E' morto Stanislaw Lem.
Assieme ad Asimov è stato uno dei padri della Fantascienza, anche se molti se lo ricordano solo per Solaris. Recentemente avevo letto Fiabe per Robot, un bellissimo libro in cui sono raccolte favole raccontate in un universo popolato da androidi ed esseri meccanici.
Ogni volta che se ne va una persona così, mi sembra di perdere qualcosa.
venerdì, marzo 31, 2006
mercoledì, marzo 22, 2006
V per Vendetta
Il più bel film che ho visto quest'anno si intitola V per Vendetta.
Entrando al cinema avevo letto stroncature pesantissime (Libero lo bolla come film no-global che incita al terrorismo) e buone recensioni (Ciak ad esempio, ma anche Repubblica e Corriere).
Proprio per questo motivo non vi starò a scrivere la mia recensione, potete leggerne a bizzeffe. Vi dirò che il film mi è piaciuto moltissimo, perché è un film intelligente, colto, citazionista, ben recitato e con un ottimo ritmo. Al di là del messaggio, naturalmente. E poi c'è il messaggio, o meglio i messaggi, perché sarebbe riduttivo far credere che questo film parli solo di politica, dire che promuove le rivoluzioni o che è contro le dittature conservatrici. Con la mia sensibilità, che non è certo quella di un critico né di uno scrittore, ci ho trovato moltissimi altri spunti di riflessione: sulla tolleranza, sull'amore, sulle scelte... e naturalmente sulla vendetta.
Sono entrato nella sala per essere frastornato da effetti speciali e combattimenti al rallentatore, e invece ho divorato fino all'ultimo fotogramma tutta la pellicola uscendone estremamente soddisfatto. Non ho letto la graphic novel dalla quale il film è tratto ma mi piacerebbe farlo... dopo la delusione della trasposizione cinematografica di The League of Extraordinary Gentleman, Alan Moore si meritava un altro buon lavoro sui suoi fumetti. Meglio ancora di From Hell che ho apprezzato molto.
Entrando al cinema avevo letto stroncature pesantissime (Libero lo bolla come film no-global che incita al terrorismo) e buone recensioni (Ciak ad esempio, ma anche Repubblica e Corriere).
Proprio per questo motivo non vi starò a scrivere la mia recensione, potete leggerne a bizzeffe. Vi dirò che il film mi è piaciuto moltissimo, perché è un film intelligente, colto, citazionista, ben recitato e con un ottimo ritmo. Al di là del messaggio, naturalmente. E poi c'è il messaggio, o meglio i messaggi, perché sarebbe riduttivo far credere che questo film parli solo di politica, dire che promuove le rivoluzioni o che è contro le dittature conservatrici. Con la mia sensibilità, che non è certo quella di un critico né di uno scrittore, ci ho trovato moltissimi altri spunti di riflessione: sulla tolleranza, sull'amore, sulle scelte... e naturalmente sulla vendetta.
Sono entrato nella sala per essere frastornato da effetti speciali e combattimenti al rallentatore, e invece ho divorato fino all'ultimo fotogramma tutta la pellicola uscendone estremamente soddisfatto. Non ho letto la graphic novel dalla quale il film è tratto ma mi piacerebbe farlo... dopo la delusione della trasposizione cinematografica di The League of Extraordinary Gentleman, Alan Moore si meritava un altro buon lavoro sui suoi fumetti. Meglio ancora di From Hell che ho apprezzato molto.
domenica, marzo 19, 2006
Da che parte stai?
Ho trovato su internet un sito, apparentemente neutrale ma non è detto che lo sia, dove è possibile eseguire un test in 28 domande che darà come risultato il vostro orientamente politico.
Alcune domande sono poste in maniera poco chiara, ma nel complesso è stato scritto abbastanza bene. Chiaramente spero che nessuno di quelli che eseguiranno il test vada a votare in base ai risultati dello stesso, anche se è probabile che alla fine il risultato sia del tutto prevedibile.
Il sito è:
http://www.dimmichiseitidirochivotare.it/Interface/Home.aspx
Il risultato del mio test è il seguente:
Alcune domande sono poste in maniera poco chiara, ma nel complesso è stato scritto abbastanza bene. Chiaramente spero che nessuno di quelli che eseguiranno il test vada a votare in base ai risultati dello stesso, anche se è probabile che alla fine il risultato sia del tutto prevedibile.
Il sito è:
http://www.dimmichiseitidirochivotare.it/Interface/Home.aspx
Il risultato del mio test è il seguente:
lunedì, marzo 13, 2006
Dalla Chiesa Belga con amore
CELIBATO ECCLESIASTICO, PRESERVATIVO, OMOSESSUALITÀ: IL CARD. DANNEELS SQUARCIA QUALCHE VELO
BRUXELLES. I sacerdoti, che siano omosessuali o eterosessuali, hanno fatto voto di celibato: dunque, "non faccio differenza tra i due". Lo ha affermato il card. Godfried Danneels, arcivescovo di Bruxelles e presidente della Conferenza episcopale belga, in una lunga intervista rilasciata al quotidiano belga La Dernière Heure/Les Sports (9/3/06) che affronta i temi attualmente più controversi e livello ecclesiale. In contrasto con quanto afferma la recente Istruzione vaticana sull'accesso di candidati omosessuali al seminario, Danneels sottolinea infatti che "il fatto che un prete sia omosessuale non costituisce, per me, una ragione che mi spinga a intervenire"; la discriminante risiede, invece, nell'osservanza o meno del voto del celibato. Celibato che è obbligatorio, certo, ma che lo è grazie ad una "legge disciplinare", spiega Danneels, che non è fondata sul sacerdozio e che dunque può essere cambiata: "Di fatto si può essere preti senza essere celibi", come dimostra la tradizione della Chiesa orientale.
Il cardinale è intervenuto anche sui Pacs, distinguendo tra etica della Chiesa e legge civile: "Posso accettare che una legislazione determini condizioni di coabitazione e diritti per le coppie omosessuali, ma non posso accettare che lo si chiami matrimonio", ha detto.
Nell'intervista Danneels esprime anche un sì al preservativo quando serva ad evitare il contagio del virus Hiv e dunque ad evitare di commettere "un altro peccato, quello di omicidio". Non si tratta, in questo caso, di una posizione nuova, né in assoluto (già il card. George Cottier, ex teologo della Casa pontificia, si era espresso in termini analoghi, definendo il profilattico un "male minore" in alcune situazioni, ma anche il card. Javier Lozano Barragán e i vescovi spagnoli) né per lo stesso Danneels: egli infatti aveva già dichiarato il suo punto di vista alla tv olandese nel 2004.
Il cardinale, che è stato dato tra i papabili in occasione dell'ultimo Conclave, e che sicuramente rappresenta l'ala progressista dei vertici della Chiesa, ha parlato anche di islam, di sacerdozio femminile, di aborto ("non si può condannare sistematicamente la donna che ha abortito") ed ha espresso un giudizio su papa Benedetto XVI.
Una traduzione dal francese dell'intervento completo, realizzata dal sito Adista, è disponibile su questo sito:
http://www.adistaonline.it/index.php?op=articolo&id=18797
BRUXELLES. I sacerdoti, che siano omosessuali o eterosessuali, hanno fatto voto di celibato: dunque, "non faccio differenza tra i due". Lo ha affermato il card. Godfried Danneels, arcivescovo di Bruxelles e presidente della Conferenza episcopale belga, in una lunga intervista rilasciata al quotidiano belga La Dernière Heure/Les Sports (9/3/06) che affronta i temi attualmente più controversi e livello ecclesiale. In contrasto con quanto afferma la recente Istruzione vaticana sull'accesso di candidati omosessuali al seminario, Danneels sottolinea infatti che "il fatto che un prete sia omosessuale non costituisce, per me, una ragione che mi spinga a intervenire"; la discriminante risiede, invece, nell'osservanza o meno del voto del celibato. Celibato che è obbligatorio, certo, ma che lo è grazie ad una "legge disciplinare", spiega Danneels, che non è fondata sul sacerdozio e che dunque può essere cambiata: "Di fatto si può essere preti senza essere celibi", come dimostra la tradizione della Chiesa orientale.
Il cardinale è intervenuto anche sui Pacs, distinguendo tra etica della Chiesa e legge civile: "Posso accettare che una legislazione determini condizioni di coabitazione e diritti per le coppie omosessuali, ma non posso accettare che lo si chiami matrimonio", ha detto.
Nell'intervista Danneels esprime anche un sì al preservativo quando serva ad evitare il contagio del virus Hiv e dunque ad evitare di commettere "un altro peccato, quello di omicidio". Non si tratta, in questo caso, di una posizione nuova, né in assoluto (già il card. George Cottier, ex teologo della Casa pontificia, si era espresso in termini analoghi, definendo il profilattico un "male minore" in alcune situazioni, ma anche il card. Javier Lozano Barragán e i vescovi spagnoli) né per lo stesso Danneels: egli infatti aveva già dichiarato il suo punto di vista alla tv olandese nel 2004.
Il cardinale, che è stato dato tra i papabili in occasione dell'ultimo Conclave, e che sicuramente rappresenta l'ala progressista dei vertici della Chiesa, ha parlato anche di islam, di sacerdozio femminile, di aborto ("non si può condannare sistematicamente la donna che ha abortito") ed ha espresso un giudizio su papa Benedetto XVI.
Una traduzione dal francese dell'intervento completo, realizzata dal sito Adista, è disponibile su questo sito:
http://www.adistaonline.it/index.php?op=articolo&id=18797
venerdì, marzo 03, 2006
Bookworm mania
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