Poi mi viene segnalato questo articolo su l'Espresso, e mi cadono le braccia. Solo con l'8x1000, alla Chiesa viene destinato (esclusivamente per il sostentamento dei sacerdoti, non per altro) tre volte tanto quanto effettivamente rigira loro. Insomma già solo con quello potrebbe triplicare il loro stipendio. Non che ce ne sia bisogno, visto che comunque le parrocchie, tra donazioni e altri introiti, se la cavano bene (non ho mai visto un sacerdote patire la fame).
"Trentunomila e 478 euro virgola qualcosa. E' la somma che lo Stato, quindi l'intera platea dei contribuenti, ha versato nel 2010 per il mantenimento di ognuno dei 33 mila e 896 sacerdoti in servizio attivo nelle diocesi del Paese. Il totale fa un miliardo e 67 milioni di euro, l'importo del cosiddetto 8 per mille (salito nel 2011 a un miliardo, 118 milioni, 677 mila, 543 euro e 49 centesimi). E l'assegno l'ha incassato la Chiesa, attraverso la Conferenza episcopale. Che poi a ciascuno di quei preti ha girato direttamente solo 10.541 euro, un terzo di quanto ha stipato nei propri forzieri. L'espressione è un po' forte, ma i numeri sono numeri: e dicono che i vescovi fanno la cresta sullo stipendio dei loro sottoposti."
Ma allora mi chiedo, a che cazzo servono quei bollettini?
Nessun commento:
Posta un commento