sabato, aprile 21, 2012

Ladies & Gentlemen

Ho lavorato per qualche ora su un paio di immagini, sia ieri che oggi. Volevo raffigurare insieme tutte le "ragazze" del gruppo di Drizzit, e poi creare una versione analoga con i "ragazzi". Il risultato finale, riunito con le due immagini affiancate, eccolo qui:


Considerato il tempo che ci ho speso, vi posso assicurare che il risultato finale non è granché. Infatti, anziché colorare le immagini col solito sistema della doppia gradazione di colore, ho voluto sperimentare qualche metodo alternativo. Conseguenze? Quattro ore per l'immagine delle ragazze e tre per quella dei ragazzi. Il metodo "nuovo" che volevo sperimentare era quello di aggiungere una ulteriore profondità al colore con un livello sovrapposto di grigi a fare da ombre. Alla fine, si vede appena.

Per prima cosa ho creato una bozza. Mi interessava disporre le tre "ladies" in una posizione che potesse poi essere facilmente riprodotta anche per i "gentlemen", quindi ho optato per una posa classica. Katy e Baba, che si danno le spalle e si tirano un'occhiataccia, mentre Glenda (la pantera) se ne sta in posa in primo piano. Già mi immaginavo di disegnare Drizzit e Dotto uno sull'altro per fare l'altezza di Baba! Mi sembrava divertente.
A questo punto, schiarendo la bozza, ho tracciato le linee del disegno. Mentre si disegna la versione definitiva si pensa già al fatto che sarà colorata, quindi occorre tracciare solo le linee di contorno, il resto lo riempirà il colore. Ovviamente, se si prevede di usare lo strumento "riempimento", si deve stare attenti a chiudere tutti gli spazi altrimenti il colore dilaga. Altrettanto ovviamente io non ci sto mai attento (qualche volta anche volutamente, ad esempio quando disegno i capelli, mi piacciono le linee aperte), quindi spesso mi tocca colorare intere aree a mano.
Per le strisce di Drizzit, come dicevo prima, faccio uso di una tecnica di colorazione velocissima, direi quasi elementare. Probabilmente non sarei in grado di usarne un'altra, perlomeno non con risultati decenti e in tempi brevi come quelli che servono per produrre una striscia. In pratica si passa una prima mano di colore piattissima (appunto in molti casi si può addirittura usare lo strumento riempimento per fare prima).
Poi si passa una seconda mano di colore (utilizzando un metodo di sovrapposizione che sommi le due mani) laddove cadono le ombre. Questo sistema ha un difetto: in pratica non aggiunge "neri" bensì raddoppia il colore. In molti casi, raddoppiare l'intensità di colore corrisponde grossomodo a scurirlo, quindi l'effetto ombra è reso abbastanza bene. In altri però non funziona. E' il caso ad esempio del manto di Glenda. E' di colore blu, se sovrapponessi un'altra mano di blu diverrebbe di un blu scuro molto acceso, color marina navale per intenderci. In questi casi sovrappongo una mano di un altro colore (grigio nel caso di Glenda) e... fine. La colorazione è terminata.
Ma questa è la colorazione che solitamente applico, alle strisce o (in maniera un po' più impegnativa) alle illustrazioni. Stavolta ve l'ho detto, volevo esagerare. Considerate che fino ad ora avevo perso solo un'oretta e mezza tra disegno e colorazione, raggiungendo già un risultato secondo me dignitoso. Non soddisfatto (e ansioso di sperimentare) ho nascosto la colorazione finora applicata, e mi sono lanciato in un faticosissimo chiaroscuro che mi ha tenuto impegnato per un sacco di tempo (un paio d'ore, a occhio e croce). Il risultato finale è quello che vedete qui a fianco.
A quel punto non restava altro da fare se non sovrapporre la colorazione al chiaroscuro. L'effetto non mi sembrava che avesse valso la fatica. Ho provato a selezionare metodi di "addizione" dei colori diversi, ma non ce n'era uno che mi piacesse più di questo. Insomma il chiaroscuro finiva per essere nascosto dal colore, e non aggiungeva molta profondità al disegno, come avevo sperato che facesse.
Ho provato a sommare anche il colore secondario (cioè entrambe le mani di colore) al chiaroscuro, e il risultato era un bel pasticcio: le aree più scure come quelle marroni finivano quasi per essere saturate perdendo di visibilità. Ma ormai era fatta.
Ho aggiunto una W sullo sfondo (che nella controparte maschile è diventata ovviamente una M) e l'ombra ai piedi dei personaggi. Se non altro, ho ottenuto una serie di colorazioni alternative dei disegni, che adesso posso presentare in BN o a colori, unendo o meno tutte le combinazioni. Ma la prossima volta che mi verrà in mente di sperimentare, ci penserò due volte... e magari chiederò qualche consiglio a un professionista!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Da completo ignorante in tecniche di disegno a mano, ma avendo lavorato in passato come grafico 3D, mi sembra il problema sia Kate che sembra un corpo estraneo. Sembra abbia una illuminazione differente dalle altre due.

Andando al risultato finale, Brandolino che imita Glenda ed il povero Dotto ridotto a sgabello sono due chicche spettacolari. XD


Kutra

Bigio ha detto...

Sia Katy che Wally dovevano risultare più "scuri" in quanto posti dietro agli altri due personaggi, e la fonte di luce è differente per ogni personaggio (ognuno è come se fosse illuminato da una fonte diversa). Ma come ho detto, l'effetto luce è stato minimizzato dai colori, senza che le due cose riuscissero a integrarsi come si deve... alla fine la faticaccia è valsa a poco! ...e sì, Brandolino è un mito.

Anonimo ha detto...

Guardando Baba Yaba e Glenda, la luce sembra provenire dalla sinistra del osservatore, quindi in teoria Kate doveva essere il personaggio più illuminato del trio, invece sembra che lei prenda l'illuminazione dalla direzione opposta al osservatore. Per questo dico che Kate sembra un corpo estraneo.


Kutra

Bigio ha detto...

Più precisamente, Katy è illuminata da una luce che viene da sinistra ma che è più in fondo rispetto a lei, quindi è come se fosse illuminata sulla pancia. La luce che le illumina il volto (e che illumina anche quello di Baba) è quella che invece illumina Glenda, che è sempre sulla sinistra ma proviene da davanti ai personaggi. La terza luce è in molto in basso e a destra, in fondo, e illumina Baba (non le arriva oltre la vita perché captata dai capelli).

Questa triplice illuminazione, che fa molto studio fotografico, mi ha consentito di dosare le ombre a mio piacimento, ad esempio di illuminare il volto di tutte e tre senza lasciare che zone del corpo finissero oscurate dalla presenza degli altri personaggi davanti alla fonte di luce, come ad esempio le gambe di Baba dietro Glenda. Fondendo il colore con i chiaroscuri però, è come se l'immagine si fosse "contrastata"... in pratica i colori chiari hanno schiarito cli scuri, mentre i colori scuri hanno accentuato le ombre. Il risultato è che le zone scure in ombra risultano poco visibili, mentre le zone chiare alla luce sembra che non abbiano profondità.

Capito qual è il pastrocchio? Sono sicuro che chi conosce i Photoshop meglio di me potrebbe suggerirmi delle soluzioni... io per adesso ho devastato un pomeriggio con dei risultati molto poco migliori di quelli che avrei ottenuto senza spendere tutto quel tempo: la doppia colorazione, vedi quarto pannello, si realizza in poco tempo e mi pare già soddisfacente, no? Tutto qui.