venerdì, aprile 15, 2005
Paul nel bosco nebbioso
Il passo di Dorf si fece più incerto non appena la nebbia iniziò a scivolare tra le sue caviglie.
Era presto, appena l'alba, e il bosco nebbioso appariva quasi immobile.
Paul spinse il cavallo a proseguire, ma vide che zoppicava debolmente con la zampa destra. Da qualche giorno Dorf sembrava essersi ferito a quella zampa, ma Paul non aveva idea di come fosse accaduto. Nell'eventualità che il cavallo avesse rallentato per un dolore improvviso anziché per la paura, il paladino scese e si incamminò a piedi, tirando il destriero per le briglie.
Cosa stava cercando in quel bosco? Perché aveva abbandonato il tempio? Le domande risuonavano nella testa di Paul senza che alcun rumore disturbasse i suoi pensieri. Era ad un passo dal priorato, avrebbe potuto fare carriera come sacerdote di guerra, addestrare i novizi, occuparsi della politica del tempio... Invece aveva deciso di partire, di andare via, lontano. Una voce, forse. Quella di Lilith.
Molti avevano capito che sarebbe tornato, altri che aveva abbandonato il suo villaggio per sempre. Paul aveva lasciato credere ad ognuno quello che voleva e si era diretto ad ovest, verso le valli silenziose. Dopo quattro mesi di viaggio era giunto nel bosco nebbioso.
Da quando il drago Slept aveva preso a tormentarlo non sapeva più dove sarebbe terminato il suo viaggio. Prima, forse, si era sedimentata in lui una illusione. I continui scontri con Slept l'avevano lentamente spazzata via... Il drago era stato nel contempo il suo peggior nemico e la scossa che aveva distrutto un miraggio. Adesso vagava in cerca di quacosa che non avrebbe neppure saputo descrivere. Una reliquia, forse un ideale. Ne sentiva il richiamo, verso ovest, ma non capiva.
Tirò le briglie di Dorf e scomparve assieme a lui tra gli alberi immersi nella nebbia.
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