Mi sembra un po' scemo ammetterlo, ma questa volta invece di scrivere una mia campagna con tanto di intricatissima trama e centinaia di eventi e missioni parallele, ho semplicemente aperto l'ambientazione di Forgotten Realms - 4a edizione e ho cominciato dall'avventura introduttiva che quel manuale descrive in apertura.
La mia prima campagna alla 4a edizione di D&D comincia così, senza impegno e molto leggermente, cercando più di coinvolgere i giocatori nel nuovo sistema di gioco che di sconvolgerli con i miei soliti colpi di scena. D'altro canto, per sfogare tutte le mie pulsioni narrative, ho in corso anche una campagna ambientata in Ravenloft, dove le miniature sono bandite e l'atmosfera la fa da padrona. Per non creare troppo attrito tra le nuove regole e i giocatori di vecchia data, ho suggerito loro una mia particolare interpretazione: la 4a edizione è il miglior board-game di D&D che sia mai stato concepito. E' un board-game talmente evoluto che tutte le parti di gioco che non sono relative al combattimento, vengono gestite come un gioco di ruolo. Ma -ho ribadito- resta un board-game: sulla scheda troverete per il 99% elementi che saranno utili solo in combattimento, pertanto il combattimento sarà una componente essenziale di questa edizione (come delle precedenti), con la differenza che in questa edizione sarà gestito completamente con le miniature, proprio come si confà ad un board-game.
Molti di loro hanno accettato questa mia visione del gioco. Quelli che ritengono che i combattimenti di un gioco di ruolo fantasy possano essere gestiti in modo assai più coinvolgente ed emozionante senza doverli appiattire su un quadrettato, possono continuare a giocare con me a Ravenloft. Chi invece se ne farà una ragione, inizierà questa nuova campagna di Forgotten Realms 4a edizione.
Ho letto (qui) che il prossimo set di miniature di D&D sarà l'ultimo. Questo non significa che smetteranno di vendere miniature, significa che smetterà di esistere il gioco di miniature di D&D e che le miniature diverranno un accessorio del gioco di ruolo. Sinceramente, non vedo cosa ci sia di male. Le differenze tra il gioco di miniature e la quarta edizione di D&D erano talmente sceme da non giustificare l'esistenza del gioco di miniature come una cosa a parte. Inoltre, adesso che i DM potrebbero apprezzare la possibilità di acquistare le miniature dei mostri che intendono giocare, sarebbe il caso che la Wizards la piantasse con i box di miniature assortite a caso, e cominciasse a venderle con criteri più logici, ad esempio a "gruppi di incontri" o singolarmente. A quanto pare la nuova strategia di vendita sarà una via di mezzo, e questo mi indispone terribilmente. Se un DM vorrà scrivere un'avventura per D&D 4ed e usare le miniature anziché le molliche di pane, anche se fosse disposto ad acquistarle, sarà costretto al "gioco del caso" e si ritroverà in mano dei mostri che non gli servono a niente. Sono sicuro che ci ripenseranno presto, e troveranno una soluzione migliore per vendere le miniature, una soluzione che magari sia di aiuto al DM, e non che lo costringa a mettere in gioco i mostri che gli capitano a caso.
Vi ho parlato di questa cosa perché ho intenzione di giocare la 4a edizione in modo molto ortodosso. A Lucca ho acquistato i dungeon tiles per ricostruire le strade cittadine e i dungeon, posseggo anche un quadrettato erboso per gli scontri all'aperto, e sto cercando di mettere insieme le miniature dei gruppi di incontro che sono previsti per le prime avventure della campagna. Con qualche difficoltà, ovviamente, perché devo rincorrere i collezionisti locali di D&D e chiedere loro di scambiare miniature. Ma pare che questo, da ora in poi, faccia parte dei doveri del DM, così come ogni giocatore dovrà portare una miniatura che corrisponda al proprio personaggio. Sono sicuro che molti DM e molti giocatori preferiranno optare per soluzioni più semplici... tappeti di sughero o segnalini di plastica... qualcuno userà i dadi sia come dadi che come segnaposto per i mostri che non possiede. Io però cercherò di non farlo. Ho sperimentato già il fatto che, una volta piazzate le miniature, è davvero difficile per i giocatori inquadrare mentalmente il campo di battaglia in modo indipendente dalla plancia di gioco (e non credo che sia sbagliato non farlo... in fondo il gioco si basa sul quadrettato). A questo punto però, mi piace sperare che utilizzando la miniatura di un troll, i giocatori ricordino di aver combattuto contro un troll, e cioè visualizzino un troll, e non una "cancellina" o un "segnalino" usato al posto del troll. Molti giocatori esperti (o molto bravi) non hanno difficoltà a fare uno sforzo di fantasia e "trascendere" il segnalino immaginando il troll nel campo di battaglia, ma suppongo che il gioco sia molto più semplice e divertente se non sono costretti a farlo, se la miniatura raffigura davvero il troll. E' probabilmente una involuzione, un ritorno indietro. Tipico di un board-game, appunto.
Per giocare di ruolo, di narrazione, di vera fantasia, come ho già detto, gioco a Ravenloft.
E spero di divertirmi in ambedue le campagne.
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