sabato, settembre 15, 2012

Restarci male con Prometheus

Appena è uscito Prometheus, sono andato a vederlo. L'atteso film di Ridley Scott, molti non lo sanno, è il presunto prequel di Alien, film del 1975 che assieme a Blade Runner consacrò il regista come un maestro del cinema di fantascienza. Vi consiglio di non leggere il seguito di questa pagina se non volete rovinarvi la sorpresa di vedere il film, meglio riparlarne quando l'avrete visto.
In ogni caso, ecco cosa ne penso.

Tecnicamente, e con "tecnicamente" intendo qualità degli effetti speciali, della fotografia, delle scenografie, degli effetti sonori e tutto il resto, il film è grandioso. Non c'era da aspettarsi di meno, visto il budget e l'importanza dell'operazione: Ridley Scott torna a dirigere un film della saga dello xenomorfo che ha terrorizzato generazioni, e si tratta della "genesi" dell'intera epopea.

Persino dal punto di vista della recitazione, gli attori sono bravissimi. Charlize Theron lo sappiamo, oltre che un gran gnocca, è anche un'attrice favolosa, e in questo film direi che la parte che le danno è addirittura poco impegnativa per lei. Michael Fassbender è incredibile: il miglior androide della serie di Alien, la sua recitazione è impeccabile. La protagonista, Noomi Rapace, aveva già dimostrato di essere brava e in questo film lo conferma. Il resto del cast fa la sua parte, anche quelli che hanno scritto in fronte «carne morta» fin dalla prima inquadratura. La regia è pulita, forse un po' assente, senza virtuosismi né grandi manovre di camera. Il montaggio è classico, Scott appartiene alla vecchia scuola e non ama né il "rallenti" né le scene con camera a mano e taglio sincopato (grazie al cielo). La colonna sonora è adeguatamente pomposa, a tratti inquietante, e di stampo epico.

Ma allora che ha 'sto film che non convince? Semplice: manca la sceneggiatura.
Se vi sembra una cosa da poco, forse non avete ben chiaro cosa significhi fare un film di fantascienza. Probabilmente i vari Transformers di Michael Bay, o quelle cazzate iperpompate dagli effetti che gira Roland Emmerich, vi hanno bruciato il cervello. O magari è stata la Playstation, chissà. Ma di solito (ed è incredibile quanto banale dirlo), un film di fantascienza non lo fanno gli effetti speciali, ma la sceneggiatura solida. Fanta-scienza. Quando James Cameron ammise che l'intero film del primo Terminator era costato quanto il camper dove soggiornava Schwarzenegger durante le riprese del due, stava suggerendo che forse non sono i soldi a fare la differenza. Lo dimostrano gli ottimi film di fantascienza a basso budget che di tanto in tanto appaiono e scompaiono al cinema: i vari Equilibrium, Pitch Black, Moon.
Con questo non voglio dire che Ridley Scott abbia fatto un film al livello di Michael Bay o di Roland Emmerich, perché sarebbe una bestemmia. Eppure qualcosa è successo, perché la sceneggiatura di questo film da davvero, ma davvero, schifo.

Nel film non succede quasi niente per due ore. E sarebbe anche grandioso, perché le immagini e la colonna sonora, da sole, riescono a tenerti sveglio. Però devono essersene accorti, ed ecco allora che vengono infilate nel film scene che non hanno alcun senso di esistere, se non quello di risvegliare l spettatore pagante che magari si aspetta una scena d'azione ogni tanto. Come l'attacco dello zombi al portellone della nave, che fa fuori mezzo equipaggio e poi viene liquidato. O la testa di alieno di mille anni fa che viene rianimata in infermeria e nel panico generale esplode come un soufflé venuto male. Altri punti della sceneggiatura sono debolissimi... come il rapporto tra la fredda figlia di Weyland e il capitano, oppure il modo in cui l'equipaggio alla fine decide di suicidarsi (decisione presa in quattro secondi netti e senza ripensamenti né drammi: qui siamo tutti eroi). Oppure il personaggio del vecchio Weyland, che all'inizio tutti credono che sia morto, poi invece è vivo e ha speso miliardi per andare a chiedere agli alieni di salvarlo dalla morte (a nessuno sembra una cazzata?). Vogliamo parlare di come decide di farsi uccidere il marito della dottoressa, alzandosi in piedi e gridando di voler essere incendiato vivo? E la dottoressa che dopo aver fatto sesso con un infetto si estrae l'alieno dalla pancia ed è finita lì, lei non è contaminata? Più altre piccole incongruenze che, nel complesso, non si sarebbero manco notate se l'intera struttura fosse stata più solida, ma in mezzo a una sceneggiatura così poco efficace finiscono per venire a galla, del tipo: ma dopo che l'astronave si è schiantata, lei ritrova una jeep perfettamente funzionante tra i rottami? E nel film successivo (cioè nel primo Alien) loro non ritrovano un alieno fossile alla guida della nave, con la pancia aperta? ...alla fine invece l'alieno va a rincorrere l'unica superstite, alla faccia della congruenza con il sequel/predecessore. Mettiamo pure che lo spettatore si convinca (da solo) che magari la nave precipitata non è quella che ritrovano in Alien, e che l'alieno non è lo stesso... ma qualcuno vuole spiegarci perché un alieno la cui nave viene abbattuta, dovrebbe uscire dalla stessa e andare a cercare gli umani rimasti vivi per ucciderli? Che senso ha? Perché gli alieni erano "cattivi"?

Boh. Non sono bastate quelle due o tre scene davvero epiche (la tempesta di silicio, il "parto" automatizzato, lo schianto della nave finale) a salvarmi il film. Sono uscito dal cinema con centinaia di domande, estremamente deluso e con l'idea che se 'sto film fosse stato scritto meglio sarebbe stato indubbiamente un capolavoro. Invece sembra che a Ridley Scott, invecchiando, non gliene freghi più proprio un bel niente di fare grandi film. Probabilmente gli basta riempire i cinema, e far lievitare il proprio conto in banca.

Tanto che è già stato annunciato un sequel del prequel.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao!
Anzitutto, visto che è la prima volta che posto un commento sul tuo blog ti voglio fare dei grandi grandi complimenti per Drizzit: scoperto tramite FB una decina di giorni fà, lo sto leggendo dall'inizio ed ora sono arrivato a questo post; l'evoluzione dalle prime strisce a quelle correnti è non solo evidente ma impressionante, sembri quasi migliorare, sotto ogni aspetto, di settimana in settimana: bravissimo, davvero! Continua così.
Ora, venendo al film: ci sono alcune tue considerazioni che condivido ma nel complesso, giudicandolo mal riuscito con i tuoi argomenti, a mio parere si commette un errore piuttosto grave, ma l'analisi sarebbe piuttosto lunga quindi (se può interessarti l'opinione di uno sconosciuto, of course! ^^ ) forse è melgio proseguire tramite e-mail.

Bigio ha detto...

Ho scritto questa recensione di getto, il giorno dell'uscita del film. Nei giorni a seguire sono stato felice di aver constatato decine di altre recensioni che concordavano con certe mie ipotesi. L'ultima è stata ieri sera: durante la trasmissione Wonderland su Rai4 hanno recensito il film constatando con rammarico che gli schermi dell'astronave, con i loro effetti tridimensionali, si contrappongono alla desolante piattezza dei personaggi. Quando scrivo una recensione cerco di mantenere un tono poco intellettuale e preferisco invece essere più colloquiale e sincero possibile. Questo non significa che io non sappia distinguere tra valore obiettivo di una valutazione, e gusto personale. Il film può anche piacere, ma la sceneggiatura (molto tecnicamente parlando) fa cagare. E questo è l'unico vero enorme devastante difetto del film. Purtroppo, come ho scritto all'inizio della recensione, in un film del genere non sono gli effetti speciali che fanno la differenza, bensì la solidità della trama. Per questo motivo, il film delude.

Chiarito questo, non mi sembra davvero il caso di discuterne via mail! Il film non se lo merita, e nemmeno noi. Se vuoi lasciarmi la tua impressione a riguardo la leggerò con piacere. Se il film ti è piaciuto sono contento, almeno tu non hai buttato i soldi del biglietto fidandoti di un regista che una volta dirigeva davvero grandi film. ;)

Anonimo ha detto...

Hahaha si in effetti io sono uscito soddisfatto ma con riserve: concordo che siano decisamente poco convincenti le scende dell'analisi alla testa dell'ingegnere (no comment, ero basito...) e la rapidità con la quale i superstiti dell'equipaggio decidono allegramente di schiantarsi contro la nave aliena (manco in D&D la gente si sacrifica con tanta leggerezza!!), e che vi siano vari buchi; però bisogna distinguere tra i buchi reali (imperfezioni, errori grossolani, ecc...), quelli supposti (sviste dello spettatore oppure scarsa chiarezza narrativa) e quelli voluti appositamente per lasciare aperti interrogativi.
Presunti buchi:
- l'ingegnere del primo film è un altro membro della sua specie, per il semplice fatto che il pianeta E' DIVERSO e la cosa è esplicitamente dichiarata quando ne compare cubitale il nome; ammetto che manco io ricordavo il nome del prim opianeta, è una cazzo di sigla!! LOL son dovuto andare a controllare; sicuramente non immediato come messaggio, ma comunque presente.
- la "mamma" dell'enorme face-hugger non viene contaminata: è corretto perchè il ciclo degli xenomorfi in quello stadio non prevede la contaminazione, ma l'incubazione (e successiva morte) dell'ospite; puro e semplice.
- lo zombone che attacca la nave ed il prof che si fa incenerire: lo zombone non è assurdo perchè serve a mostrare uno degli stadi del ciclo xeno, ed il prof decide di farsi incenerire perchè intuisce di stare per perdere il controllo e non vuole fare del male all'equipaggio nè alla donna che ama; forse poco chiaro, ma quando poi si vede, appunto, lo zombone all'assalto non si può che apprezare la lungimiranza del prof (unico momento in cui il personaggio mi fà simpatia hehehe).
- il rapporto della gnoccolona col capitano credo serva come prova che non è un androide; è un dubbio sul quale gioca per tutto l'inizio del film, ed in un paio di interviste precedenti alla prima Scott aveva lasciato un po' di suspence sulla presenza di sintetici a bordo, nonchè sul loro numero.
Ci sarebbero ancora un mare di altri dettagli sui quali discutere, ma spero che le mie parole ti abbiano mostrato ciò che intendevo nel mio post precedente.
Concludo (alleluja! ^_^ ) dicendo che Scott ha sempre professato - proprio a partire da Alien, suo secondo film!!! - che la sceneggiatura è tutto, quindi se ne ha utilizzata una con tanti punti che appaiono così deboli mi auguro ci sia un motivo (spero non sia l'età...), che magari vedremo nel presunto sequel.

Bigio ha detto...

Per me il motivo è l'età. E i soldi. Lo stesso motivo per cui Spielberg gira solo melodrammi (di qualsiasi genere) e Lucas non riesce a non portare su schermo altro che cazzate ipertrofiche. Uno invecchia, si fa una famiglia, è ricco e felice, e non ha più niente da raccontare. Chiama una sceneggiatore qualsiasi (o magari gliene viene fornito uno dalla major) e gira quello che gli passano, incurante del fatto che la sceneggiatura sia terribile, o che si tratti del primo capitolo di una trilogia di prequel (un'operazione di marketing da far vomitare).

Ti ringrazio per avermi chiarito qualche punto, in particolare quello del pianeta. Ma avevo intuito qualcosa del genere. Gli altri tuoi chiarimenti lasciano però il tempo che trovano. Nel senso che li avevo colti perfettamente, e fanno comunque schifo.

Il "ciclo" del face hugger è sballato perché generato tramite fecondazione di un soggetto sano da parte di uno corrotto da liquido alieno (?) quindi non c'è nessun motivo di supporre che il feto in questione non contamini l'ospite, come fanno le uova di xenomorfo veicolate dai face-hugger. Poteva essere qualsiasi cosa. Lo spettatore la prende come una decisione da parte dello sceneggiatore ("hanno deciso che se uno contaminato feconda una donna, la madre resta immune") cioè come una scelta del tutto arbitraria. E idiota.

La scena dello zombone non ha alcun intento chiarificatore, serve solo a pompare un po' d'azione in un punto morto. Come già detto sopra, non c'è nessun ciclo da comprendere, perché nessuno ha stabilito cosa succede a chi viene contaminato dal liquido nero. I vermi (CHE CAZZO CI FACEVANO DEI VERMI SU QUEL PIANETA) diventano boa costrictor. Gli umani a quanto pare diventano zombi bavosi che ammazzano gente a casaccio. Se il loro scopo fosse stato stuprare le donne (visto che a quanto pare la cosa funziona) li avrei pure capiti. Così non ha senso. Come del resto non ne ha tutto il film.

Se lo scopo dell'imbarazzante scambio di battute tra il capitano e Chalize Theron (che parte da fisarmonica e citazioni colte a casaccio e finisce con "fra dieci minuti in cabina") era quello di dare prova allo spettatore che lei non è un androide, allora la scena è doppiamente imbarazzante.

E ribadisco: il film è zeppo di cazzate. Così tante che a un certo punto non riuscivo più a memorizzarle. Astronauti che avvicinano la faccia a dieci centimetri da giare colme liquami neri alieni ribollenti... e che provano pure a intingerci le dita se il capitano non li ferma!!! ...un altro che sbrocca e dice "io me ne torno all'astronave" ...il marito di lei che si fa bruciare col LANCIAFIAMME non so se hai presente!!! Poteva farsi uccidere con un cucchiaino, forse era meno doloroso. Alieni vendicativi senza senso. Weyland (un Guy Pierce coperto di plastica senza motivo) che ha finanziato una missione per chiedere agli alieni se gli curano il tumore!!!

Il film, mi dispiace, è INDIFENDIBILE.
L'unica speranza di Ridley Scott, è di trovare tanti altri buoni avvocati come te!!! :)

Stefano C. ha detto...

Sostanzialmente: inizio noioso, proseguimento noiosissimo, sceneggiatura assurda, personaggi di carta velina. Fassbender è malvagio e iconico come dovrebbe essere un vero androide, la Theron è algida al punto giusto, ma gli altri personaggi non esistono. Noomi Rapace è stata memorabile per due secondi netti (la scena del parto), ma purtroppo non per colpa sua. Tutto il resto è noia.