La serie attuale, Quel Demone che non ti Aspetti, è una lunga serie. In totale 220 strisce, forse di più, non le ho contate, e comunque ci sono numerosi bis in mezzo, ma in ogni caso conta molte più strisce della media delle altre serie (che ne contano 180 circa). Succede di tutto. Si apre con una lunga serie di strisce in cui ci si focalizza sul quotidiano e sulle relazione tra i personaggi (e lì giù commenti del tipo "ah ma vogliamo più azione, che noia") poi si parte alla volta di Selbrunella, colpo di scena con Drizzit rapito, battaglia coi demoni al rogo di Katy, il passato di Baba, il ritorno di Tallis, fino ad arrivare in queste ultime strisce allo scontro tra Shedim e il gruppo.
Cinque strisce, cinque, in cui i personaggi si scambiano due schiaffoni, qualche raggio di energia e un po' di sangue, ed ecco già i commenti di chi vede che il fumetto "sta diventando Dragon Ball"!
La verità, come scrissi allora, è che il fumetto resta sempre uguale a se stesso e se ne sta ben lontano da certi illustri esempi: a me non piace molto Dragon Ball, trovo Beautiful una paccottiglia e mi disgustano parecchio i cinepanettoni. Quando mi dicono che il mio fumetto si accosta a certa roba, scatto sulla difensiva. Fortunatamente non conosco gli indirizzi di chi fa certi commenti, altrimenti lascerei davanti alla loro porta teste di cavallo mozzate. A modo mio invece cerco di esorcizzare la cosa con umorismo. Ne vengono fuori cose come quella che vedete qui di seguito, che fungono da risposta e da catarsi. Spero che abbiate letto i precedenti. Buona lettura.
Per visualizzare l'immagine più grande, cliccate con il destro e apritela in un'altra pagina! |
Nessun commento:
Posta un commento