domenica, maggio 22, 2005

Paul e la confessione dell'Assassino


Paul diede qualche minuto al suo assalitore per riprendersi.
Dalla ferita sulla gamba dell'assassino continuava a uscire sangue, e le vesti bianche del sicario ormai erano divenute simili ad un sudario.
Il paladino allora si avvicinò, e raccogliendo un poco di potere divino nel palmo della mani rimarginò la ferita. L'assassino aveva comunque perso molto sangue e la sua fronte (l'unica parte del corpo non avvolta nei drappi di stoffa bianca) era madida di sudore.

"Chi ti ha ingaggiato? Chi è che mi vuole morto?"
L'assassino roteò gli occhi, poi li strinse superando il dolore e si convinse a parlare:
"Nella stessa dimora dove riposa chi confida in te, ci sono persone che non tollerano la tua esistenza. Il tuo modo di agire e di pensare è pericoloso per loro... Ma puoi essere ancora utile ai loro scopi."
Paul si sedette su un tronco di un albero abbattuto dal vento. La nebbia perenne che avvolgeva gli alberi attorno alla radura sembrava sibilare parole incomprensibili.
"Io non ho altro scopo che servire il tempio. La mia cerca è per loro. Deve esserci un traditore tra i luminari del tempio, qualcuno che opera nell'ombra e che vuole distruggermi..."

L'assassino sorrise, scoprendo i denti macchiati di sangue.
"Presuntuoso... Sciocco... Pensi davvero di essere così importante da spingere i luminari a prendere la decisione di eliminarti? No... il loro agire è contro tutti coloro che hanno preso una strada diversa. Contro tutti coloro che si sono allontanati.
Non c'è nessun tradimento, le loro decisioni sono prese alla luce del sole, anche chi non le condivide non fa nulla per opporvisi, perchè la morale non è che un'ostacolo. Lo scopo dei luminari è la salvaguardia del codice. Esso può essere salvaguardato anche da iniziative contradditorie o addirittura in contrasto fra loro... Ciò che non è contro il tempio è a favore di esso."

Paul strinse l'impugnatura della spada bastarda.
"Tutto questo non ha senso... Sono un alleato... e nel contempo un nemico!"
"I nemici più pericolosi - sussurrò l'assassino bianco - sono proprio gli alleati."

Paul si alzò, rinfoderò la spada dietro la schiena e si allontanò velocemente. Afferrò le briglie di Dorf e si inoltrò nel bosco senza voltarsi. Dietro di sé lasciava un assassino e un futuro che doveva ancora sbocciare.

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