mercoledì, marzo 09, 2011

Sonetto XXV

Let those who are in favour with their stars
of public honour and proud titles boast,
whilst I whom fortune of such triumph bars
unlook'd for joy in that I honour most;

Great princes' favourites their leaves spread,
but as the marigold at the sun's eye,
and in themselves their pride lies buried,
for at a town they in their glory die.

The painful warrior famoused for might,
after a thousand victories one foil'd,
is from the book of honour razed quite,
and all the rest forgot for which he toil'd.

Then happy I that love and I'm beloved
where I may not remove, nor be removed.


- William Shakespeare

Ecco, io questo sonetto l'ho tradotto (anche se non so quanto posso essere stato all'altezza). Mi piaceva la frase finale, e traducendolo ho scoperto anche la bellezza delle tre quartine precedenti. Tradotto, fa più o meno così:

Lascia che quelli che sono nel favore delle loro stelle
si vantino dell'onore pubblico e dei titoli superbi,
mentre io, che la fortuna ha escluso da certi traguardi,
sia felice in disparte per quello che più ritengo prezioso;

I favoriti dei principi si prendono cura dei loro petali,
ma come le calendule rivolte allo sguardo del sole,
e dentro di loro il loro orgoglio viene sepolto,
per un attimo di tristezza muoiono nella loro gloria.

Il guerriero dolorante famoso per la sua tempra,
dopo mille battaglie alla fine viene vinto,
ed è presto cancellato dal libro dell'onore,
e tutti quanti dimenticano per cosa ha combattuto.

E dunque che io sia felice di amare e essere amato
da chi non posso cancellare, e da chi non può cancellarmi.

Ci sono persone che non si perdono mai, e credo che del loro amore possiamo essere felici, e stare bene per questo per tutta la vita.

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