterna saga di GdR giapponesi lanciato sul mercato europeo dalla Square-Enix circa una settimana fa. In realtà si tratta della "seconda parte" del tredicesimo gioco, ma forse questo è un dettaglio (io ad esempio escluderei dal conteggio i vari MMORPG come il XIII e il XIV ma questa è la mia opinione). Lo sto giocando con gusto, tutte le mie considerazioni a riguardo le trovate ovviamente nella suddetta recensione, se volete andare a sbirciare.

martedì, febbraio 07, 2012

Gen-Art su Nuova Prosa

Questo ho dimenticato di segnalarlo, sul mio blog. Il mensile di letteratura Nuova Prosa, nel numero 58 che uscirà a fine mese, pubblicherà il mio racconto Gen-Art. Se volete leggerlo, l'ho postato qualche tempo fa e lo trovate in mezzo agli altri racconti, nel menù a sinistra, dove c'è scritto Cronache Narrate. Quel menù raccoglie tutti i racconti che sono comparsi qui sul blog e che ho pubblicato. Altrimenti cliccate qui che vi ci porto io. Intanto ringrazio Nuova Prosa per l'opportunità.

Drizzit 211

Dopo aver giocato un po' con gli effetti grafici per poter creare la "sfocatura" attorno al corpo di ombra di Edgar, ho immaginato che effetti simili potessero essere applicati ad altri oggetti, come ad esempio al fuoco oppure alla mano di un personaggio che viene agitata. Proprio come non si dovrebbe mai fare, ho cominciato a sperimentare nelle nuove strisce, con risultati altalenanti. Ho notato infatti che la maggior parte delle volte aggiungere certi effetti è del tutto superfluo.

lunedì, febbraio 06, 2012

Drizzit 210

Cerco sempre di ricordare a me stesso che Drizzit è una striscia a fumetti. Quando ho iniziato a disegnarlo, sapevo già che non avrei mai dovuto affrontare disegni dai paesaggi di sfondo complessi. E' una striscia, il tempo che impiega un lettore medio ad arrivare dalla prima all'ultima vignetta è stimabile in 3 secondi. Perdere tempo a dettagliare lo sfondo o a disegnare gli ambienti è universalmente considerato, in una striscia a fumetti, una perdita di tempo inutile. Quello che conta è il tempismo nella sequenza, l'efficacia delle espressioni, e ovviamente la battuta.
E invece eccomi qui a perdere tempo. In questa, come in altre strisce precedenti, ho cercato di rendere ogni vignetta un piccolo quadruccio. Ovviamente semplificato, poco dettagliato, sullo stesso stile del resto delle altre strisce, ma completo, colorato, che rendesse bene l'idea del dove e del quando. Alla fine mi rendo conto che mi faccio sempre sopraffare dal mio impulso di fare cose nuove, e alla fine Drizzit finisce sempre per "sforare" e invadere altri campi. Ma il bello di creare un web-comic, di pubblicarlo online in maniera gratuita, è proprio questo: piena libertà di sperimentare.

domenica, febbraio 05, 2012

Gli abiti nuovi dell'imperatrice

Attorno alla striscia 300 di Drizzit, dopo che avevo già rivisto lo stile con il quale alcuni degli altri personaggi erano disegnati (Wally e Baba Yaga) mi sono ritrovato a dover definire anche dei fantomatici "abiti da avventuriera" per Katy. Premessa: secondo me il personaggio di Katy, dal punto di vista grafico, è già perfetto così com'è. Indossa abiti semplici da disegnare, sufficientemente femminili (considerato che è poco formosa), e adeguati anche nei colori (il celeste degli abiti richiama quello degli occhi, e contrasta col giallo dei capelli). Tenendo conto che il mio web-comic è una striscia a fumetti, e quindi che nel 90% dei casi i personaggi appaiono fortemente ridotti oppure tagliati all'altezza della cintura, il mio parere è che il completo di Katy sia nato già con tutte le caratteristiche necessarie per continuare fino alla fine dei tempi senza che fosse necessario un cambio d'abito.

Allora perché cambia d'abito? Diciamo che mi serviva un pretesto, una specie di "argomento" di discussione. Le cose si evolveranno tra i personaggi, e in una striscia a fumetti è importante trovare nuovi spunti per i dialoghi, soprattutto se l'autore ha l'ambizione di curare un minimo la psicologia dei protagonisti, cosa che io mi impegno molto nel fare (indipendentemente dai risultati). Non so ancora se il cambio d'abiti sarà definitivo... non ho scritto la sceneggiatura fino a quel punto. Ma non importa.

Ho già ricevuto due importanti suggerimenti. Uno da parte di Amaniele che mi ha consigliato di aggiungere agli abiti di ogni personaggio una borsa da cintura. L'altro da parte di Omino che mi ha consigliato di considerare l'ipotesi di un poncho. Sul momento l'idea del poncho mi è sembrata malsana, ma dopo una decina di prove grafiche, accorciandolo, tagliandolo, calandolo sulle spalle, ho ottenuto una variante interessante della parte superiore del vestito, che vorrei mantenere. Altra cosa che era obbligatorio inserire (per esigenze di sceneggiatura) era una bandoliera per dardi. Ho provato a mettergliela di traverso sul torace, ma sembrava la fascia di un diplomatico! Allora l'ho spostata sulla gamba, e mi pare che così sia ok.


Alla fine, queste che vedete sono le tre opzioni che mi sembrano più valide (con licenza di prendere una cosa qua e una là, se è il caso). La prima versione è quella che varia di meno rispetto al completo attuale, anzi l'abito di fondo, celeste, è lo stesso. Le altre due si discostano maggiormente. Personalmente, non ho grande simpatia per i "gonnellini", li trovo molto fuori luogo in un contesto fantasy e credo che vengano inseriti nei fumetti del genere solo per aumentare il l'ammontare di superficie femminile scoperta. Ma per fortuna Drizzit non ha quel tipo di intenti, quindi il gonnellino del secondo disegno resta un'opzione valida. Anche se io preferisco la calzamaglia e gli stivali bassi della terza opzione.

Voi che dite? Beh se avete suggerimenti, non esitate.

sabato, febbraio 04, 2012

Drizzit 209

Questa cosa che il gruppo aveva nascosto le armi prima di irrompere nella biblioteca del tempio, non ha molto senso. Cioè potrebbe pure aver senso, ma non è una gran pensata. Insomma mi serviva solo un pretesto per allontanare questi due soggetti dal resto del gruppo e farli discutere un pochino. Mi sembrava interessante, giacché dal punto di vista morale, Brando è l'antitesi di Wally. In effetti, Wally riuscirebbe persino a volare sulla nuvola kinton.

Mentre nevica

Nevica da due giorni e le strade sono ghiacciate. Sporadicamente si vede qualche temerario, al volante di vetture imbracate con catene da neve, spingersi lungo le vie nere che solcano i campi imbiancati. Su richiesta di mia madre, sono sceso a comprare un po' di pane, ma l'alimentari sotto casa era stato preso d'assalto. Domani è domenica e chissà se arriva il pane, perciò un agguerrito manipolo di casalinghe si è avventato su quel che resta degli sfilatini dell'altroieri, cercando di accaparrarsene il più possibile (altrimenti la mortadella, con cosa la mangi?). Mi aggiravo tra gli scaffali riflettendo sul fatto che se scoppiasse una guerra nucleare, mia madre sopravviverebbe più a lungo di chiunque altro, vista la quantità di scorte di cibo che è solita accumulare nella credenza e nei surgelatori. Forte di questo pensiero, ho girato i tacchi e me ne sono tornato a casa. Non senza aver preso una tortina calda al bar, da mangiare con calma assieme a una bella tazza di cappuccino.

Qui ora rifletto sul "cataclisma neve" (avete acceso la televisione? a me è bastato uno sguardo fugace a quella accesa nel bar). L'Italia è in ginocchio. Perché a Roma a quanto pare nessuno si preoccupa che possa nevicare, non succede mai, ma poi succede e tutto si blocca. Il sindaco Alemanno chiede l'intervento dell'esercito, e le panetterie vengono prese d'assalto. Ma non sarebbe meglio prevenirle, le emergenze? Va bene, non nevica quasi mai, ma può capitare. D'altro canto non capita quasi mai nemmeno che un palazzo si incendi, ma gli estintori ce li mettono apposta. Questo è quello che succede quando si tagliano fondi a cazzo: le prime cose a saltare sono sempre quelle relative alla sicurezza e al sociale. L'Italia congelata dalla neve, con treni fermi e autostrade nel panico, non è che la conseguenza della malagestione della cosa pubblica.

 Io nel frattempo, ho scattato qualche foto.






venerdì, febbraio 03, 2012

Drizzit 208

Man mano che la storia prosegue, diventa sempre più importante che i lettori abbiano letto le strisce precedenti. Trovo che questa striscia sia molto divertente (o almeno, io mi sono divertito a disegnare la faccia ebete di Dotto nell'ultima vignetta), ma è chiaramente impossibile per chi apre la pagina a questo punto comprendere perché Katy è arrabbiata e a cosa sta pensando il nano. Anche per questo ho deciso di procedere a "saghe" e cioè a cicli di storie che dopo un po' si concludono. Da adesso in poi cliccando sui link qui sotto troverete la possibilità di leggere Drizzit dall'inizio (la saga degli orchi) oppure dall'inizio di questa saga (la morte e il ritorno di Drizzit).

giovedì, febbraio 02, 2012

Drizzit 207

Fine del cosiddetto "siparietto verboso". Con questa striscia la trama, che mi sembrava essersi un po' troppo annodata su se stessa, riprende a scorrere. Brando detto il simpaticone entra a far parte del gruppo. Che dire di lui? Niente perché lo scoprirete. Mi è piaciuto definire Brando nel susseguirsi delle strisce, è un personaggio secondario ma per niente semplice, come scoprirete anche voi.

Striscia precedente; Striscia successivaLeggi Drizzit dall'inizio

La ex di Brando

La questione della ex di Brando (un personaggio del mio web-comic, Drizzit) è una di quelle trame secondarie che poi in un secondo tempo ho deciso di riprendere, e che forse in futuro approfondirò ancora. Comunque, ispirato dagli ultimi commenti sulla pagina di facebook, ho pensato di dedicare a questa coppia un piccolo disegno commemorativo. Lo condivido anche qui, sperando di fare cosa gradita. Per la nuova striscia di Drizzit, ci rivediamo fra un paio d'ore!

mercoledì, febbraio 01, 2012

Drizzit 206

Non vi preoccupate, conoscerete molto presto questa fantomatica "ex" di Brando.

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