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da Drizzit 484 |
Recentemente (una settimana fa) ho ricevuto un messaggio privato da parte di un lettore che mi chiedeva di prestare più attenzione ai dettagli, come ad esempio oggetti che spariscono da una vignetta all'altra, oppure il fatto che in alcune vignette i personaggi sembrino mancini mentre il altre sono destri, oppure il colore o la forma di alcuni oggetti.
Poi mi sono arrivati complimenti e richieste di consigli tecnici riguardanti i disegni, cioè alcuni lettori mi hanno chiesto come applico certi filtri oppure come coloro le strisce.
Infine mi hanno chiesto come elaboro la sceneggiatura delle varie strisce, e infine mi hanno ammonito di stare attento a non esagerare con le scelte di sceneggiatura meno credibili.
Vorrei dedicare questo post un po' a tutte le domande, per rispondere e chiarire... ma non lo farò perché il tempo è prezioso e lo spazio è tiranno! Quindi tralascerò tutte le risposte ai quesiti tecnici, sia nel disegno che nella scrittura. Non mi sento nemmeno troppo in grado di dare consigli, in questo senso. Mi soffermerò solo su due questioni: quella delle disattenzioni e quella delle forzature nella trama.
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da Drizzit 494 |
Le disattenzioni sono un problema mio personale e decisamente cronico. Seriamente, il più delle volte non mi accorgo proprio di aver sbagliato la mano nella quale ho disegnato una spada, o di aver dimenticato di disegnare un bottone a un personaggio, oppure di aver cambiato il colore di un mantello o di un oggetto. Se avessi uno studio, una redazione, degli aiutanti o più semplicemente qualcuno che per lavoro fosse costretto a rileggersi le strisce in cerca di certi errori, sicuramente li correggerei. E una volta pubblicata una striscia, anche se un lettore mi fa notare un errore, difficilmente lo vado a correggere. A meno che non sia prevista una seconda pubblicazione da qualche altra parte che mi costringe a rimetterci mano, una striscia pubblicata è pubblicata, con tutti i suoi errori (fanno eccezione ovviamente quelli di grammatica nei dialoghi!). Mi rendo conto che man mano che il fumetto va avanti, la qualità grafica migliora (vorrei davvero farvi vedere le ultime strisce che ho disegnato, sono quasi alla cinquecento e ne vado davvero fiero), ma questo non mi evita di compiere i soliti errori di distrazione. Inoltre vorrei anche ricordare che si tratta di una striscia a fumetti gratuita online, non di un cartonato francese da 30 euro disegnato da Moebius. Molte volte dopo aver sceneggiato qualcosa ci ripenso e dico: no questo non va bene, è troppo complesso per una vignetta, devo ripensarlo. Ecco, il punto è proprio questo, la complessità non si addice a una striscia, quindi cercate di chiudere un occhio sui dettagli, ok? ^_^
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da Drizzit 462 |
La seconda questione riguarda la trama. Una striscia a fumetti, solitamente,
non ha una trama. Una trama porta a problemi di continuità. E' vero che fidelizza il lettore affazionato, ma scoraggia anche quello saltuario. Le strisce di Drizzit una trama ce l'hanno ma -lo ripeto sempre- è un pretesto per divertire i lettori striscia dopo striscia invogliandoli ad andare avanti. Scrivo la sceneggiatura in maniera molto vaga e mi concentro su una decina di strisce per volta, quindi se un certo passaggio nella storia vi sembra "debole" oppure un po' troppo banale, beh probabilmente avete ragione!
Questo non significa che io non stia attento a cercare di far filare tutto liscio. Ci provo, ma fino a un certo punto. Se devo scegliere tra due evoluzioni della storia, una meno credibile ma più divertente, l'altra più congrua ma più difficile da rendere ironica, allora vado sicuramente con la prima. Eventualmente si fa sempre in tempo a giustificare una scelta che all'inizio sembra poco ovvia, motivandola nelle strisce successive (in questo caso dovete avere pazienza, perché Drizzit è una striscia a fumetti, e procede con i suoi tempi), ma non è detto che sia sempre opportuno. Proprio per la natura di questo fumetto, tante volte rinuncio a priori ad approfondire le motivazioni che hanno portato uno dei personaggio o l'intero gruppo ad agire in un modo anziché in un altro. Sarebbe fuori luogo. E' andata così, e basta.
Detto questo, vi ho lasciato alcune "anticipazioni" dalle ultime strisce che ho disegnato. Spero che queste finestrelle sui prossimi avvenimenti non vi rovinino la lettura delle strisce attuali!
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