Pian piano, le impostazione "automatiche" delle macchinette saranno in grado di rilevare l'ambiente e fare la scelta migliore, anche migliore del miglior fotografo. E allora cosa accadrà? Cosa succederà quando anche l'ultimo professionista si renderà conto che la tecnologia offre le sue stesse competenze a tutti, o quantomeno a tutti coloro che possono permettersele? L'arte scomparirà? Tutto si confonderà? Saremo tutti artisti e non lo sarà più nessuno?
No, secondo me no. Forse perché sono romantico, ma per me un professionista e un artista sono due cose diverse. Il professionista sa fare le cose, ma l'artista è capace di sentirle, e di farle sentire. La miglior tecnica fotografica può generare la miglior foto, ma non per questo quella foto sarà un'opera d'arte. Quello che l'immagine cattura oltre alla luce, ce lo mette l'autore, e questo è qualcosa che nessuna tecnologia riuscirà mai a togliere all'essere umano. La tecnologia darà la possibilità a molte più persone di esprimersi in maniera "professionale" e questo può essere un bene o un male, ma l'arte non ne risentirà. Una società sterile non sarà in grado di produrre arte nemmeno se tutti avessero una reflex da seimila euro, così come una pittura murale tracciata col dito sporco di carbone può essere il più commovente dei ritratti. Sembrano banalità, ma vale la pena ribadirle, qualche volta. E tanto per concludere con un inutile sfoggio di cultura citazionista (quella più inutile), mi sembra appropriato questo pensiero di Lev Tolstoj:
«Lo scopo dell’arte non è quello di risolvere i problemi, ma di costringere la gente ad amare la vita. Se mi dicessero che posso scrivere un libro in cui mi sarà dato dimostrare per vero il mio punto di vista su tutti i problemi sociali, non perderei un’ora per un’opera del genere. Ma se mi dicessero che quello che scrivo sarà letto tra vent’anni da quelli che ora sono bambini, e che essi rideranno, piangeranno e s’innamoreranno della vita sulle mie pagine, allora dedicherei a quest’opera tutte le mie forze».
Nessun commento:
Posta un commento