Se Drizzit fosse una striscia nel senso tradizionale del termine, il gruppo di Drizzit non si evolverebbe e i personaggi resterebbero sempre identici a come sono stati creati nella prima striscia. |
Ad esempio, Linus (personaggio dei Peanuts di Schulz) adora la sua copertina. La adora dalla prima all'ultima striscia. Dopo aver introdotto il personaggio e averlo fatto conoscere, l'autore può giocare su gag come quella in cui Linus perde la copertina ed è disperato. Il lettore che ha imparato a conoscere il personaggio di Linus sarà immediatamente consapevole della disperazione di Linus, e non ci si aspetta che Linus cambi atteggiamento e impari a vivere senza copertina.
In Drizzit invece i personaggi evolvono, la loro personalità cambia e il modo di rapportarsi fra loro si modifica offrendo così nuovi spunti umoristici. |
Drizzit invece ha una storia. E' suddivisa in serie, o in saghe che dir si voglia, e leggendo le strisce una di seguito all'altra la si può seguire. I personaggi di Drizzit evolvono, cambiano atteggiamento nei confronti l'uno dell'altro, imparano dai propri errori, crescono. Immagino che molto del "successo" di Drizzit risieda nel fatto che i lettori percepiscono questa "evoluzione" e che si aspettano che prosegua: molti infatti attendono con ansia che la relazione tra Drizzit e Katy (o tra Drizzit e Baba, a seconda dei gusti) si evolva, altri ancora auspicano un futuro per Dorna e Dotto, altri si chiedono in che modo Wally riuscirà a gestire il proprio lato demoniaco. Se Drizzit fosse una striscia a fumetti "canonica" i lettori non avrebbero ragione ad aspettarsi un'evoluzione della situazione.
Anche se la trama di Drizzit esiste ed è divisa in "serie" lo scopo di Drizzit resta quello di una qualsiasi striscia a fumetti, e cioè divertire il lettore ad ogni strip. |
Per questo è importante chiarire che è proprio quando una striscia non porta avanti la storia che Drizzit si afferma una striscia a fumetti nel senso stretto del termine. Spesso mi capita di assistere a commenti in cui tali strisce vengono bollate come "filler" (un termine fastidioso mutuato dalle serie televisive, che per fare soldi allungando la trama con episodi che non portano avanti la storia). Ma in una striscia a fumetti non si può parlare di filler, in quanto ogni singola striscia di Drizzit, anche se non porta avanti la storia, assolve al suo ruolo principale, che è semplicemente divertire il lettore.
Per fare un esempio estremo, potrei scrivere 200 strisce di Drizzit in cui non succede praticamente niente dal punto di vista dello sviluppo della trama di fondo, e dove invece i personaggi interagiscono fra loro in maniera esilarante senza che i loro rapporti evolvano. Sono sicuro che tali strisce sarebbero largamente apprezzate. Strisce del genere sarebbero pienamente strisce di Drizzit, e non filler. Non lo faccio solo perché mi piace portare avanti una trama di fondo. In realtà adoro quando mi viene in mente una striscia che risulta divertente senza aggiungere nulla di nuovo, posso dire che sono le strisce che preferisco.
Il modo in cui viene concepita la sceneggiatura di Drizzit è quindi conseguenza delle sue intenzioni: una bozza di massima che stabilisce dove andrà a finire una serie, a cui segue lo sviluppo in dettaglio delle singole strisce battuta dopo battuta, facendo avanzare striscia dopo striscia la trama sullo sfondo, che fornisce nuovi spunti umoristici per nuove battute.
Concludo scusandomi perché credo di aver "approfondito" anche troppo! La prossima volta cercherò di essere più sintetico, promesso! A presto.
Drizzit è protetto da licenza Creative Commons e dalle norme vigenti sul diritto d'autore.
2 commenti:
"la malizia sta negli occhi di chi guarda"
Le tue strisce sono fortissime, e il fatto che ci sia una trama le rende ancora piu' accattivanti.
Puntualmente divoro cio' che pubblichi e aspetto con ansia l'uscita della successiva, che sia uno sviluppo della storia o meno, non importa.
Non farti prendere dal pensiero di dover accontentare tutti, tanto e' umanamente impossibile.
Inoltre: non badare alle critiche, ci son persone normalissime, anche intelligenti, che pero' tendono a sentirsi vagamente realizzate solo quando riescono a muovere una critica a qualcuno, e per questo sentirsene superiore.
Non sono una psicologa e non ho idea del "perche'", ma ho avuto a che fare con queste persone quotidianamente.
Tutto cio' che puoi fare e' lasciarli parlare e intimamente un po' compatirli.
Poi ci sono anche dei lobotomizzati che parlano solo per dare aria alla bocca, ma quelli bisogna tenerseli e basta.
Non ti conosco, non ti dico queste cose perche' penso di aiutare o qualcosa di simile.
Solo, molto egoisticamente, sto cercando di accertarmi che tu non smetta di pubblicare Drizzit e/o non perda la tua vena creativa cosi' particolare, per cercare di seguire il parere del pubblico.
Non ci fossero cosi' tanti commenti positivi ti consiglierei di non leggerli in toto.
Piu' che altro mi e' sembrato (magari erroneamente) che dessi piu' importanza a quei sporadici criticatori incalliti, che a chi ti apprezza.
Non ti assuefare dei complimenti, piuttosto ignora chi non sa di cosa parla, per quanto fastidioso possa essere.
Me compresa.
Direi che ci sono due cose che non vanno nel tuo chiarimento: in primis, leva subito quelle virgolette da "successo" perché Drizzit non è una specie di "successo" ma un successo. In secondo luogo, bisogna precisare che tutti i personaggi evolvono e mutano la loro interazione con gli altri TRANNE KATY.
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