Spero che le strisce di questa settimana siano state di vostro gradimento. A me personalmente sono piaciute molto. Strisce come la 541 (quella dello scoiattolo), o l'ultima qui sopra, la 547, giocano su un tipo di umorismo che vorrei replicare molto più spesso di quello che faccio.
Si tratta di un umorismo infantile e giocoso, puro. L'umorismo della torta in faccia, o del bislacco, o dell'ingenuità infantile. E' quello che rende una striscia tenera e divertente allo stesso tempo. Per cui anche se Wally se ne va in giro nudo, nessuno vede con occhio malizioso la cosa. E la battuta finale del soufflé parlante diventa così solo uno degli ingredienti della striscia, da unire al modo ridicolo in cui Wally si tuffa nella trincea, e alla pentola che Dotto usa come elmetto.
So che questo tipo di umorismo non piace a molti. Si contrappone in pieno all'umorismo delle scoregge e dei rutti, a quello delle battute pecorecce, alle allusioni sessuali, alle parolacce gratuite. Si contrappone quindi a quell'umorismo che tanto piace all'Italia che affolla i cinema a Natale, o che racconta le barzellette di Pierino, o che reputa geniale la comicità Martellone (quello di Boris, se sapete di che parlo). A me, questa comicità non piace. E tento di evitarla. Qualche volta ci riesco, qualche volta no e mi scuso con me stesso. Ma in qualche modo, quando poi pubblico strisce come queste, mi sembra di redimermi. Mi sento più vicino al tipo di strisce che vorrei produrre, e più soddisfatto del mio lavoro.
Non che detesti la satira feroce e volgare, adoro Daniele Luttazzi ad esempio, e anche le strisce di Mr. Wiggles. Ma in quel caso alla ferocia e alla volgarità sono affiancati cultura e raffinatezza, il che rende i lavori di quegli autori molto più nobili di quel che si pensa. Allo stesso modo, mi piacerebbe che le strisce di Drizzit in cui l'ilarità è suscitata da una semplice torta in faccia (o da un Wally nudo che sconvolge uno scoiattolino) fossero notate non solo per il tipo di comicità su cui fanno leva, ma anche sul modo in cui se ne fa uso all'interno dell'opera.
E dopo questi paroloni pomposi e deliranti, vi auguro buona lettura.
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