domenica, gennaio 06, 2008

Il gusto del cinema

Recentemente mi è capitato di vedere una serie di film che, anche se non tutti bellissimi, mi hanno lasciato un buon sapore in bocca. Ho iniziato con The Good Shepherd che è un film di un genere che normalmente mi lascia indifferente. E in effetti mi ha lasciato indifferente, ma ho saputo rendermi conto che era un ottimo film, scritto e girato molto bene. Ho apprezzato Lanterne Rosse, che credevo mi avrebbe appallato a morte, e mi è piaciuto molto anche l'ultimo film di David Cronenberg, Eastern Promises (il titolo italiano mi sfugge). Infine, dopo mitologici racconti da parte dei miei amici che mi prospettavano The Fountain come un film dai mille significati e dalle centinaia di interpretazioni possibili, l'ho noleggiato e l'ho visto. Risultato? Mi è sembrato decisamente chiaro. Insomma, niente di incomprensibile o interpretabile. Tra l'altro, Pi, dello stesso regista, era decisamente più oscuro e più bello (anche se mi rendo conto, più indigesto).
Tutto questo non fa che dimostrarmi che sono entrato a pieno nella terza età della cinematografia, cioè in quella fascia di utenti che per godersi un film demenziale devono compiere violenza sul proprio cervello fino a raggiungere il regresso mentale sufficiente. Bene.

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