Prima che degenerasse trasformandosi in una specie di pornazzo hentai, Golden Boy, il manga di Egawa, proponeva la storia di un ragazzo che, abbandonata la facoltà di legge, sceglieva di girare il Giappone in bicicletta praticando la "carriera" del tuttofare, cioè adattandosi a qualsiasi lavoro e acquisendo esperienza in ogni campo della vita. Il suo motto era "imparo, imparo, imparo".
Ogni volta che prendo in mano la penna (quella della mia tavoletta grafica, perlopiù) mi risuona in mente quel motto, accompagnato dalle faticose pedalate di Kintaro (il protagonista). E sull'onda di "imparo, imparo, imparo" ogni giorno sperimento una funzione nuova di Manga Studio, o compro un pennino nuovo, o cerco un filtro diverso su Photoshop, oppure mi dedico a qualcosa di diverso. Qualche volta i risultati sono evidenti. Ad esempio, ultimamente sono riuscito a trovare il modo di applicare colorazioni sfumate alle aree anche quando, come il più delle volte, non sono chiuse. Una funzione che mi ha permesso di giocare maggiormente con il colore digitale, avvicinandomi un pochino di più a una qualità professionale delle illustrazioni. Ne è uscita, per prima, la nuova immagine del profilo di Katy per twitter. Ma ho intenzione di ricorrere alle nuove scoperte che ho fatto più spesso, nelle future illustrazioni che realizzerò per i miei fumetti.
Altro esempio: ho cominciato a buttare giù qualche idea per un ipotetico e futuro Gioco di Carte di Drizzit... per ora si tratta solo di carte scarabocchiate su foglietti volanti e appunti a penna su un quadernino. Ma se le idee si solidificheranno in qualcosa di più concreto non esiterò a tenervi informati. Nel frattempo sono contento di dedicarmi un pochino anche a qualcosa di diverso dal disegno e dai fumetti... una volta facevo anche il game designer (era tanto tempo fa). Spero solo di riuscire a tirar fuori qualcosa di divertente.
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