se il mio malumore dà disturbo,
in dovere di chiedere perdono
non mi sento, ché ora è troppo furbo.
Possono, invece, semplicemente
abbandonarmi ove m'hanno incontrato.
Questo certo darà alla loro mente
sollievo, e io d'assenza sarò grato.
Se posso anche lontano dai rumori,
ho un quaderno bianco, e una matita.
La necessità di giorni migliori
non sento e vi assicuro che la vita
mia senza nessuno di dolori
ne ha meno, e così io l'ho ambita.
2 commenti:
Si direi un sonetto Masiniano o Masiniesco.
Esattamente.
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