martedì, marzo 27, 2007

Per niente Clemente

Ho letto questo post su uno dei blog che leggo periodicamente.
Siccome riguarda Mastella ed è un concentrato di verità (oltre ad essere molto divertente), ve lo ripropongo.

Mastella come i Talebani: tiene in ostaggio otto milioni di cittadini in nome della fede
Inizia la sua carriera politica nella DC. Data la concorrenza ed il suo arguto acume politico ha una visibilità pari a quella di un clandestino dentro un barcone ed un ruolo politico confinato a cameriere di De Mita e Mancino.
Con l'avvento della seconda repubblica Mastella diventa un audace scalatore. Saltella prima da un centro ad un altro, poi si fonda il suo (Udeur) e si mette a disposizione di Re Silvio.
Nel 1994 lo fanno ministro. Nessuno se ne ricorderà, ma ahimè fu ministro del lavoro.
Dopo la caduta del Silvio1 passò al centro-sinistra, che lo ricompenserà poi con il ministero di Grazia e Giustizia, per il suo apporto pari al 2% scarso di voti nazionali.
Da quel giorno fa quello che gli pare. I giornalisti parlano di coalizione spostata a sinistra, ma ogni legge se non ha il benestare di Mastella si rischia la crisi di governo.
L'ultima vicenda lo vede l'assoluto protagonista di questo momento squallidissimo di tutta la politica italiana. La missione di guerra in Afghanistan. Lui chiede più armi per le nostre truppe, insieme all'UDC.
Se non passa questa postilla cade il governo.
Però. Lui può votare con l'UDC, lui può dire NO ai Dico, lui può esprimersi cattolico ogni giorno e poi cantare in mezzo a due "strappone" champagne.
Lui può pure difendere il mafioso di Andreotti e poi diaologare lingua in bocca con Casini, ma non accetta una manifestazione dei Gay.
Ehhhhh...bei tempi quando Clemente veniva considerato per quello che era: nulla.

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