domenica, novembre 22, 2009

Solidarietà a Antonio Tabucchi

Su Le Monde, la casa editrice francese Gallimard ha lanciato una campagna di raccolta firme di colleghi scrittori e autori per esprimere solidarietà a Antonio Tabucchi.

Tabucchi ha scritto un articolo sull'Unità e Renato Schifani (il nostro presidente del Senato) a causa di quell'articolo ha presentato una richiesta in tribunale di UN MILIONE E TRECENTOMILA EURO. Le Monde fa notare che il giornale non è stato querelato, Schifani se l'è presa direttamente con l'autore dell'articolo, richiedendo una cifra esorbitante.

Riporto l'appello di LE MONDE tradotto dai giornalisti de Il Fatto Quotidiano:

Appello
Le democrazie vive hanno bisogno di individui liberi. Di individui coraggiosi, indipendenti, indisciplinati, che osino, che provochino, che disturbino. È così per quegli scrittori per cui la libertà di penna è indissociabile dall’idea stessa di democrazia. Da Voltaire e Victor Hugo a Camus e Sartre, passando per Zola e Mauriac, la Francia e le sue libertà sanno quanto tali libertà debbono al libero esercizio del diritto di osservare e del dovere di dare l’allarme di fronte all’opacità, le menzogne e le imposture di ogni tipo di potere. E l’Europa democratica, da quando è in costruzione, non ha mai cessato di irrobustire la libertà degli scrittori contro ogni abuso di potere e le ragioni di Stato.

Ma ora accade che in Italia questa libertà sia messa in pericolo dall’attacco smisurato di cui è oggetto Antonio Tabucchi. Il presidente del Senato italiano, Riccardo Schifani, pretende da lui in tribunale l’esorbitante somma di 1 milione e 300 mila Euro per un articolo pubblicato su “l’Unità”, giornale che, si noti, non è stato querelato. Il “reato” di Antonio Tabucchi è aver interpellato il senatore Schifani, personaggio di spicco del potere berlusconiano, sul suo passato, sui suoi rapporti di affari e sulle sue dubbie frequentazioni – questioni sulle quali costui è riluttante a dare spiegazioni. Porre domande sul percorso, la carriera e la biografia degli alti responsabili delle nostre istituzioni appartiene al necessario dovere di interrogare e alle legittime curiosità della vita democratica.

Per la precisa scelta del bersaglio (uno scrittore che non ha mai rinunciato a esercitare la propria libertà) e per la somma richiesta (una cifra astronomica per un articolo di giornale), l’obiettivo evidente è l’intimidazione di una coscienza critica e, attraverso tale intimidazione, far tacere tutti gli altri. Dalle recenti incriminazioni contro la stampa dell’opposizione, fino a questo processo intentato a uno scrittore europeo, non possiamo restare indifferenti e passivi di fronte all’offensiva dell’attuale potere italiano contro la libertà di opinione, di critica e di interrogazione. Per questo testimoniamo la nostra solidarietà a Antonio Tabucchi e vi chiediamo di unirvi a noi firmando massicciamente questo appello.


Trovate l'appello originale di Le Monde in questa pagina, dove potete anche scorrere le firme degli autori che hanno già aderito.

Che una casa editrice francese si sia mossa a un'appello di solidarietà nei confronti di un grande autore italiano, mentre in Italia tutto tace, è -lasciatemelo dire- VOMITEVOLE. Provo davvero SCHIFO.

1 commento:

Anonimo ha detto...

beh, le cause vanno anche vinte ed è diritto di ognuno, che si chiami Schifani, Berlusconi o Pincopallino, adire la magistratura qualora si credano lesi i propri diritti.

purtroppo in Italia abbiamo il fenomeno della "querela facile", ma, ribadisco, bisogna anche vincerle queste cause.

poi, non so, mi sembra un po' esagerato questo appello dei francesi. travaglio, con le decine di querele che gli pendono sul capo(per una di Previti è stato anche condannato in primo grado - questo si che è assurdo, come si fa a perdere una causa contro Previti? -) che dovrebbe dire?

purtroppo in Italia abbiamo una giustizia a pezzi, giustizia che meriterebbe una riforma profonda e strutturale, fatta da individui superpartes sia in ambito politico che giudiziario, ma questa sembra proprio un'utopia.

ciao.
by Llukas