Bello anche l'articolo "benvenuti a sgomberopoli" dove i giornalisti rossi di questo giornale finto-cattolico (o meglio cattocomunista, come piace a Bossi) fanno notare come gli sgomberi siano solo una mossa di propaganda, e che i rom vengono fatti semplicemente spostare a forza da un campo all'altro senza nessun progetto di integrazione sociale, che pure in passato, quando finanziato, aveva dato ottimi risultati. Chi ci rimette alla fine, fa notare l'articolista, sono i bambini.
Dice la Comunità di Sant'Egidio (evidentemente altra roccaforte di cattolici stalinisti): “Malgrado la disponibilità di risorse messe in campo dalla UE per l’integrazione, proseguono in Europa politiche basate sulla sola emergenza che alimentano paura e pregiudizi. Anche in Italia raramente si realizzano politiche di inclusione e ci si limita spesso a inutili operazioni di “sgombero senza alternative”, che non risolvono i problemi, aggravando la condizioni di vita dei rom e aumentando l’allarme sociale.”
Per concludere, ho recentemente dibattutto con un amico del PD che accusava il movimento 5 stelle (quello di Grillo) di essere arrogante e poco umile. Credo che sia vero. Il PD resta comunque un partito inutile, il partito della gente che crede nel biblico "non disperdere il voto" e che viene votato per non far vincere quegli altri. Non li voterei mai. Ho letto però con piacere, su il Fatto quotidiano, una interessante riflessione di Paolo Flores D'Arcais in cui questi invita Grillo a smetterla di dire che "sono tutti uguali". Credo che sia importante non cedere al qualunquismo. C'è lo schifo, l'indecenza, il non-votabile... e c'è il votabile. Già se in Italia qualche volta vincesse il votabile, mi sentirei più felice di vivere in questo paese. Comunque, io continuo a dire che quando non si hanno alternative e si è costretti a votare il votabile, la democrazia è al crepuscolo.
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