E lui ama a tal punto le sue formine di pongo infuse di vita, quelle che giocano alla guerra e alla distruzione invece di cagarsi la parola del figlio, che dopo duemila anni ancora non ha mosso una mano per annientarci (anzi dicono che ci ami ancora). Così noi oggi mangiamo come sfondati a colazione, pranzo e cena (e poi uova di cioccolato e colomba mandorlata) per ricordare con gioia che dopo tre giorni che l'abbiamo ammazzato inchiodandolo a una croce lui per fortuna non è morto, anzi è morto ma poi è resuscitato e non se l'è presa per niente. Auguri blasfemi di buona Pasqua a tutti.
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