martedì, novembre 01, 2011

La casaregola dei colpi mirati

Discutendo con alcuni giocatori di Pathfinder GdR, ho sentito l'esigenza di mettere nero su bianco una variante della regola dei colpi mirati che renderebbe molto più fluida quella originale, presentata in Ultimate Combat. Si tratta in realtà della semplice somma di regole già esistenti, e già applicate nel caso di molti mostri. La sintetizzo qui sotto, così da potervi fare riferimento nelle prossime partite.

Mirare a una zona del corpo: esistono colpi mirati facili, impegnativi e difficili, secondo quanto già descritto in Ultimate Combat. Colpire una zona del corpo piccola e specifica (come orecchio, occhio, naso, mano, piede, ginocchio, gola eccetera) comporta una penalità di -10 al tiro per colpire ed è considerato un colpo mirato difficile. Colpire una zona del corpo di medie dimensioni (un braccio, la testa, una gamba) è considerato un colpo mirato impegnativo che comporta una penalità di -5 al tiro per colpire. Un colpo mirato facile invece è uno che prende di mira una zona grande o comunque non soggetta a movimenti improvvisi durante il combattimento, come il torace o l'addome, e la penalità è solo -2.
Sferrare un colpo mirato è un'azione standard che non innesca attacchi di opportunità. Si può mirare a una zona anche con un incantesimo, ma la CA con la quale bisogna confrontarsi non è quella a contatto ma quella reale (il manuale dice che questa differenza è giustificata dal fatto che dirigere con precisione un raggio di energia non è facile come lanciare una freccia). Inoltre l'occultamento in caso di colpo mirato, se presente, è aumentato di una categoria: leggero diventa pesante e pesante diventa totale. Le penalità per la copertura, anche minime, impediscono un colpo mirato.

Conseguenze: le conseguenze derivano dalla zona del corpo colpita e dalla sua funzione; generalmente non si causa il normale danno e si infligge invece alla vittima una penalità di -2 alle prove che coinvolgono la parte colpita per la durata di 1d4 round. Il manuale Ultimate Combat è molto più specifico ed elenca penalità zona per zona, inoltre elenca effetti aggiuntivi (come danni alle caratteristiche) nel caso in cui si assesti un critico o si infliggano almeno 50 danni (che sono comunque "virtuali" cioè non si sottraggono ai punti ferita totali del bersaglio).
Bene qui entra in gioco la mia casaregola (termine inventato da Marco per tradurre houserule): il danno del colpo viene comunque applicato, e se effetti aggiuntivi del colpire una zona sono giustificabili, il giocatore che sferra il colpo mirato può chiedere che vengano applicati al posto del normale effetto (-2 alle prove per 1d4 round). Ma cosa significa? Semplice: se ad esempio la zona mirata è un occhio, il colpo causa comunque il danno della sua freccia o del suo coltello (perché non dovrebbe? una freccia in un occhio fa male) e inoltre il giocatore può decidere anziché infliggere -2 alle prove per 1d4 round, di accecare il bersaglio. Perché non renderlo possibile? Lo accecherà per 1d4 round, e sarebbe molto più realistico che una misera penalità di -2 e compenserebbe il devastante -10 al tiro per colpire che occorre sopportare per riuscire nell'intento. Altra opzione: causare il danno e innescare anche una manovra di combattimento. Ad esempio mirando a un piede (penalità -10 al tiro) si potrebbe sbilanciare l'avversario, sostituendo alla penalità -2 per 1d4 round la possibilità di compiere una manovra in combattimento (BMC contro DMC, come di consueto) per gettare a terra il bersaglio. Ma potrebbero farlo tutti e sempre? Ne abbiamo discusso, e forse così sarebbe troppo forte. Così ho pensato a una soluzione.

Utilità aggiuntiva dei talenti di manovra: poiché i talenti come "Sbilanciare migliorato" o "Disarmare migliorato" e altri simili, permettono in genere di effettuare queste manovre senza subire un attacco di opportunità e con un bonus +4 al tiro della manovra, a questi potebbe essere aggiunto il vantaggio di sferrare quelle manovre in conseguenza di un colpo mirato. In tal caso comunque, non si applicherebbe nessun bonus +4 alla manovra.
Cioè chi possiede ad esempio Disarmare migliorato, può tentare come sempre una manovra di combattimento di disarmare senza incappare in un attacco di opportunità preventivo, e con un bonus +4 alla manovra. Ma in più, con questa variante, può anche far conseguire quella stessa manovra (senza il bonus +4) a un colpo mirato, quando la zona a cui si mira è adatta allo scopo. Cioè ad esempio se si sta mirando alla mano di un avversario (non certo a un piede).

Playtesterò il tutto quanto prima.

1 commento:

Bigio ha detto...

Uhm funziona ma se la penalità per mirare è bassa, il danno + l'effetto può essere troppo vantaggioso, soprattutto ai livelli più alti, quando il TPC dei combattenti è molto alto. Ad esempio un Guerriero di alto livello, che ha TPC da buttare, potrebbe decidere di mirare SEMPRE al petto o all'addome dei nemici (la penalità in caso di zone grandi è solo -2) e otterrebbe di infliggere il danno e anche di assegnare un -2 alle prove nemiche per 1d4 round.

Una possibile limatura alla casaregola potrebbe essere che -semplicemente- NON si può mirare al petto o all'addome, perché significa... colpire! Quindi zone a penalità -2 non esistono, la penalità minima è -5. Ovviamente nel caso di alcune creature speciali mirare a zone del genere potrebbe essere riammesso, penso ad esempio a creature con punti vitali esposti sulla pancia... ma anche in quel caso assegnerei una penalità minima di -5 perché non si sta mirando all'addome, bensì al punto vitale esposto sull'addome.