Dettaglio di due vignette di una striscia, bozza. |
Prima cosa da sapere: Drizzit è una striscia a fumetti. Più precisamente è un webcomic realizzato nel formato di una striscia a fumetti (rimando a wikipedia per maggiori informazioni riguardo alle strisce a fumetti). Al contrario delle strisce tradizionali, comunque, anche per il fatto che viene pubblicato su internet e non su un quotidiano, presenta alcune differenze dalle strisce tradizionali, ad esempio il portare avanti una "trama" che collega tutte le strisce, oppure che molte strisce presentano formati insoliti che di solito nelle strip classiche sono relegati alle cosiddette "strisce domenicali". Il fatto che Drizzit sia una striscia a fumetti e che sia pubblicato giornalmente significa che deve rispettare due condizioni fondamentali: un ritmo di produzione adeguato alla sua frequenza di pubblicazione, e una economia di lavoro dovuta al fatto che le strisce vengono solitamente visualizzato in formato ridotto. Ciò si ripercuote in alcune scelte di lavorazione che sono costretto a mettere in pratica.
Se ogni striscia mi costringesse a perderci più di un'ora, un'ora e mezza, considerato il tempo che ho a disposizione per realizzare le strisce, non riuscirei mai a rispettare la frequenza di pubblicazione di una striscia al giorno. Ecco allora l'esigenza di ricercare uno stile che sia efficace ma anche di veloce realizzazione, che risulti un buon compromesso tra dignità grafica e rapidità.
Seconda cosa da sapere: Drizzit viene creato direttamente in digitale, utilizzando una tavoletta grafica e un programma di disegno. Non esistono "bozze cartacee" di Drizzit, tranne qualche sporadica prova che mi capita di realizzare magari sulla tovaglia dell'ultima pizzeria dove sono stato. I programmi che utilizzo per disegnare sono attualmente Manga Studio e Photoshop (ma ho iniziato con Gimp). Il primo è ottimo per i disegni, potendo contare su una quantità di pennelli molto più numerosa e su una stupenda funzione di auto-correzione del tratto. Photoshop però è uno strumento perfetto per quanto riguarda la cosiddetta "chirurgia" del disegno, e per la colorazione dello stesso.
Bozza di una delle strisce, con i testi già inseriti. |
Disegni definitivi. La bozza è stata già eliminata. |
La colorazione delle strisce è opzionale, nel senso che solitamente le strip non vengono colorate. La colorazione porta via tempo, e come spiegato in precedenza, il tempo di realizzazione è fondamentale. Se la qualità del proprio tratto è decente, e se si è bravi nell'uso del chiaroscuro, si può evitare di colorare le strisce. Per Drizzit però ho scelto il colore, e non solo per una questione estetica. Quando ho iniziato a disegnare Drizzit come disegnatore ero proprio una pippa, e il colore aiutava a "mascherare" la schifezza dei disegni. Inoltre, essendo un webcomic e non considerando affatto che Drizzit dovesse o potesse un giorno essere stampato, non vedevo alcun motivo per non colorarlo. Ora che le prime versioni cartacee di Drizzit stanno venendo alla luce, gli editori stanno facendo i conti con il fatto che i volumi di Drizzit devono essere stampati completamente a colori, incidendo sui costi di stampa e quindi sul prezzo finale dell'albo. La cosa, per fortuna, non sembra costituire un problema.
La versione definitiva della striscia 228. |
Effetti grafici aggiuntivi, come ad esempio la luminescenza magica, il fumo o i bagliori di un fuoco, sono aggiunti su layer sovrapposti che possono così essere sfumati e/o schiariti a piacimento. Anche gli sfondi vengono aggiunti su un layer a parte, posto in fondo a tutti gli altri. Sempre per economia di tempo, non mi interessa elaborare sfondi troppo complessi, né posso sprecarci troppo lavoro. La maggior parte degli sfondi sono realizzati colorando parte della vignetta con un unico colore, magari riprendendo la forma di alcuni oggetti sullo sfondo come l'erba o il profilo della città. Il tutto viene poi sfumato e alleggerito. In una striscia a fumetti, la leggibilità dei testi è fondamentale, quindi sto molto attento affinché lo sfondo non finisca per infilarsi sotto ai testi, preferisco che il testo resti sempre su sfondo bianco, quando è possibile.
La striscia 334, versione definitiva. |
Ci sono delle note aggiuntive sul mio lavoro che mi premerebbe approfondire con chi è interessato, e sono: ulteriori dettagli sulla sceneggiatura di Drizzit; una nota sull'uso del copia+incolla; accorgimenti riguardo l'editing e la grammatica delle vignette; passaggi aggiuntivi richiesti da una illustrazione rispetto a una striscia. Questi punti li approfondirò in seguito, magari linkandoli qui sopra man mano che verranno alla luce. Per adesso spero di essere stato chiaro e esauriente. Alla prossima.
Drizzit è protetto da licenza Creative Commons e dalle norme vigenti sul diritto d'autore.
2 commenti:
Grande, ci speravo proprio in questo articolo! Non vedo l'ora che esca anche quello su sceneggiature, illustrazione eccetera.
Per curiosità, disegni i contorni delle vignette volta per volta oppure hai una serie di griglie predefinite?
Beh conviene sempre creare una serie di strisce vuote "pronte" tra cui scegliere ogni volta. Se poi serve un formato diverso da quelli che si hanno già, lo si crea e si aggiunge agli altri.
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