Estratto dal blog di Piergiorgio Odifreddi, su ilfattoquotidiano.it
In un incontro precedente, sempre a Torino, la sera del 19 settembre 2006, a cena Saramago mi aveva detto: “il mondo sarebbe molto migliore se fossimo tutti atei”. Gli feci scrivere quella frase su un foglio, che tengo da allora appeso nel mio studio. Non mi stupiscono, dunque, gli ottusi e sgraziati necrologi dell’Avvenire e dell’Osservatore Romano contro uno scrittore che non ha mai fatto mistero di pensare della religione tutto il male possibile.
Mi stupiscono invece i più subdoli elogi postumi di altri media “laici” a un pensatore comunista che, in vita, andava sistematicamente a testa bassa contro tutto il sistema che essi quotidianamente difendono. Ora che non c’è più lo schermo di un premio Nobel a difendere e proteggere certe idee, sarà più difficile continuare a leggerle, sia pure magari soltanto citate o bollate come “opinioni eretiche”.
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