Ecco un chiaro esempio di copia+incolla utilizzato come tecnica per trasmettere il senso di immobilità del personaggio nel trascorrere del tempo. |
Già nel mio post iniziale, ho ribadito che Drizzit è una strip (cioè una striscia a fumetti) e ho sottolineato che la ripetizione in sequenza è una tecnica narrativa tipica di questo fumetto. Il ripetere una stessa vignetta più volte nell'arco di una stessa striscia è un espediente nato dall'esigenza di risparmiare tempo durante la creazione della stessa, e in seguito si è trasformato in una caratteristica vera e propria delle strisce a fumetti.
Immagino che per gli autori delle prime strip fosse una gran comodità non dover riprogettare l'inquadratura di una scena per riproporla diversamente nel riquadro successivo, perché permetteva loro di risparmiare un sacco di tempo. Nei fumetti classici (mi limito a quelli italiani, nella fattispecie i Bonelli) se una pagina richiede che in sei vignette due personaggi parlino faccia a faccia tra loro senza che accada nient'altro, il disegnatore deve escogitare sei modi di rappresentare la stessa scena ed è costretto a escogitare cambi di inquadratura multipli per rendere varia la pagina: mezzobusto, campo lungo, controcampo, dettaglio di una mano, profilo in nero, inquadratura dall'alto. Se semplicemente ricopiasse (o fotocopiasse) lo stesso disegno sei volte, il lettore storcerebbe il naso e avrebbe ragione. In un fumetto classico la ripetizione non fa parte delle tecniche di narrazione a cui siamo abituati.
Passa del tempo mentre i personaggi attendono immobili di fronte alla porta del professore. |
Anche quando la tecnologia non permetteva agli autori di strisce di "copiare e incollare" un disegno nella vignetta successiva, questa tecnica era comunque impiegata e il disegno veniva ricopiato a mano identico pur di ottenere l'effetto copia+incolla. Ne sono un esempio le strisce di numerosi autori tra cui Schulz (l'autore di Snoopy), o Quino (l'autore di Mafalda) o Stuart Hample (l'autore delle strisce di Woody Allen). Anche Lupo Alberto di Silver, o Sturmtruppen di Bonvi (probabilmente le due strisce a fumetti italiane più famose) impiegano in abbondanza la tecnica delle immagini identiche in sequenza, anche se i rispettivi autori, almeno preferiscono in quei casi ridisegnare da capo i loro personaggi, immobili, vignetta dopo vignetta.
Mr. Wiggles, a Dilbert, o Red Meat. La qualità e il valore di certe opere prescinde da come vengano realizzate graficamente, in quanto sono divertentissime e molto intelligenti. Anche molti autori di strisce italiani utilizzano il copia+incolla non come sistema per sviluppare una scena ma come tecnica per la produzione di strisce graficamente simili. Non faccio esempi ma girando su internet vi accorgerete da soli che un sacco di webcomic formato striscia divertentissimi sono prodotti in questo modo.
Chiaramente per Drizzit non ho mai usato il copia+incolla più di quanto non mi sia servito per produrre velocemente una striscia, o per generare un effetto comico ben voluto. Questo mi ha permesso, tra le altre cose, di migliorare come disegnatore un po' per volta fino ai risultati attuali (che rispetto alle origini, sono certamente più dignitosi), cosa che non sarebbe accaduta se avessi creato un mio "set" di posizioni dei personaggi per poi attingere sempre a quello (copiando e incollando). Sono ben consapevole del mezzo che sto usando per il mio fumetto, e mi piace sfruttarne le caratteristiche: i personaggi a mezzobusto 3/4 anche quando non dovrebbero, lo "sgabello virtuale" per regolare le altezze, la semplificazione dei dettagli e le tecniche di colorazione veloci, il piano dell'inquadratura fissa, l'economia nei colori... e anche la ripetizione in sequenza. Da un lato utilizzare tutte queste tecniche mi fa risparmiare tempo consentendomi di continuare a pubblicare una striscia al giorno, dall'altro mi aiutano a confermare l'appartenenza del mio fumetto a un genere, quello della striscia a fumetti, al quale appartiene appieno.
E con questo spero di aver risposto a molti lettori e di aver tolto un'altra curiosità a chiunque avesse qualche dubbio in proposito. Alla prossima!
8 commenti:
Chi non ti ama, non ti merita! Credo che se le scene non fossero riproposte nel modo "copia+incolla" questo fumetto non sarebbe "Drizzit" ;)
Giusto! Mi vengono in mente quelle strisce (ma anche alcune tavole 2x4) del maestro Schulz in cui il personaggio resta fermo immobile anche per 4-5 vignette, addirittura in silenzio e senza cambi d'espressione, prima della strepitosa punchline.
Benissimo, direi che sei stato chiarissimo, e pèer una volta te lo voglio dire... A me le strisce di Drizzit piacciono anche quando c'è il copia+incolla, mica solo quando ci sono immagini tutte diverse... in fondo l'impegno dell'autore c'è comunque, nell'inventarle! :D
A me piace molto l'effetto prodotto dalla posa statica/sempre uguale dei personaggi, soprattutto dove la comicità viene fuori da un leggero cambio di espressione o un climax come nelle vignette di baba yaga messe come esempi in questo post
A me non era nemmeno sembrato strano... Drizzit mi piace così com'è!
Giustissimo! sono pienamente d'accordo. personalmente adoro Drizzit così come è nato e tra le altre cose anche se i personaggi sono immobili per più vignette, nella mia mente è come se si muovessero... inoltre se usare un'altra tecnica significa allungare i tempi di pubblicazione preferisco tenermi il mio caro vecchio Drizzit! un giorno senza mi manderebbe in astinenza acuta!
Il problema e' che a un sacco di lettori sul web mancano un po' di basi grammaticali del fumetto. Ma in fondo questo e' anche il bello. Poter arrivare anche a chi non legge abitualmente i fumetti
Fai come meglio credi! il tuo fumetto è divertentissimo! e sai che ti dico? "ctrl C" "ctrl V" Fai come meglio credi! il tuo fumetto è divertentissimo! e sai che ti dico? "ctrl C" "ctrl V" Fai come meglio credi! il tuo fumetto è divertentissimo! e sai che ti dico? "ctrl C" "ctrl V" Fai come meglio credi! il tuo fumetto è divertentissimo! e sai che ti dico? "ctrl C" "ctrl V" .... ok può bastare U_U
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