Simone Emiliani (del 09/03/2007)
Ieri sera il capolavoro di Eastwood è stato ‘trasmesso’ su Rai 1. Ma la visione è stata disturbata dall’intervento di Bruno Vespa che, prima dell’incontro di boxe, ha già anticipato il finale. Il servizio pubblico riprende così ‘rossellinianamente’ il suo ruolo educativo. Ne avevamo proprio bisogno?
Non avete mai visto un film e volete sapere come scoprire come va a finire? Su Rai 1 non è più possibile. Oltre alla pratica consueta di tagliare la messa in onda dopo appena 3 titoli di coda, ieri sera il capolavoro di Eastwood è stato gravemente mutilato. Stiamo infatti accogliendo le proteste di alcuni telespettatori che non hanno mai visto il film e che, consigliati da altri che lo avevano apprezzato al cinema, avevano intenzione di goderselo. Avevano intenzione perché in realtà non se lo sono goduti per nulla.
Prima dell’incontro di boxe decisivo di Hilary Swank sul ring infatti, il film è stato interrotto. Per chi non aveva visto l’opera di Eastwood, si potevano immaginare a quel punto diverse soluzioni: 1) Hilary Swank che trionfa e manda subito al tappeto la sua avversaria con il coach Clint Eastwood felice; 2) una sconfitta onorevole tipo Rocky che rende comunque mitica l’impresa della protagonista; 3) il match che occupa tutta la parte restante del film con uno scontro all’ultimo sangue che si decide ai punti e non si sa chi vincerà.
Bene, questi interrogativi (e sono alcuni, potrebbero essere molto di più e diversi) sono stati subito risolti dall’illuminante guida di Bruno Vespa che, ‘rossellinianamente’ , ha educato come un buon maestro un po’ severo ma anche un po’ comprensivo i suoi spettatori/allievi che forse non erano pronti ad affrontare un finale di quel tipo.
Il giornalista di Porta a Porta ha più o meno detto queste parole: “State vedendo uno dei migliori film di questi ultimi anni. Da adesso andranno in onda delle scene altamente drammatiche che ci introducono al tema che sarà al centro della puntata di stasera di Porta a Porta e cioè quello dell’eutanasia” .
A questo punto ogni sorpresa è negata. L’ignaro spettatore già sapeva a cosa andava incontro. Ed è chiaro che il ‘dramma terminale’ poteva coinvolgere solo il personaggio interpretato da Hilary Swank. Chi altri se no? Clint Eastwood che inciampa sulla sedia del ring? Morgan Freeman che non vede uno spigolo della palestra e sbatte la testa?
A questo punto ci si chiede il perché Rai 1 trasmetta film come Million Dollar Baby se poi ritiene di avvertire i suoi telespettatori su quello che succede. Si deve presumere che ci si dovrà preparare ad altre ‘avvertenze’. Quando programmeranno Psyco, ci diranno, prima dell’arrivo di Janet Leigh all’albergo, che ci sarà un dibattito sulla follia con al centro uomini che hanno un legame morboso con la madre. Oppure in Eva contro Eva, appena Anne Baxter entra nel camerino di Bette Davis già si saprà che si parlerà del rampantismo in carriera e che la ragazza ruberà la popolarità all’attrice affermata senza scrupoli.
In effetti la Rai mantiene il suo ruolo ‘educativo’ e al cinema abbiamo bisogno di essere guidati. Rai, di tutto (?), di più (???).
1 commento:
Dico che la minkiata RAI su "Million Dollar Baby" è stata una delle grezze più assurde della storia della tv italiana... cose del genere succedono solo quì.
Posta un commento