domenica, marzo 31, 2013
Drizzit 660-666
L'avreste mai creduto? Dieci strisce in una settimana. Considerato che dovrei pubblicarne solo sette, questa è stata una settimana devastante. Non che io le produca sul momento, anzi come molti già sanno mi piace lavorare molto in anticipo rispetto alla pubblicazione... però non riesco di sicuro a produrre più di 7-8 strisce a settimana. Per questo è importante che settimane come questa restino l'eccezione, o non riuscirei a tenere il ritmo.
Avrei molto da dire su queste dieci strisce.
A cominciare dalla striscia 662 che come potete ben vedere, è una striscia tripla! Volevo che la dimensione psichedelica del trip di Drizzit avesse lo spazio che meritava. Immaginate la scena con i mille colori gli esplodono attorno. Non sarebbe stato possibile ridurla e comprimerla in un solo riquadro. Così gli ho dato lo spazio equivalente a una striscia intera. Ma la striscia risultava incompleta: dov'era la battuta? Così disegnai una 662bis e mi resi conto che questa doveva essere tutta incentrata sul romanticismo del sogno di Drizzit. Insomma non c'era spazio per la "chiusura" nemmeno qui. Ecco quindi che ho dovuto realizzare una 662ter con la conclusione. Alla fine ho rinominato le strisce come "parte1" "parte2" e "parte3" perché mi sembrava più appropriato. Vorrei che fosse chiaro che si tratta di un'unica striscia dal formato anomalo, e forse alla fine questa sua forma bizzarra amplifica ancora di più la rappresentazione dell'effetto psicotropo dell'urina di drago!
Seguono le strisce sul risveglio di Drizzit e sulle avances di Baba nei confronti del piccolo elfo. Non potete immaginare quanta tristezza mi mette leggere sotto queste strisce commenti del tipo "Drizzit sei un gay" o roba simile. Chiariamoci, sono sicuro che il 90% di questi commenti sono da leggere in tono spiritoso e leggero, ma quando cominciano a divenire centinaia, ti chiedi se forse non ce n'è almeno uno che sia serio. Cioè se non esistano davvero dei lettori di Drizzit per i quali "gay" sia un insulto. Non mi soffermerò oltre sull'argomento, vorrei solo dire che non è questo il tipo di umorismo che vorrei esprimere con il mio fumetto.
Un piccolo appunto è doveroso riguardo al sogno di Drizzit, che al suo risveglio dice ci aver sognato due carnotauri rosa che lo divorano. Ebbene il 99% dei lettori (almeno stando ai commenti) ha associato i carnotauri alle tette di Baba Yaga. Forse per il colore rosa? Potrebbe essere fuorviante, in effetti. Ma che senso avrebbe? Perché le tette di Baba dovrebbero essere due carnotauri? Non è una battuta, non ha senso. La spiegazione di quella metafora va invece ricercata nel contesto dell'intera saga. Il primo carnotauro (che non era rosa) Drizzit l'ha visto quando Katy gli ha posto la questione dell'essere o meno innamorato di lei. Adesso Baba Yaga si dichiara a Drizzit. Ecco il secondo carnotauro, ed ecco spiegato perché l'elfo ha sognato che due carnotauri si stanno contendendo la sua carne. Da una parte c'è l'amore per Katy, dall'altro le avances di Baba.
Fortunatamente, ci sono lettori (perlopiù lettrici bisogna ammettere) che il dubbio se lo sono fatto venire. Nella marea di commenti a sproposito qualcuna, sotto queste strisce, ha commentato: "ma forse con Baba non è successo nulla" o anche "e se i carnotauri non fossero le tette di Baba?" dimostrando di conoscere il personaggio della striscia che stanno leggendo molto meglio di tanti altri lettori. La striscia 665bis infatti, quella con Baba, Brandolino e Drizzit svenuto a tutto campo, l'ho inserita successivamente. Dopo aver pubblicato la 666 molti non capivano cosa fosse successo. Alcuni mi hanno anche inviato messaggi privati!!! Siccome credo che sia importante che una striscia a fumetti sia prima di tutto chiara e semplice da capire, ho creato la 665bis a tempo record e l'ho messa online.
Enorme è stato lo sconforto nel leggere, sotto questa stessa striscia che aveva l'intento di spiegare le cose, i commenti di alcuni lettori che... chiedevano spiegazioni su cosa fosse successo.
E' una battaglia persa in partenza!
Beh di nuovo Buona Pasqua a tutti!
Drizzit è protetto da licenza Creative Commons e dalle norme vigenti sul diritto d'autore.
sabato, marzo 30, 2013
Bigio in Giro 2013: i prossimi appuntamenti
Prima di augurarvi buona Pasqua volevo segnalarvi i prossimi eventi/fiere dove sarà possibile incontrarmi. La prossima settimana sarò al Romics, ospite dello stand dello Zainetto Pratico di Heward (che ospiterà anche Dado, il mitico autore di Maschera Gialla). Troverete Dado giovedì e venerdì, e me dal venerdì alla domenica. Inoltre pare che oltre a essere presente allo stand, quelli del Romics saranno così gentili da organizzarmi un piccolo incontro con i lettori... ma ancora non conosco bene i dettagli.
Il weekend successivo al Romics mi fionderò a Empoli per la decima edizione del Ludicomix. Terrò due incontri con i lettori, sabato e domenica attorno alle 14.00 del pomeriggio, così potremo parlare di qualsiasi cosa vogliate e successivamente mi dedicherò a firme e disegnacci.
A fine aprile sarò invece in Veneto, più precisamente a Godeda Fumetti, che a quanto pare mi ospiterà in uno stand dove sarò esposto come i panda, con la differenza che il panda dorme io disegno. No, seriamente, se passate a trovarmi posso firmare gli albi e magari farvi anche qualche disegno al volo. Il punto è... quanti lettori di Drizzit ci saranno lassù in Veneto? Fatevi vedere! Salgo apposta per voi!!!
Ecco, finiti gli annunci posso anche augurarvi la Buona Pasqua. La pasquetta è meglio non augurarvela che ho visto le previsioni e sembrerebbe una presa in giro. Sfondatevi di uova al cioccolato invece!
domenica, marzo 24, 2013
Drizzit 653-659
Mi è stato riferito che le strisce della settimana sono un po' "mosce". E' difficile stabilire con precisione cosa significhi, probabilmente che non contengono battute dirompenti ed eclatanti, oppure che la trama non è giunta a nessun punto di climax credo. Forse entrambe le cose.
Mi sta bene così. Leggendo altre strisce, trovo piacevole l'alternarsi di vignette esilaranti con altre che invece sono più tranquille, riflessive o intimiste. In Drizzit inoltre c'è anche una (esile) storia da portare avanti, e sebbene io non la curi più di tanto, ci sono molti lettori che fremono per assistere all'evolversi delle situazioni, quindi qualche volta occorre frenare sull'umorismo e dare la precedenza agli eventi. E' una cosa che non faccio volentieri: preferirei un fumetto fatto di centinaia di battute sagaci e taglienti senza che la storia si muova affatto, piuttosto che un wecomic con una trama coinvolgente frammentato in tante strisce poco esilaranti.
D'altro canto però il processo creativo è fatto di alti e bassi, ed è fisiologico anche l'alternarsi di fasi in cui le battute devono lasciare il passo alla storia rispetto ad altre in cui è importante concentrarsi sull'ironia. Concludo il discorso con una considerazione del tutto personale (quindi pienamente contestabile) a me alcune di queste strisce piacciono molto, proprio dal punto di vista tecnico. La 654 contiene un affettuoso omaggio alle prime edizioni di Dungeons & Dragons, la 656 è splendidamente simmetrica e termina con una "finta" supercazzola (molti pensano che Baba blateri, in realtà la sua frase è di senso compiutissimo), la 657 è nata sulla base dell'esigenza di inquadrare la spada a terra e presenta una inquadratura insolita per una striscia a fumetti e quindi più che unica nel suo genere. Sono strisce insomma che non mi fanno pensare di essere "mosce".
Passando ad altre notizie, ieri si è svolta allo Spazio Cantoni di Milano la presentazione di "Drizzit e il Tesoro del Drago" il nuovo albo di Drizzit pubblicato da Shockdom. Ringrazio davvero tutti coloro che sono venuti, eravate tantissimi e mi dispiace non aver potuto dedicare a tutti un disegno o spendermi in due chiacchiere per qualche minuto in più. Ve lo meritereste.
Buona domenica!
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venerdì, marzo 22, 2013
Analogico e digitale
La maggior parte di quello che produco come fumettista è digitale al 100%: non esistono copie di lavorazione di Drizzit, The Author o Giggi il Pollo, né possiedo pennelli, colori, chine, fogli e tavoli da lavoro. Possiedo una tavoletta grafica di quelle economiche e un Mac con schermo 13 pollici. Con queste due cose faccio tutto. Disegnare direttamente in digitale mi consente di risparmiare sui costi dei materiali, di non sporcare, di non dovermi confrontare con la difficoltà di colorare una tavola o con la tragedia di aver fatto un errore e non poter premere ctrl+z per tornare indietro.
Recentemente ho avuto la bellissima idea (bellissima considerati i risultati, lì per lì mi sembrava una minchiata) di indire un piccolo gioco a quiz e di premiare i vincitori con un disegno di Drizzit. L'ho fatto per promuovere il mio incontro coi lettori/presentazione che si terrà a Milano questo sabato. Dieci vincitori, dieci disegni fatti a mano da ritirare di persona sabato pomeriggio.
Nominati i vincitori del quiz, mi sono ritrovato a dover realizzare 'sti disegni, e mi sono reso conto di essere completamente sprovvisto di qualsiasi cosa necessaria. Niente fogli, niente pennelli, niente colori. Ma come cavolo pensavo di realizzarli? E' stata la prima volta da quando disegno Drizzit che sono entrato in un negozio di forniture per belle arti. Ho acquistato un pennello (di quelli moderni, acrilici, non volevo avere a che fare con pericolose boccette di inchiostro), e un paio di pennarelli pantone.
Nello stesso pomeriggio ho cominciato a disegnare, matita su carta.
Mentre tracciavo le prime righe con la matita, riflettevo. Il mio tratto, nel fumetto, si è evoluto moltissimo rispetto a due anni fa. Ma questa evoluzione, questo "miglioramento", sarà avvenuto anche nel disegno analogico, o sarà stata una conquista esclusivamente digitale? La mia paura insomma era che tutti i progressi fatti in campo di disegno fossero conseguenza di una migliore padronanza della tavoletta grafica, di un uso più esperto dei comandi e dei filtri di Photoshop, nonché dell'indispensabile funzione "torna indietro" che permette di correggere qualsiasi cappellata (il già citato ctrl+z).
Sarebbe stato possibile? Avrei potuto essere migliorato solo nel disegno digitale, senza aver acquisito alcuna capacità aggiuntiva nell'analogico, cioè nel disegno a matita su carta?
Beh non so se sarebbe potuto accadere, ma per fortuna non è accaduto. Per la prima volta dopo anni sono tornato a disegnare qualcosa al di fuori di uno schermo, qualcosa che non fosse un disegnino fatto al volo con dedica all'interno di un albo. Ho disegnato qualcosa di più, ed è venuto davvero bene.
Con soddisfazione riguardo i premi che donerò ai vincitori del concorso e un po' mi dispiace, perché sono disegni unici e non ne conserverò una copia nell'hard-disk, li perderò di vista. Saranno piccoli tesori sparsi in giro. Tesori nel senso di "tesori di papà" ovviamente. Mi mancheranno.
Ho fatto loro delle foto, sono quelle che ho inserito qua e là in questo post.
Mi riprometto di cercare nuove occasioni per disegnare in analogico, quando posso. Pennarello, matita, foglio di carta. Qualcuno dice che è meglio del digitale e lo resterà per sempre, io dico che è un modo diverso di esprimersi, di disegnare, di fare arte. Né migliore né peggiore, solo diverso. Ci vuole ogni tanto qualcosa di diverso, altrimenti si finisce ad aver paura di confrontarsi con esso, che è proprio quello che è capitato a me.
Recentemente ho avuto la bellissima idea (bellissima considerati i risultati, lì per lì mi sembrava una minchiata) di indire un piccolo gioco a quiz e di premiare i vincitori con un disegno di Drizzit. L'ho fatto per promuovere il mio incontro coi lettori/presentazione che si terrà a Milano questo sabato. Dieci vincitori, dieci disegni fatti a mano da ritirare di persona sabato pomeriggio.
Nominati i vincitori del quiz, mi sono ritrovato a dover realizzare 'sti disegni, e mi sono reso conto di essere completamente sprovvisto di qualsiasi cosa necessaria. Niente fogli, niente pennelli, niente colori. Ma come cavolo pensavo di realizzarli? E' stata la prima volta da quando disegno Drizzit che sono entrato in un negozio di forniture per belle arti. Ho acquistato un pennello (di quelli moderni, acrilici, non volevo avere a che fare con pericolose boccette di inchiostro), e un paio di pennarelli pantone.
Nello stesso pomeriggio ho cominciato a disegnare, matita su carta.
Mentre tracciavo le prime righe con la matita, riflettevo. Il mio tratto, nel fumetto, si è evoluto moltissimo rispetto a due anni fa. Ma questa evoluzione, questo "miglioramento", sarà avvenuto anche nel disegno analogico, o sarà stata una conquista esclusivamente digitale? La mia paura insomma era che tutti i progressi fatti in campo di disegno fossero conseguenza di una migliore padronanza della tavoletta grafica, di un uso più esperto dei comandi e dei filtri di Photoshop, nonché dell'indispensabile funzione "torna indietro" che permette di correggere qualsiasi cappellata (il già citato ctrl+z).
Sarebbe stato possibile? Avrei potuto essere migliorato solo nel disegno digitale, senza aver acquisito alcuna capacità aggiuntiva nell'analogico, cioè nel disegno a matita su carta?
Beh non so se sarebbe potuto accadere, ma per fortuna non è accaduto. Per la prima volta dopo anni sono tornato a disegnare qualcosa al di fuori di uno schermo, qualcosa che non fosse un disegnino fatto al volo con dedica all'interno di un albo. Ho disegnato qualcosa di più, ed è venuto davvero bene.
Con soddisfazione riguardo i premi che donerò ai vincitori del concorso e un po' mi dispiace, perché sono disegni unici e non ne conserverò una copia nell'hard-disk, li perderò di vista. Saranno piccoli tesori sparsi in giro. Tesori nel senso di "tesori di papà" ovviamente. Mi mancheranno.
Ho fatto loro delle foto, sono quelle che ho inserito qua e là in questo post.
Mi riprometto di cercare nuove occasioni per disegnare in analogico, quando posso. Pennarello, matita, foglio di carta. Qualcuno dice che è meglio del digitale e lo resterà per sempre, io dico che è un modo diverso di esprimersi, di disegnare, di fare arte. Né migliore né peggiore, solo diverso. Ci vuole ogni tanto qualcosa di diverso, altrimenti si finisce ad aver paura di confrontarsi con esso, che è proprio quello che è capitato a me.
giovedì, marzo 21, 2013
domenica, marzo 17, 2013
Drizzit 645-652
Anche le strisce di questa settimana non hanno evitato di scatenare qualche polemica, essenzialmente incentrata sul fatto che Dorna non doveva andare via, che il fumetto sta degenerando e che sta virando sul porno. Ognuna di queste critiche ovviamente va presa con la dovuta dose di buon senso e di umorismo, la maggior parte dei lettori quando esprimono certe critiche lo fanno in maniera bonaria e non intendono denigrare veramente il fumetto, stanno solo esternando simpaticamente un "sentore".
Più interessante è infatti commentare il "sentore" anziché il commento in sé.
Ad esempio, perché ogni volta che pubblico una striscia in cui c'è un allusione sessuale, c'è sempre qualcuno per cui il fumetto sta "virando sul porno" o per cui la cosa è eccessiva, o si sta esagerando? Se vi soffermate a contare le strisce in cui si fanno illusioni sessuali, si scopre che sono una frazione minima rispetto al totale. Molte meno di quelle in cui si ironizza su amore, isterie, caratteristiche dei personaggi o relazioni umane. Eppure nessuno dice mai: "e basta ironizzare sui modi di fare femminili!" oppure "e basta ironizzare sulle regole dei giochi di ruolo". E' sempre l'allusione al sesso quella che fa virare il fumetto verso il porno, che è eccessiva, che "una volta ogni tanto ci sta bene". Perché? E se ironizzassi sul sesso per sette vignette di seguito? Cosa cambierebbe? Non è un tipo di umorismo come un altro?
Quando scrivo le strisce di Drizzit certo sempre di non essere volgare né superficiale. Con un nano nel gruppo, sarebbe facile abbandonarsi a battute becere, rutti, scoregge, pesantezze sulle donne, volgarità gratuita. Mi piace invece inserire anche gli elementi più "pesanti" (come ad esempio l'allusione al sesso) in modo che risultino comunque piacevoli e divertenti. Quando penso di esserci riuscito, nascono strisce come l'ultima di questa settimana. Ma ne ho scritte molte altre in cui argomenti immorali vengono trattati in maniera da essere delicati e non gretti (basta scorrere le strisce indietro fino al sesso di Dotto e Dorna, o a quello di Wally e Driass, o a tutti i discorsi attorno alle generosità di Baba Yaga).
Insomma non mi sembra di essere io il problema. Come ho già ribadito altre volte, mi capita spesso che mi venga attribuita un'intenzione umoristica o narrativa "distorta" lontanissima da quella che volevo fare al mio fumetto. Di questa cosa me ne dispiaccio e me ne dispiacerò sempre. Sono invece felicissimo quando i lettori capiscono le miei intenzioni, e per fortuna pare che questi siano ancora la maggior parte.
L'ultimo appunto riguarda ancora una volta il fatto che alcune strisce (l'ultima di questa settimana ad esempio) vengano considerate "riempimento". Ho speso già abbastanza parole a riguardo, se vi interessa sapere come la penso potete approfondire qui.
Drizzit è protetto da licenza Creative Commons e dalle norme vigenti sul diritto d'autore.
lunedì, marzo 11, 2013
The Author - Primavera 2013
La mia intenzione iniziale, con The Author, era di suddividerlo in capitoli corrispondenti alle varie stagioni che si succedono, e di realizzare quindi una copertina per ogni nuovo "capitolo". Fino a oggi non sapevo se l'avrei fatto davvero, era una di quelle cose che si dicono a se stessi e che poi finiscono nello scatolone delle cose "da fare se c'è tempo". In fondo la trama di The Author non è divisa in capitoli, né ho intenzione pre-stabilire la lunghezza di una stagione di episodi, quindi questa cosa delle copertine è rimasta sospesa per tutti questi mesi. Poi oggi, avendo trovato qualche ora per disegnare in una mattinata lunga e piovosa, ho deciso che si poteva fare. Ecco la copertina di The Author per gli episodi della primavera 2013.
Per i lettori che non conoscono The Author: si tratta di un fumetto che esce con cadenza settimanale su Fumetti Crudi, la pagina di un collettivo di fumettisti/fumettari/fumettosi che si autogestiscono e pubblicano sotto etichetta Shockdom. Essendo appunto settimanale, e avendo cominciato a pubblicarlo solo da qualche mese, gli episodi finora usciti non sono molti e potete trovarli tutti raccolti qui. Buona lettura!
domenica, marzo 10, 2013
Drizzit 637-644
Il lungo arco narrativo che si era aperto con l'arrivo di Artemide sembra essersi concluso. Ho postato la striscia 644 come extra ieri pomeriggio, proprio perché ho preferito non lasciare la sequenza d'azione spezzata a metà con in mezzo il weekend. Come tutte le sequenze di strisce fortemente caratterizzate da una trama, anche stavolta è stato molto impegnativo cercare di chiudere con una battuta ogni tre o quattro vignette, come anche cercare di condensare in serie di tre o quattro riquadri una scena di combattimento o d'azione. Quest'ultimo problema può essere ovviato con strisce doppie (o triple), ma bisogna poi fare i conti con i tempi di realizzazione delle stesse: ogni striscia doppia porta via il doppio del tempo e significa quindi rischiare di non stare più al passo con i ritmi di pubblicazione.
Vorrei anche far notare quanto il copia+incolla si faccia più raro in strisce del genere, e come la complessità delle inquadrature aumenti, con prospettive fuori dagli standard, allargamenti di visuale e presenza di sfondi che nelle sequenze tradizionali di solito sono assenti. In pratica quando Drizzit incontra scene d'azione è il momento in cui il fumetto si discosta maggiormente dal suo essere una striscia a fumetti.
Considerata la faticaccia, sono abbastanza soddisfatto del risultato. La striscia 640 (Baba Yaga che disegna il cazzetto) ha ottenuto un incredibile successo di pubblico. Speriamo di non farci mancare mai altri colpi di umorismo spiazzante come questo.
Ho ottenuto molti complimenti anche riguardo al modo in cui ho raffigurato Baba Yaga nelle ultime strisce di questa settimana. Credo che in quel caso però non si tratti molto di miglioramento dal punto di vista tecnico, quando del fatto che in queste strisce ho potuto disegnare i personaggi sfruttando inquadrature insolite e ingrandimenti normalmente non concessi da una striscia a fumetti. Disegnare i personaggi più grandi significa poter ridurre certe semplificazioni (occhi, bocca, naso esagerati per rendere visibili le espressioni, ad esempio) e concentrarsi un po' di più sull'anatomia. Ma non bisogna comunque farsi prendere la mano, perché il personaggio "ingrandito" deve risultare essere sempre lo stesso delle strisce in cui compare rimpicciolito. Ad esempio bisogna stare attenti a non "aggiungere" dettagli quando si ingrandisce un particolare, visto che poi quel particolare tornerà invisibile. Se ad esempio avessi reso leggibili le rune sullo spallaccio di Baba, o aggiunto un fregio alla placca sulla cinta, probabilmente questa sarebbe stata l'unica striscia in cui sarebbero stati visibili. Insomma sarebbe stato inutile. Per certe cose, meglio sfruttare le illustrazioni!
Drizzit è protetto da licenza Creative Commons e dalle norme vigenti sul diritto d'autore.
sabato, marzo 09, 2013
Bigio in Giro 2013 prime tappe
Ho inaugurato il mio piccolo "tour" intorno al mondo (mondo probabilmente è sinonimo di Toscana visto che il 90% degli eventi fumettistici vanno dal Piemonte a Napoli). Sarò a Milano il 23 Marzo per la presentazione del nuovo albo di Drizzit appena uscito, "Drizzit e il Tesoro del Drago", poi mi troverete nell'ordine al Romics di Roma il primo weekend di Aprile e al Ludicomix di Empoli il 13-14 Aprile.
Questi ovviamente sono solo i primi tre appuntamenti, prossimamente vi terrò aggiornati sui successivi. Da qui a Giugno parteciperò a un sacco di manifestazioni e fiere, quindi spero che ce ne sia qualcuno anche vicino a casa vostra, in modo che possiate venire a conoscermi di persona (anche se di solito non si tratta che di quei tre secondi necessari a farvi firmare la copia del fumetto)!
Questo disegno l'ho realizzato per commemorare la mia partecipazione al Ludicomix. Per il Romics di Roma non ho fatto niente del genere (solo un banale banner) in quanto non sono ospite della fiera, bensì di amici che hanno uno stand e che mi concedono di essere loro ospite. Essere ospiti della fiera significa essere chiamati a partecipare dagli organizzatori stessi, che vogliono averti come personalità, e per me è un grande onore (sono emozionatissimo). Mi hanno anche dedicato un profilo come ospite. Non potevo che ricambiare, insomma! Al Romix invece ci andrò di mia spontanea volontà, imbucato nello stand della fumetteria di Bracciano. Ma ci sarò comunque, e tanto mi basta in fondo: potrò conoscere i miei lettori, firmare dediche e trascorrere qualche ora in mezzo al più grande delirio nerd della capitale. A presto (spero).
Questi ovviamente sono solo i primi tre appuntamenti, prossimamente vi terrò aggiornati sui successivi. Da qui a Giugno parteciperò a un sacco di manifestazioni e fiere, quindi spero che ce ne sia qualcuno anche vicino a casa vostra, in modo che possiate venire a conoscermi di persona (anche se di solito non si tratta che di quei tre secondi necessari a farvi firmare la copia del fumetto)!
Questo disegno l'ho realizzato per commemorare la mia partecipazione al Ludicomix. Per il Romics di Roma non ho fatto niente del genere (solo un banale banner) in quanto non sono ospite della fiera, bensì di amici che hanno uno stand e che mi concedono di essere loro ospite. Essere ospiti della fiera significa essere chiamati a partecipare dagli organizzatori stessi, che vogliono averti come personalità, e per me è un grande onore (sono emozionatissimo). Mi hanno anche dedicato un profilo come ospite. Non potevo che ricambiare, insomma! Al Romix invece ci andrò di mia spontanea volontà, imbucato nello stand della fumetteria di Bracciano. Ma ci sarò comunque, e tanto mi basta in fondo: potrò conoscere i miei lettori, firmare dediche e trascorrere qualche ora in mezzo al più grande delirio nerd della capitale. A presto (spero).
domenica, marzo 03, 2013
Drizzit 630-636
Questa settimana si è aperta con una striscia tripla che mi è costata un giorno di lavoro, e si conclude con la sconvolgente rivelazione che il bibliotecario possiede poteri assurdi. Insomma, un sacco di roba!
Il mio parere è che un paio di strisce sfiorino il delirio totale (dovevo essere davvero strafatto quando le ho scritte). Ma in generale, sono soddisfatto anche della produzione di questa settimana. La mia unica perplessità è: come è possibile che ci siano ancora lettori che dopo 4 strisce in cui Artemide è morente (fino a quella in cui, sottilmente e finalmente crepa) ancora commentino: "Ma Artemide che fine ha fatto?" ...regà, è morto! Ma tipo tre giorni fa!!! Sveglia.
Per quanto riguarda invece l'ultima striscia di questa settimana... beh ho trovato assurdo che molti abbiano collegato il nome "megaborg" ai cattivi dei Power Ranger... è un po' come quelli che collegavano Dotto a Naruto. Qui non si tratta di una questione generazionale! Insomma io sono cresciuto negli anni '80 ma conosco la principessa Zaffiro, Betty Boop e Mr Magoo. Insomma Daitarn III dovrebbero insegnarlo alle scuole medie (e un ripassino anche alle superiori), mentre i Power Ranger sono una stronzata pazzesca!!! ...mi ritengo offeso all'idea che qualcuno possa aver pensato io abbia citato i Power Ranger nel mio nobilissimo fumetto, ecco!
Beh comunque ho postato ben otto strisce, stavolta... di cui una doppia e una tripla! Non vi ci abituate. Alla prossima settimana.
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