giovedì, dicembre 21, 2006
Lo porta Melchiorre
Mi stavo giusto chiedendo che li avevo votati a fare. Per ritirare le truppe un mese prima? Per lasciare (dopo sei mesi di governo) ancora tutte le leggi-Berlusconi al loro posto? Nemmeno la Bossi-Fini hanno tolto. Ci teniamo le leggi razziste della Lega?
Confido in Melchiorre.
mercoledì, dicembre 20, 2006
No More
martedì, dicembre 19, 2006
Moderati, come no
Oggi passavo per la strada e notavo per l'ennesima volta un manifestino dell'Udc che recitava "il centro moderato". Quelli di Forza Italia si definiscono "moderati". Gli "estremisti" sarebbero, secondo questa deviata definizione, i fascistoni ed i comunistacci.
Bisogna piantarla. Chi crede che il liberismo senza freni sia la soluzione è estremista quanto chi sogna il Duce ancora al potere. Chi crede che il sangue di San Gennaro si sciolga ogni anno e non vuole riconoscere diritti ai gay è estremista quanto chi crede che l'Italia possa divenire un paese a regime socialista.
E soprattutto, chi vota la mafia e i criminali al governo è più estremista e criminale di tutti quanti.
giovedì, dicembre 14, 2006
Una nuova legge elettorale... ancora
Due paroline a Berlusconi:
Non solo sei un coglione (perché hai varato una legge elettorale che ti fa schifo, contro la volontà dei cittadini, che li priva della possibilità di scegliere i candidati e assolutamente inutile), ma sei anche un marchettaro, cioè uno che per restare al governo vara leggi con le quali non è d'accordo. Complimenti per il grande rispetto della carica che ricoprivi.
Due paroline a Prodi:
Fosse la volta buona che cancelliamo, dopo 9 mesi di governo, almeno una delle leggi-vergogna varate dal governo Berlusconi? O vogliamo tenercele tutte? Le altre che facciamo, aspettiamo che si convincano anche loro che fanno schifo oppure siamo adulti e ci diamo una mossa?
mercoledì, dicembre 13, 2006
In memoria di Pinochet
giovedì, dicembre 07, 2006
Paul e la Driade Eleit
La nebbia era ovunque, circondava il paladino e il suo cavallo in ogni direzione impedendogli di vedere dove stava andando e dove si trovava. Il bosco delle nebbie li aveva inghiottiti di nuovo, ma stavolta Paul sembrava determinato ad arrivare alla meta.
"Aspetta, Dorf!" Gridò Paul tirando le briglie. Il cavallo si inchiodò impennandosi e quando ricadde a terra il tonfo degli zoccoli sembrò rimbalzare di ramo in ramo fino a dispendersi nel silenzio.
C'era una luce, poco distante, un lume pallido ed evanescente. Il paladino girò la cavalcatura in quella direzione e si avvicinò con andatura cauta.
Una driade sedeva su un ramo. I suoi capelli biondi erano intrecciati con fili d'erba e fiori, i suoi occhi azzurri sembravano acqua di ruscello. Il corpo era dello stesso colore della betulla sulla quale sedeva, un bianco candido striato di venature più scure. La driade osservò il cavaliere e il suo cavallo avvicinarsi fin sotto l'albero. In mano teneva una lanterna, attorno alla quale volava uno sciame di falene.
"Hai perso la strada, viandante?" Chiese. La sua voce era calma e leggera. Il silenzio non sembrava disturbato dal suo parlare. Quando parlò Paul invece, il bosco sembrava risentirsi.
"Non ho una strada da seguire. Devo raggiungere il cuore del bosco."
La ninfa sembrò sorridere. Era difficile dire se lo stesse facendo malignamente o meno.
"Sei un cavaliere di grande ambizione se desideri raggiungere il centro del bosco. Le nebbie non te lo permetteranno. Vagherai tra gli alberi per giorni, finché la stanchezza non ti consumerà, e allora pregherai per trovare l'uscita, e sarai fortunato se gli spiriti te lo concederanno."
"Ho già avuto questa fortuna." Rispose deciso Paul. "Ma sono entrato di nuovo nel bosco."
La driade sollevò la lampada e illuminò meglio il volto del cavaliere sotto di lei. Le falene si dispersero per qualche secondo, mentre gli occhi lucenti della creatura fatata fissavano quelli del paladino.
"Sei sincero. Il bosco ha lasciato un segno dentro di te. Riconosco chi sopravvive alle nebbie."
Con un balzò saltò su un ramo più basso.
"Il mio nome è Eleit. Se vuoi raggiungere il cuore del bosco posso aiutarti. Ma non è detto che tu ci riesca, nemmeno con il mio aiuto."
Paul era deciso ad andare avanti.
"Quando aprirò questa lanterna, la luce volerà via verso il cuore del bosco. Dovrai seguirla e non perderla mai di vista. Non si fermerà ad aspettarti, dovrai rinunciare a dormire e mangiare. Anche se non volerà veloce non potrai permetterti di aggirare fiumi o fossati, o scomparirà nella nebbia e tu perderai per sempre la possibilità di giungere alla meta."
Il paladino strinse le briglie del cavallo. Aveva altra scelta? Poteva forse tornare indietro ormai? Era stanco di vagare senza meta nel bosco. Avrebbe colto quella possibilità, con tutti i rischi che comportava. La driade sorrise di nuovo, e con un gesto che sembrò solenne aprì la lanterna.
lunedì, dicembre 04, 2006
Planarstalkers: Empyrea prende vita
Il gruppo è composto da giovani giocatori piuttosto inesperti ("Planescape? e cos'è?") ma proverò comunque a proporre loro il mio modo di giocare di ruolo, e vedremo cosa ne viene fuori. Ho aperto un blog apposito: http://planarstalkers.blogspot.com, come di consueto. Lì raccoglierò materiale relativo alla campagna, i riassunti delle sessioni giocate e inserirò qualche intermezzo "romanzato" di tanto in tanto.
sabato, dicembre 02, 2006
mercoledì, novembre 29, 2006
lunedì, novembre 27, 2006
Children of Men
domenica, novembre 26, 2006
Luttazzi 24 Novembre
Spero che presto l'editto bulgaro cada, e possa avere di nuovo un suo spazio in TV. Anche se, bisogna ammetterlo, credo che in teatro egli possa raggiungere il 100% di se stesso senza nessuna imposizione, cosa impossibile in televisione, dove sarebbe costretto comunque a scendere a compromessi. E cosa sarebbe un Daniele Luttazzi auto-limitato? Sarebbe come una satira che si mette d'accordo con il potente di turno su cosa è lecito sbeffeggiare. Che guarda caso è proprio quello che cinque anni di Governo Berlusconi hanno causato: servilismo dei comici, auto-castrazione, cautela reverenziale, assenza di coraggio, silenzio, scialberia, cretinaggine scambiata per satira. Luttazzi è l'antidoto.
martedì, novembre 21, 2006
MirrorMask
Io questo film non l'ho visto, perché nei cinema italiani è uscito in sordina, senza promozione alcuna, ed è sparito velocemente. Domani esce in DVD. Ho sempre ammirato i lavori di Neil Gaiman, soprattutto i suoi fumetti (Sandman). Il film sembra essere piaciuto (vedi imdb) ma il DVD esce in sordina tanto quanto la pellicola nei cinema qualche mese fa.
Mi sembrava giusto dedicargli un post.
Io credo che lo comprerò.
lunedì, novembre 13, 2006
Cose frivole che devono essere fatte
2. Devo finire di vedere Steamboy. Dopo un'ora ho dovuto interropere. Sembra un buon film ma soprattutto, visto che l'ho comprato, sarebbe il caso di vederselo. Ho acquistato pure Metropolis (l'OAV non il film di Fritz Lang).
3. Ridurre il tempo delle partite a Neverwinter Nights 2. Cavoli è una droga.
4. Aggiornare più spesso questo blog!!!
venerdì, ottobre 20, 2006
Pronti per Lucca 2006
martedì, ottobre 10, 2006
Bertinotti said
Qualcuno disse: "Nei gulag, i miei compagni erano i detenuti, non gli aguzzini".
Concordo.
domenica, ottobre 01, 2006
Lady in the Water
In realtà credo che non sia un effetto voluto. M. Night Shyamalan scrive i suoi film ed è chiaro che la sua intenzione è quella di trasmettere messaggi importanti e profondi utilizzando film di genere non impegnato, fantasy, fantastico, horror, fantascienza. Ma il suo intento è però tradito dalla sua parziale incapacità come sceneggiatore: quando tenta di "abbassare" il livello della narrazione e di rendere un concetto esplicito o più facilmente fruibile ottiene risultati discutibili, che sfiorano il ridicolo o il patetico. Dovrebbe limitarsi al soggetto e lasciare che la sceneggiatura sia scritta da qualcuno più capace, che riesca a rendere alla portata di tutti il messaggio senza sfociare nella leggerezza.
Quest'ultimo film ha tutti i pregi e i difetti dei film di questo regista/produttore/sceneggiatore. E' un film che vuole trasmettere messaggi importanti ma cade nel ridicolo in parecchie scene (non ve le sto a raccontare, le vedrete e le riconoscerete). A me era piaciuto di più The Village.
domenica, settembre 24, 2006
E' uscito Creature delle Tenebre!
Allegria.
lunedì, settembre 11, 2006
Bella prova, Alfonso
Esterrefatto (soprattutto visto che un Cardinale non può scomunicare nessuno), ho fatto una ricerchina su internet. Ho trovato la notizia "bomba" su Repubblica.it, ma contemporaneamente è saltata fuori anche la prevedibile smenita. Smentita solo in parte però, perché anche se il Cardinale si affretta a far notare che anche avendo voluto non avrebbe potuto scomunicare la ragazzina, sottolinea nuovamente quanto sbagliato sia ricorrere all'aborto, anche per una ragazzina undicenne incinta del patrigno che l'ha seviziata. Inoltre ci ricorda che nel caso di un aborto, il Canone 1398 prevede la scomunica latae sententiae, cioè che ha effetto 'ipso facto'.
Per chi non lo sapesse, Trujillo è il prefetto del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Complimenti.
sabato, settembre 02, 2006
Prima o poi finisce tutto
Paul aveva solo un mese per raggiungere il cuore del bosco e portare a termine la sua missione. Una missione che lo aveva impegnato per mesi, da quando aveva lasciato il tempio.
"Il richiamo per qualcosa di inesplorato può vincere sul buonsenso e sulla disciplina" Dicevano i suoi maestri. Ma Paul era sicuro di riuscire, di trovare un albero Amaranto e poterlo toccare. Molti avevano tentato, prima di lui, pochi erano riusciti, e qualche volta le loro speranze si erano tramutate in illusioni. Ma Paul aveva fede, aveva forza d'animo.
O perlomeno l'aveva quando iniziò la sua ricerca. Il bosco delle nebbie. Aveva perso giorni e giorni tra gli alberi dalle foglie grigie che crescevano in quel posto. L'unica luce era quella dell'alba e del tramonto, poi la foschia inghiottiva il sole e le giornate si ripetevano tutte identiche. Niente pioggia, niente vento. Solo il sussurrio sommesso delle fronde scosse da forze misteriose, o forse da creature invisibili.
Era riuscito ad uscirne, per un attimo. Stremato si era trascinato alla locanda più vicina, era rimasto privo di sensi per giorni. Ed ora, mentre le dita delle sue mani ricominciavano a rispondere alla sua volontà, mentre la paralisi lentamente svaniva, solo ora si rendeva conto che aveva rinunciato a tutto per un sogno... e poi aveva lasciato che il sogno svanisse.
Doveva tornare nel bosco. Prima della festa di autunno, prima che lo trovassero, prima che il Beholder tornasse a cercarlo. Toccare l'albero di Amaranto, permettere ai propri sogni di mettere radici... completare la sua cerca una volta per tutte.
Strinse le dita in un pugno. Strinse così forte che ebbe la sensazione di sentirle quasi fratturarsi. Poi mosse il braccio, riuscì a farlo, e a girare il piede, e rivolse gli occhi in alto, fissò le travi del soffitto... e gridò a squarciagola. L'oste e numerose altre persone accorsero, nonostante fosse quasi l'alba.
"Per la grandezza del cielo! Messere, cosa succede?"
Paul si accasciò al suolo, stremato. Gli ospiti della locanda che si erano svegliati lo circondarono, mentre l'oste gli sollevò la testa. Chiese ad uno dei presenti di portare una brocca di acqua fresca e di chiamare un guaritore.
"No... non ce n'è bisogno... - mormorò il paladino, ritrovando la voce nel profondo della gola - C'era un beholder, mi aveva... paralizzato... ma ora sto bene... ho solo bisogno di riposare."
Il proprietario sgranò gli occhi e spalancò la bocca. Quei pochi denti che aveva ancora in bocca sembravano tremare. Arrivò la brocca di acqua, ne versarono un po' sulle labbra di Paul. Poi lo appoggiarono al muro del corridoio e si divisero per pattugliare le strade, alla ricerca del mostro.
"Non lo troverete, è andato via." Li avvertì Paul.
Si fermarono.
"Come lo sapete?"
"Cercava me. Ma non era ancora il momento."
"Il momento... per cosa?" chiese uno degli ospiti, che aveva già impugnato una spada corta.
"Il mio momento." Rispose il paladino. Strinse il suo simbolo sacro, e si alzò in piedi.
sabato, agosto 26, 2006
Creature del Terrore: Wallpaper
Questo è uno dei wallpaper scaricabili dal sito ufficiale di extreme fantasy.
Creature del Terrore è in stampa e uscirà imminentemente (sarà presentato a Vercon, che si terrà a Verona tra l'8 e il 10 settembre).
sabato, agosto 19, 2006
Occasioni perdute
La sua labbra si aprivano e chiudevano sulle file di denti aguzzi e ingialliti. Rivolse verso Paul un numero decisamente eccessivo di tentacoli oculari, considerato il fatto che il paladino era immobilizzato. L'enorme creatura fluttuante uscì dalla stanza e girò lentamente attorno a lui.
"Avevi una cerca da compiere. Hai abbandonato il tempio, hai viaggiato per lungo tempo, hai attraversato persino il bosco delle nebbie... E per cosa? L'estendersi del tragitto ti ha svuotato delle energie, sei demotivato, stanco, malato... e la tua meta è ancora lontana. Ho seguito il tuo incedere fino a questa locanda puzzolente, e ora mi domando cosa ti ha spinto fin qui."
Dieci piccoli occhi erano puntati sul paladino, immobilizzato. L'occhio principale, quelli che roteava disgustosamente al centro del corpo sferico dell'aberrazione, evitava di fissare nella sua direzione. L'avrebbe involontariamente liberato. L'occhio centrale dissolveva ogni magia al solo sguardo. Un beholder non fissa mai le vittime dei suoi incantesimi, non con l'occhio centrale. Ne ha a disposizione altri dieci.
"E' chiaro che non puoi rispondermi. Mi secca doverti lasciare senza aver concluso nulla. Ma sappi che ti stiamo osservando. Non puoi sfuggire al tuo destino avverso, noi siamo parte della tua esistenza, sempre presenti. Non dimenticarlo."
Detto questo, scomparve nel buio del corridoio.
sabato, agosto 05, 2006
Memorie Perdute
martedì, agosto 01, 2006
Shadow of the Colossus
Quando gioco a D&D, quasi esclusivamente rivesto il ruolo del Dungeon Master. Ci sono sicuramente due aspetti essenziali del fantasy che non si riesce mai a rendere quando si gioca di ruolo e che quindi, In quanto DM, mi mancano.Uno di essi è la frenesia dell'azione. Per quanto si vuole un combattimento è frammentato da lanci di dadi, descrizioni (essenziali) e dichiarazioni di intenti. Uno scontro di pochi minuti si sviluppa in ore di gioco. Si, certo è avvincente, è emozionante, ma non è frenetico, non è adrenalinico.
Un'altra cosa è l'aspetto visivo di alcuni momenti. Quasi tutti i (bravi) Master sanno descrivere alla perfezione le scene importanti, ma altrettanto bene evitano (e devono evitare) di annoiare i giocatori con descrizioni minuziose dei paesaggi e dell'ambiente che incontrano quando si spostano, inevitabilmente, da una scena all'altra. Eppure lì c'è il mondo. Le città, i paesaggi all'aperto, il sole sulle scogliere distanti. Non si può e non si deve, per amore di gioco, indugiare troppo su questi dettagli... ma poi il DM si ritrova a immaginarseli da solo senza averli potuti descrivere.
Ecco quindi che arriva Shadow of the Colossus. Un gioco che essenzialmente si basa su due elementi: viaggi solitari nelle sconfinate lande maledette della terra dei colossi e scontri titanici con i giganteschi avversari. Tutto quello di cui c'è bisogno per ricordarsi che i videogiochi hanno potenzialità diverse e talvolta complementari al gioco di ruolo, e che viceversa giocare ad un videogioco non sostituirà mai una partita a D&D.
venerdì, luglio 21, 2006
Transformers
Per ora sul sito ufficiale ci sono solo i wallpapers e un teaser trailer che non mostra granché.
Il regista è Michael Bay (ci sarà da fidarsi?), il produttore è Stephen Spielberg (beh...).
Se volete scaricare il trailer è meglio andare qui.
Buona attesa.
lunedì, luglio 17, 2006
Firefly
Ho comprato il DVD di Serenity, un film di fantascienza che fa da conclusione ad una serie tv chiamata Firefly. Il film era scritto bene, con una sceneggiatura solida e credibile, roba da spedire per raccomandata a George Lucas affinché gli torni in mente come si fanno certe cose. Niente di eclatante su nessun fronte: solo un onesto e ben fatto film di fantascienza. Se vi sembra poco.
Mi sono quindi interessato alla serie. E' stata anche doppiata in italiano e trasmessa su Canal Jimmy (un canale satellitare). Esiste una stagione sola, poi è stata chiusa perché i costi erano superiori ai guadagni... e allora il creatore della serie ha deciso di concludere con un film. Si tratta di 15 episodi, già doppiati e non ancora disponibili in dvd. La cosa è paradossale se si considera che il film, la conclusione della serie, è disponibile da mesi!!!
Risultato: mi sono scaricato la serie e me la sto vedendo. Sì, pirata. I distributori vogliono che la pirateria diminuisca? Che la smettano di fare cazzate.
E per inciso: la serie è stupenda.
mercoledì, giugno 21, 2006
S. Luigi Gonzaga
Qualche notizietta quindi su S. Luigi Gonzaga.
Figlio del duca di Mantova, nato il 19 marzo del 1568, fin dall'infanzia il padre lo educò alle armi, tanto che a 5 anni già indossava una mini corazza ed un elmo e rischiò di rimanere schiacciato sparando un colpo con un cannone. Ma a 10 anni Luigi aveva deciso che la sua strada era un'altra: quella che attraverso l'umiltà, il voto di castità e una vita dedicata al prossimo l'avrebbe condotto a Dio. A 12 anni ricevette la prima comunione da san Carlo Borromeo, in visita a Brescia. Decise poi di entrare nella compagnia di Gesù e per riuscirci dovette sostenere due anni di lotte contro il padre. Libero ormai di seguire Cristo, rinunciò al titolo e all'eredità ed entrò nel Collegio romano dei gesuiti, dedicandosi agli umili e agli ammalati, distinguendosi soprattutto durante l'epidemia di peste che colpì Roma nel 1590. In quell'occasione, trasportando sulle spalle un moribondo, rimase contagiato e morì. Era il 1591, aveva solo 23 anni.
Nel 1726, papa Benedetto XIII lo proclamerà santo. Il suo corpo si trova nella chiesa di Sant’Ignazio in Roma, e il capo è custodito invece nella basilica a lui dedicata, in Castiglione delle Stiviere, suo paese natale.
lunedì, giugno 12, 2006
Per chi non ha ancora visto FFVII Advent Children
L'animazione digitale della Square è miracolosa, non trovo altro termine per definirla. Ma naturalmente, nessuno che in un film pretenda di trovare per forza una sceneggiatura complessa o quantomeno completa rimarrà estasiato come lo ero io al termine della visione.
mercoledì, giugno 07, 2006
Prima e dopo
Costituzione attuale: Art. 70. La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.
Costituzione "rivista": Art. 70. La Camera dei deputati esamina i disegni di legge concernenti le materie di cui all'articolo 117, secondo comma, fatto salvo quanto previsto dal terzo comma del presente articolo. Dopo l'approvazione da parte della Camera, a tali disegni di legge il Senato federale della Repubblica, entro trenta giorni, puo' proporre modifiche, sulle quali la Camera decide in via definitiva. I termini sono ridotti alla meta' per i disegni di legge di conversione dei decreti-legge. Il Senato federale della Repubblica esamina i disegni di legge concernenti la determinazione dei principi fondamentali nelle materie di cui all'articolo 117, terzo comma, fatto salvo quanto previsto dal terzo comma del presente articolo. Dopo l'approvazione da parte del Senato, a tali disegni di legge la Camera dei deputati, entro trenta giorni, puo' proporre modifiche, sulle quali il Senato decide in via definitiva. I termini sono ridotti alla meta' per i disegni di legge di conversione dei decreti-legge. La funzione legislativa dello Stato e' esercitata collettivamente dalle due Camere per l'esame dei disegni di legge concernenti le materie di cui all'articolo 117, secondo comma, lettere m) e p), e 119, l'esercizio delle funzioni di cui all'articolo 120, secondo comma, il sistema di elezione della Camera dei deputati e per il Senato federale della Repubblica, nonche' nei casi in cui la Costituzione rinvia espressamente alla legge dello Stato o alla legge della Repubblica, di cui agli articoli 117, commi quinto e nono, 118, commi secondo e quinto, 122, primo comma, 125, 132, secondo comma, e 133, secondo comma. Se un disegno di legge non e' approvato dalle due Camere nel medesimo testo i Presidenti delle due Camere possono convocare, d'intesa tra di loro, una commissione, composta da trenta deputati e da trenta senatori, secondo il criterio di proporzionalita' rispetto alla composizione delle due Camere, incaricata di proporre un testo unificato da sottoporre al voto finale delle due Assemblee. I Presidenti delle Camere stabiliscono i termini per l'elaborazione del testo e per le votazioni delle due Assemblee. Qualora il Governo ritenga che proprie modifiche a un disegno di legge, sottoposto all'esame del Senato federale della Repubblica ai sensi del secondo comma, siano essenziali per l'attuazione del suo programma approvato dalla Camera dei deputati, ovvero per la tutela delle finalita' di cui all'articolo 120, secondo comma, il Presidente della Repubblica, verificati i presupposti costituzionali, puo' autorizzare ii Primo ministro ad esporne le motivazioni al Senato, che decide entro trenta giorni. Se tali modifiche non sono accolte dal Senato, il disegno di legge e' trasmesso alla Camera che decide in via definitiva a maggioranza assoluta dei suoi componenti sulle modifiche proposte. L'autorizzazione da parte del Presidente della Repubblica di cui al quarto comma puo' avere ad oggetto esclusivamente le modifiche proposte dal Governo ed approvate dalla Camera dei deputati ai sensi del secondo periodo del secondo comma. I Presidenti del Senato federale della Repubblica e della Camera dei deputati, d'intesa tra di loro, decidono le eventuali questioni di competenza tra le due Camere, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti, in ordine all'esercizio della funzione legislativa. I Presidenti possono deferire la decisione ad un comitato paritetico, composto da quattro deputati e da quattro senatori, designati dai rispettivi Presidenti. La decisione dei Presidenti o del comitato non e' sindacabile in alcuna sede. I Presidenti delle Camere, d'intesa tra di loro, su proposta del comitato, stabiliscono sulla base di norme previste dai rispettivi regolamenti i criteri generali secondo i quali un disegno di legge non puo' contenere disposizioni relative a materie per cui si dovrebbero applicare procedimenti diversi".
lunedì, giugno 05, 2006
Flat tax???
Per fortuna che dopo la caduta del fascismo, qualche centinaio di coglioni come me ha messo scritto nero su bianco sulla nostra Costituzione che:
"Art. 53. Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività. "
Quindi della flat tax in Italia si può anche evitare di discuterne. Certo occorrerebbe che chi ci governa conoscesse la Costituzione, e visto le decisioni che prendono, forse è chiedere troppo.
PS per chi non l'avesse intuito, io al prossimo referendum voterò NO.
sabato, giugno 03, 2006
Nuovo Superman
giovedì, maggio 25, 2006
Giusto per dare un'idea...
...dello schifo che si prospetta ad una qualsiasi persona (ad esempio un turista) che in questi giorni si aggira per la città. Con slogan tipo "per amore di Roma" o "per il rispetto di Roma" questa banda di coglioni e delinquenti stampa tonnellate di carta che insozzano la città venendo attaccate praticamente dappertutto: su secchioni, mura di palazzi antichi, paline dell'autobus... e soprattutto sopra altre tonnellate di carta. Uno spreco senza precedenti che si trasforma in immondizia e tramuta le strade in espositori di facce stucchevoli.
Ho scattato queste foto con il cellulare nel tragitto di strada che va da via Lepanto a Lungotevere della Vittoria. Viva l'Italia.
martedì, maggio 23, 2006
Consiglio
venerdì, maggio 19, 2006
Paul e le risorse segrete
Paul riuscì a ruotare lo sguardo, e i suoi occhi, spostandosi ai limiti del campo visivo, riuscirono a intravedere la sua spada, poggiata ai piedi del letto. La spada reagì vibrando. Era fuori dal campo magico anch'essa.
"Cosa si prova ad essere paralizzati, paladino? Cosa si prova a non potersi muovere, ad essere estratti dal tempo e da ogni contesto? Fermo... Immobile... Senza possibilità di cambiare la propria condizione, di migliorarla, di agire... Cosa si prova?"
Il Beholder parlava a se stesso. Paul non poteva rispondere.
venerdì, maggio 12, 2006
Creature delle Tenebre
Quella che vedete è la copertina a colori del manuale, illustrata da Alberto Dal Lago.
lunedì, maggio 01, 2006
Nuovi inizi...
Il risultato è stato Forgotten Relics, una campagna che nace dove muore la precedente, essenzialmente con gli stessi personaggi de La Quarta Minaccia, anche se ho lasciato ai giocatori la scelta di cambiare personaggio se lo avessero voluto. Uno dei giocatori l'ha fatto, giustamente motivandolo con l'evidenza che il background del suo attuale protagonista era stato scritto pensando ad un attivo coinvolgimento nelle vicende della campagna abbandonata. E' più logico quindi che quel personaggio diparta dal gruppo per continuare (come PNG) a seguire le vicende che questa compagnia ha deciso di lasciarsi alle spalle.
Ho avuto anche il tempo di aggiornare il mio sito, eliminando i riassunti della campagne in corso (è più semplice aprire dei blog) e inserendo dei link ai siti dei miei amici. Uno dei più attivi (tre post al giorno!) è La Terra di Mezzo, il cui autore è un simpatico fanatico di cinema con la passione per la scrittura. Se avete voglia di farvi gli affari suoi, seguite il link.
domenica, aprile 16, 2006
mercoledì, aprile 12, 2006
Chi sono i coglioni?
Cari tutti,
esattamente una settimana fa, Federica inviava a molti di voi un’indignata lettera post-confronto Prodi-Berlusconi. Oggi (ieri ndBigio) sono le dieci e mezza del mattino, e le nostre sorti dipendono dai voti degli italiani all’estero, ancora in conteggio. Qualunque speranza ancora ci sostenga è attaccata a quei voti, ma questo non toglie l’inquietudine che il proporzionale, in una fotografia dai contorni netti, ci regala del nostro Paese: come ha detto il primo portavoce di FI che ho sentito ieri, quella che abbiamo visto delinearsi sempre più definitivamente, nel lungo pomeriggio e nella lunga serata, è un’Italia tagliata in due.
Innanzitutto, in senso geografico. L’emicrania che ha cominciato a martellarmi ieri alle undici, e che dopo quasi dodici ore non vuole convincersi a lasciarmi, mi ha impedito di controllare con attenzione gli ultimi dati del Senato: non so quindi se la Campania sia stata assegnata all’Unione o alla Cdl, idem sul Lazio, eccetera. Ma un dato sicuro è che anche la Sicilia ha assunto una fisionomia elettorale normale, dopo il 61 a 0 del 2001: mi sembra evidente che la Camera delle Regioni avrà quasi tutti i senatori del Nord nella Cdl. Inquietante. Cosa vuol dire? Ieri pensavo: questo governo negli ultimi cinque anni ha dragato risorse dal centro e dal sud e le ha iniettate altrove, per salvare il suo elettorato piccoloimprenditoriale del nord. Ma mi sembra una spiegazione troppo, troppo semplice. E l’elettorato di AN? E le regalìe sul modello del governo Cuffaro, che ci ha donato in questi anni tuffi nel passato della prima Repubblica?
La spaccatura geografica è significativa, ma di ardua interpretazione, e soprattutto non così netta: Campania Lazio, a lungo in bilico, così come il Piemonte, tra una parte e l’altra. E questo è il dato inquietante e la vera spaccatura: una nazione tagliata sul filo del 49%-51%. E non è una nazione tagliata in due come la Germania, dove è la difficoltà di elaborare politiche economiche dal profilo chiaramente distinto che ha portato alla Grosse Koalition (e scusate la semplificazione
dell’analisi che non è un’analisi, è solo un esempio contrastivo). Non è insomma l’eccesso di somiglianza che ha provocato quell’oscillazione intorno al baricentro impossibile del 50%, ma il contrario: una spaccatura reale e autentica, di mentalità e cultura.
E qui, di nuovo, ritiro fuori Federica, e i dialoghi post-confronto dello scorso lunedì e di tutti gli aperitivi pisani che sono seguiti, in cui lei e io facevamo un po’ le parti delle pessimiste ad oltranza. Non nego che nel mio pessimismo ci fosse una notevolissima dose di scaramanzia: e
non nego neppure che, data la situazione attuale, per una volta di può rispondere a Cipputi che «poteva andare peggio». Però questo non elimina il dramma della spaccatura.
Che è una spaccatura, mi sembra, culturale più che geografica o economica.
Pisa non è un buon osservatorio, non lo è neppure la Toscana, ma se è per questo non lo è neppure Milano. Domenica sera, appena arrivata nella fonda provincia lombarda, sono andata a trovare un’amica al seggio. Se io ero pessimista, lei di più. E la capivo: le vedi, quelle facce di
pensionate e pensionati, e lo senti, che voteranno B. – o se proprio ci va bene, Lega.
Ma soprattutto, mi diceva lei, che chiacchierando con i suoi compagni di SISS milanesi, aveva trovato lo stesso scoglio di incredulità che avevo sentito anch’io a Pisa: no, non è possibile, stavolta no davvero, non lo possono votare ancora. E così pensavano i giornalisti del Guardian o
dell’Economist, tutto il giornalismo francese – mi diceva Erica ieri sera -, insomma tutti gli analisti stranieri. Che infatti già prospettavano un futuro di ritorno del grande centro, della DC in versione reloaded e forse extended: ma B. era finito. E invece Forza Italia è il partito più forte d’Italia. Con quel nome, d’altronde, non poteva essere altrimenti.
Dunque, l’Italia divisa, e divisa tra la città e la provincia (Milano e la sua provincia), tra i dipendenti statali e quelli privati (il nord e il centro), tra i pensionati e i giovani (ma esistono i giovani? Ma dove sono, perché in Francia… ma lasciamo perdere paragoni insensati: la Francia è la Francia, ha Parigi che tutto accentra anche buona parte del sistema universitario, etc.) - certo, tra i pensionati e i giovani, tra i miei genitori e me, perché loro NON HANNO NIENTE DA PERDERE da altri cinque anni di B. Non come noi, perlomeno: la pensione ce l’hanno, e ce
l’hanno garantita. Siamo noi – che abbiamo più di venticinque e meno di trentacinque anni – che siamo realmente bloccati nel nostro ingresso «nel mondo» - quello che raccontavano i Bildungsromane dell’Ottocento… - da cinque anni di malgoverno e da cinque anni di…? (ma cosa ci aspetta realmente dai prossimi anni?).
Ma così sembra davvero un piagnisteo sulla sorte rea e cruda che ci è toccato vivere ed affrontare. Rimane il grande interrogativo, che non è solubile solo ricorrendo alla risposta generazionale. Chi vorrà analizzare sociologicamente, e coloro che dovranno solvere il problema politico di come distaccare quella metà esatta di italiani ancora sensibile dopo cinque anni di peggioramenti generalizzati alle sirene del populismo, deve volgere lo sguardo sulla provincia profonda. Almeno al Nord, cioè nei luoghi che conosco e di cui avverto istintivamente e intuitivamente le movenze – ma non chiaramente e intellettualmente le ragioni –, al fondo
di questa sensibilità sta una mole, inimmaginabile dalla “civile” Toscana, dalla “colta” Pisa, dalla “internazionale” Milano, di qualunquismo: «e poi dicono che tutti sono uguali, che tutti rubano alla stessa maniera».
Mia madre che ieri sera cercava disperatamente una scappatoia agli imperanti speciali sulle elezioni, sbuffando. I miei zii e i miei cugini che votano (ancora!) la Lega perché non sono in grado di concepire la politica (e molti di loro hanno la laurea) al di là del panorama immediato del loro
paese e – al massimo – della provincia. E soprattutto: bisogna che qualcuno si metta ad analizzare le strutture concrete di diffusione del potere in queste realtà – che sono le MAGGIORITARIE numericamente in questo fottuto, fottutissimo paese. Maggioritarie, va bene, ho esagerato: che sono la realtà più misteriosa eppure che assomma metà – o un po’ meno: diamo alla mafia, alla criminalità organizzata al sud, e alla corruzione, quello che loro spetta in relazione all’influenza di questo centrodestra sull’elettorato. Perché quando sono entrata nel mio seggio del mio paese, i “maggiorenti” erano tutti lì – come rappresentanti di lista, presidenti o scrutatori o segretari di seggio – con il doppio petto blu d’ordinanza e la spilla di «Berlusconi presidente». Ed erano sempre i soliti: quelli che nel paese ci sono da sempre, da almeno tre generazioni, che sono stati sempre dentro le cose che contano – la parrocchia e il Comune – quelli che hanno avuto i soldi per far studiare i figli quando ancora i laureati solo per il loro titolo di studio erano ritenuti degni di governare, eccetera.
Studiare la relazione tra le facce e i simboli di partito: e le facce, in queste realtà, contano.
Ieri Erica diceva: perché c’è questa sfasatura tra il voto amminsitrativo – che sorride alla sinistra – e il voto nazionale? Quanto ha influito l’assenza delle preferenze – e quindi di una campagna elettorale giocata sul territorio e sulle persone – nelle difficoltà della sinistra? Eppure per la Lombardia questo non conta… è la regione più popolosa d’Italia, la più ricca, con il maggior numero di attività economiche e di lavoratori altamente specializzati, laureati, presumibilmente colti. Ma non è ancora una realtà metropolitana. Milano non è Londra. O meglio: Milano si riempie la mattina e si svuota la sera di provinciali che vi lavorano ma tali restano.
Ieri Pansa faceva l’arrogante e il superiore, dicendo: questi chili di carta stampata antiberlusconiana – i giornali, i libri -, questi film questi comici: dovranno rivedere la loro posizione. Quasi a dire: nonostante l’egemonia massiccia della sinistra nei canali di
trasmissione delle informazioni, lui ha vinto – o perlomeno non ha perso – e quindi tutti coloro che su quei mezzi si sono espressi hanno sbagliato i loro conti. Pansa è uno stronzo, uno che usa in malafede la propria intelligenza. Perché non credo possa permettersi di ignorare che i quotidiani in Italia sono letti da circa un milione di persone al giorno (1/47 degli elettori), quelli che entrano nelle librerie sono ancora meno, e chi va a vedere i film della Guzzanti o il Caimano ci va perché già ne condivide idee e opinioni. L’unico strumento nazionale che tutti gli elettori condividono – anche chi per snobismo dice di non vederla mai – è la televisione. La gente non parla dell’ultimo libro di Pansa, e non pensa che i comunisti siano cattivi perché ha letto e condivide la ricostruzione storica di “Il sangue dei vinti”. La gente parla della Fattoria e del Grande Fratello. Magari non vede il confronto Prodi-Berlusconi, ma il giorno dopo sente il Tg e scopre che B. abolirà l’Ici. E magari non ci crede o magari non gliene frega niente, ma quel messaggio passa e la
“felicità” di Prodi, francamente, un po’ meno. E comunque: prima del confronto magari non ci aveva neanche ancora pensato, a cosa votare domenica 9 aprile. E il 10 mattino va a lavorare tranquillo, e per tutto il pomeriggio si dimentica del rito ininfluente nella sua vita che ha compiuto il giorno precedente. Mentre noi abbiamo reso incandescenti i nostri telefoni, e zappato furiosamente tra i canali televisivi per tutto il pomeriggio alla ricerca di dati, dati, dati, sempre un po’ più sicuri e sempre un poco più tristi, oppure abbiamo tenuto solo la radio accesa facendo finta di fare altro – e sentivamo che stava oscillando un destino collettivo e il nostro dentro quello.
Ecco, l’ho usata, la parola: «noi». E poi ci sono «loro».
Scusate lo sfogo. Volevo condividere cose che intuisco e vedo, e che mi vergogno di continuare a vedere, e mi sembra a volte che siano realtà e fenomeni non abbastanza considerati. Al di là di tutto, al di là della vittoria regalataci dalla legge elettorale voluta dal centrodestra (chi sono, oggi, i coglioni?), su questa spaccatura bisogna, è urgente, riflettere.
Anna
mercoledì, aprile 05, 2006
Scatenati coglione!
lunedì, aprile 03, 2006
Dichiarazione di Voto
Per favore, non stiamo a parlare delle scempiaggini e delle pagliacciate con cui il primo ministro tenta distrarre l'attenzione da cio' che conta e ridurre tutto a suburra.
Di cio' che conta occorre parlare per giudicare, per decidere, per esprimere un voto che salvi la cosa pubblica dalla catastrofe.
*
Decidere se siamo dalla parte della mafia o dalla parte di chi la combatte.
Decidere se siamo dalla parte degli sfruttatori o degli sfruttati.
Decidere se preferiamo la guerra di tutti contro tutti o lo stato di diritto.
Decidere se siamo dalla parte dei razzisti e dei golpisti al potere o della Costituzione repubblicana scaturita dalla lotta antifascista.
Decidere se della natura pensiamo che sia uno scrigno da forzare e saccheggiare o una casa comune e un sistema vivente di cui siamo noi stessi parte in cui vivere e convivere.
Decidere infine se deve proseguire il regime del patriarcato che nega piena dignita' umana a meta' del genere umano o se prendiamo sul serio quella dichiarazione secondo cui tutti gli esseri umani hanno uguale diritto alla vita, alla liberta', alla solidarieta'.
*
A chi mi chiede per chi voto alle prossime elezioni politiche, rispondo: per la coalizione di centrosinistra che si oppone alla coalizione berlusconiana; e per il solo, semplice fatto che si oppone alla coalizione berlusconiana.
Perche' solo con la sconfitta della coalizione berlusconiana si potra' difendere, salvare, promuovere la Costituzione repubblicana, la legalita', la democrazia nel nostro paese.
Io sottoscrivo appieno.
venerdì, marzo 31, 2006
Stanislaw Lem
Assieme ad Asimov è stato uno dei padri della Fantascienza, anche se molti se lo ricordano solo per Solaris. Recentemente avevo letto Fiabe per Robot, un bellissimo libro in cui sono raccolte favole raccontate in un universo popolato da androidi ed esseri meccanici.
Ogni volta che se ne va una persona così, mi sembra di perdere qualcosa.
mercoledì, marzo 22, 2006
V per Vendetta
Entrando al cinema avevo letto stroncature pesantissime (Libero lo bolla come film no-global che incita al terrorismo) e buone recensioni (Ciak ad esempio, ma anche Repubblica e Corriere).
Proprio per questo motivo non vi starò a scrivere la mia recensione, potete leggerne a bizzeffe. Vi dirò che il film mi è piaciuto moltissimo, perché è un film intelligente, colto, citazionista, ben recitato e con un ottimo ritmo. Al di là del messaggio, naturalmente. E poi c'è il messaggio, o meglio i messaggi, perché sarebbe riduttivo far credere che questo film parli solo di politica, dire che promuove le rivoluzioni o che è contro le dittature conservatrici. Con la mia sensibilità, che non è certo quella di un critico né di uno scrittore, ci ho trovato moltissimi altri spunti di riflessione: sulla tolleranza, sull'amore, sulle scelte... e naturalmente sulla vendetta.
Sono entrato nella sala per essere frastornato da effetti speciali e combattimenti al rallentatore, e invece ho divorato fino all'ultimo fotogramma tutta la pellicola uscendone estremamente soddisfatto. Non ho letto la graphic novel dalla quale il film è tratto ma mi piacerebbe farlo... dopo la delusione della trasposizione cinematografica di The League of Extraordinary Gentleman, Alan Moore si meritava un altro buon lavoro sui suoi fumetti. Meglio ancora di From Hell che ho apprezzato molto.
domenica, marzo 19, 2006
Da che parte stai?
Alcune domande sono poste in maniera poco chiara, ma nel complesso è stato scritto abbastanza bene. Chiaramente spero che nessuno di quelli che eseguiranno il test vada a votare in base ai risultati dello stesso, anche se è probabile che alla fine il risultato sia del tutto prevedibile.
Il sito è:
http://www.dimmichiseitidirochivotare.it/Interface/Home.aspx
Il risultato del mio test è il seguente:
lunedì, marzo 13, 2006
Dalla Chiesa Belga con amore
BRUXELLES. I sacerdoti, che siano omosessuali o eterosessuali, hanno fatto voto di celibato: dunque, "non faccio differenza tra i due". Lo ha affermato il card. Godfried Danneels, arcivescovo di Bruxelles e presidente della Conferenza episcopale belga, in una lunga intervista rilasciata al quotidiano belga La Dernière Heure/Les Sports (9/3/06) che affronta i temi attualmente più controversi e livello ecclesiale. In contrasto con quanto afferma la recente Istruzione vaticana sull'accesso di candidati omosessuali al seminario, Danneels sottolinea infatti che "il fatto che un prete sia omosessuale non costituisce, per me, una ragione che mi spinga a intervenire"; la discriminante risiede, invece, nell'osservanza o meno del voto del celibato. Celibato che è obbligatorio, certo, ma che lo è grazie ad una "legge disciplinare", spiega Danneels, che non è fondata sul sacerdozio e che dunque può essere cambiata: "Di fatto si può essere preti senza essere celibi", come dimostra la tradizione della Chiesa orientale.
Il cardinale è intervenuto anche sui Pacs, distinguendo tra etica della Chiesa e legge civile: "Posso accettare che una legislazione determini condizioni di coabitazione e diritti per le coppie omosessuali, ma non posso accettare che lo si chiami matrimonio", ha detto.
Nell'intervista Danneels esprime anche un sì al preservativo quando serva ad evitare il contagio del virus Hiv e dunque ad evitare di commettere "un altro peccato, quello di omicidio". Non si tratta, in questo caso, di una posizione nuova, né in assoluto (già il card. George Cottier, ex teologo della Casa pontificia, si era espresso in termini analoghi, definendo il profilattico un "male minore" in alcune situazioni, ma anche il card. Javier Lozano Barragán e i vescovi spagnoli) né per lo stesso Danneels: egli infatti aveva già dichiarato il suo punto di vista alla tv olandese nel 2004.
Il cardinale, che è stato dato tra i papabili in occasione dell'ultimo Conclave, e che sicuramente rappresenta l'ala progressista dei vertici della Chiesa, ha parlato anche di islam, di sacerdozio femminile, di aborto ("non si può condannare sistematicamente la donna che ha abortito") ed ha espresso un giudizio su papa Benedetto XVI.
Una traduzione dal francese dell'intervento completo, realizzata dal sito Adista, è disponibile su questo sito:
http://www.adistaonline.it/index.php?op=articolo&id=18797
venerdì, marzo 03, 2006
Bookworm mania
giovedì, febbraio 23, 2006
Giocare al centro con idee annacquate
Si discuteva di estremismi e alla fine tutti gli ospiti erano d'accordo nel dire che si vince se si "gioca al centro", e cioè se si è moderati. Chiaramente con riferimento ai disordini generati dalle componenti più estreme dei partiti, quali quelle che assaltano le librerie per derubarle, bruciano bandiere americane, inneggiano alla Repubblica puttana e cantano "chi non salta italiano è" di fronte al parlamento assieme a Calderoli.
Il punto è che queste sono azioni barbare e illegali, assolutamente improprie, che nascono però da idee forti e precise (che siano basate su valori nobili o su cazzate dipende dai punti di vista). Quello che voglio dire è che svaligiare un supermercato è una rapina, ma l'idea che tutti dovrebbero avere un salario che permetta loro di comprare la verdura una volta al giorno non è un'idea estremista, è un'idea giusta!
Giocare al centro quindi non significa avere idee "annacquate", cioè fare i PACS a metà, ripudiare la guerra "ma non sempre" e varare leggi laiche solo quando il Papa non dice niente in proposito. Significa invece avere idee buone e forti da contrapporre alle cazzate, e portarle avanti senza compromessi. Il che non significa portarle avanti con la violenza, le sommosse o con l'illegalità!
Quello che invece sta accadendo è che si stanno moderando non i toni e le violenze, ma le idee!!!
Uno schieramento che non si propone come alternativa FA SCHIFO e il popolo finisce per votarlo solo perché dall'altra parte è peggio! E' questo che vogliamo? Andare a mettere la croce sul "meno peggio"? Io no!
E allora che si abbia il coraggio di proporre una vera alternativa alle schifezze, se le idee forti saranno nel programma, forse avremo meno sommosse e illegalità organizzate allo scopo di affermarle.
martedì, febbraio 21, 2006
Underworld evolution
Probabilmente sono uno dei pochi italiani viventi ad aver trovato gradevole il primo film (e forse l'unico a non averlo trovato gradevole solo in relazione alla tutina in latex di Selene). Underworld non era un gran film, per i giocatori di ruolo poi maleodorava di scopiazzatura fin dalle locandine e questo non deve aver ben disposto tanti potenziali fan che si sono apprestati alla visione del film.
Il secondo film ha più o meno lo stesso budget, la trama ha gli stessi ritmi, la tutina di latex è sempre più attillata (anzi, c'è anche una scena di sesso), gli effetti speciali sono stati lievemente migliorati e la trama si infittisce preannunciando un terzo episodio.
Chiaramente andare a vedere Underworld Evolution senza aver visto il primo Underworld è un suicidio: le due storie sono collegate fin nei dettagli e anche io, che avevo visto il precedente film ormai un annetto fa, ho avuto qualche difficoltà a riportare alla mente la trama.
Bella la scena iniziale, ambientata nel medioevo.
PS non c'entra nulla ma ho trovato un sito che genera acronimi cyborg col proprio nome.
venerdì, febbraio 17, 2006
Barzelletta educativa
All'entrata sono esposte le istruzioni su come funziona il negozio:
· Puoi visitare il negozio SOLO UNA VOLTA.
· Ci sono 6 piani e le caratteristiche degli uomini migliorano salendo.
· Puoi scegliere qualsiasi uomo ad un piano oppure salire al piano superiore.
· Non si può ritornare al piano inferiore.
Una donna decide di andare a visitare il Negozio di Mariti per trovare un compagno.
Al primo piano l'insegna sulla porta dice:
Questi uomini hanno un lavoro.
La donna decide di salire al successivo.
Al secondo piano l'insegna sulla porta dice:
Questi uomini hanno un lavoro e amano i bambini.
La donna decide di salire al successivo.
Al terzo piano l'insegna sulla porta dice:
Questi uomini hanno un lavoro, amano i bambini e sono estremamente belli.
"Wow" pensa la donna , ma si sente di salire ancora.
Al quarto piano l'insegna sulla porta dice:
Questi uomini hanno un lavoro , amano i bambini , sono belli da morire e aiutano nei mestieri di casa.
"Incredibile" esclama la donna , "Posso difficilmente resistere!" Ma sale ancora.
Al quinto piano l'insegna sulla porta dice:
Questi uomini hanno un lavoro , amano i bambini , sono belli da morire , aiutano nei mestieri di casa e sono estremamente romantici.
La donna è tentata di restare e sceglierne uno , invece decide di salire all'ultimo piano.
Sesto piano : sei la visitatrice N° 31.456.012 di questo piano , qui non ci sono uomini , questo piano esiste solamente per dimostrare quanto sia impossibile accontentare una donna.
Grazie di aver scelto il nostro negozio.
Di fronte a questo negozio è stato aperto un Negozio di Mogli.
Al primo piano ci sono donne che amano far sesso.
Al secondo piano ci sono donne che amano far sesso e sono ricche.
I piani dal terzo al sesto NON SONO MAI STATI VISITATI.
giovedì, febbraio 09, 2006
mercoledì, febbraio 08, 2006
Controlarms, è ora di agire!
venerdì, febbraio 03, 2006
Riddick
Per chi non lo sapesse io adoro i film di fantascienza, ma sono molto critico a riguardo (cosa che non sono a riguardo delle commedie americane ad esempio: mi fanno tutte lo stesso schifo).
Ad esempio odio Roland Emmerich, i suoi film sono orrendi. E nemmeno mi piace l'ultimo Spielberg. Che ne è stato del regista di Incontri Ravvicinati???
Pitch Black occupa un posto d'onore nella mia collezione di DVD. E' un film di fantascienza a basso costo scritto veramente bene (con coerenza biologica e astronomica oserei dire eccessiva, anche se naturalmente si concede delle leggerezze). La regia non è male, ma il regista, David Twohy, è migliore come sceneggiatore che come direttore. E poi c'è Vin Diesel. Sì, lo so, come attore fa cagare, ma permettetemi di dirlo: Vin Diesel è Riddick. Quella parte è la sua, non dovrebbe fare nient'altro nella vita.
A me è piaciuto anche il seguito di Pitch Black, e cioè Le Cronache di Riddick, ma anche se il budget era il quintuplo, il predecessore è sicuramente migliore.
Se non avete visto quesi due film, ve li consiglio.
mercoledì, febbraio 01, 2006
lunedì, gennaio 30, 2006
Paul nel limbo dei senza scelta
Lo sguardo del Beholder aveva sortito il suo effetto. Non riusciva più a controllare i suoi arti, che sembravano irrigiditi e tesi. A malapena poteva ruotare gli occhi e seguire la terrificante creatura fluttuante mentre gli ruotava intorno.
"Cosa c'è che ti impedisce di muoverti, paladino?"
Chiedeva, vomitando fiato dalle fauci irte di denti. Paul fissava l'occhio centrale del Beholder, quella pupilla nera e enorme, lucida e buia, inquietante. E tutto ciò che risuciva a scorgere in quel nero era la sua immagine, distorta e deforme. Cosa gli impediva di muoversi? Cosa gli impediva di fare un passo avanti e uscire da quella situazione così disagevole.
"Stai cercando di fare forza sulla tua muscolatura, suppongo..."
I tentacoli del Beholder riuscivano ad osservare l'espressione silenziosa del volto di Paul da qualsiasi angolazione. Potevano forse attraversarlo da parte a parte? Leggere la sua mente? Analizzare la sua anima?
No, non potevano. Ma undici punti di vista erano meglio di uno solo. E uno solo esterno sarebbe bastato per capire che il paladino non aveva nessuna idea di come uscire da quel guaio.
"...Sbagli strada paladino. Sbagli strada. Dove credi che ti condurrà il tuo appellarti alla volontà? La tua volontà non ha potere. La mia magia l'ha resa impotente. Non puoi contare su di essa, e quindi non puoi liberarti con la forza."
Niente libertà. Niente forza. Cosa gli rimaneva?
venerdì, gennaio 27, 2006
Nuova Campagna: Nephandum
La mia nuova campagna utilizzerà Nephandum.
Mercoledì il mio gruppo di giocatori, reduce dalla scorsa campagna di Planescape, ha valutato le varie opzioni: Forgotten Realms, Greyhawk, una nuova campagna di Planescape, oppure una a Cthulhu. Infine c'era la possibilità di giocare utilizzando Nephandum ed inventandoci il contesto di gioco di sana pianta. Un'ambientazione "su misura" per le nostre avventure. Abbiamo deciso per quest'ultima opzione.
L'immagine qui sopra è Gerrock, il mezzorco interpretato da Massimo Beffardi nella scorsa campagna. Il disegno è stato realizzato da lui.
venerdì, gennaio 20, 2006
A proposito dell'appello di Ciampi a moderare i toni...
Onorevole Daniele Galli, Forza Italia, da un suo manifesto elettorale affisso a Novara
martedì, gennaio 17, 2006
Il Bosco del Lupo Bianco
Ho terminato l'impaginazione della mia avventura di Capodanno.
Si intitola Il Bosco del Lupo Bianco ed è online sul mio sito dedicato ai giochi di ruolo, http://www.pauldeggan.it. Scrivere un'avventura nei dettagli è un lavoro molto faticoso. Quando arbitro un'avventura non mi capita di soffermarmi sugli oggetti che ha in tasca un'antagonista o sulla descrizione delle strategia di attacco di un lupo feroce. Se però devi scrivere un'avventura che possa essee arbitrata da un qualsiasi altro Dungeon Master, ti devi preoccupare di queste e di altre cose. Dall'altra parte, non puoi trasformare ogni paragrafo in un trattato di mastering, con istruzioni precise su come impersonare un oste o su cosa accadrà per ogni possibile scelta dei giocatori. Credo di non essere molto bravo a trovare questo equilibrio. Rileggendo l'avventura in dettaglio mi ritrovo a pensare "qui avrei dovuto precisare quest'altra cosa" e "questo suggerimento forse è inutile e ripetitivo". Spero che la bravura dei Master che arbitreranno l'avventura sia maggiore della mia a scriverla, in modo che il tutto alla fine sia divertente e godibile proprio come risultano alla fine le mie sessioni di gioco.
domenica, gennaio 15, 2006
Finisce una campagna
Poi finisce l'avventura, finisce la campagna.
Com'è andata è andata, ti sembra che comunque vada bene.
giovedì, gennaio 12, 2006
Lettere Luterane
lunedì, gennaio 09, 2006
Paul e il Beholder
Paul si svegliò ne mezzo della notte. Un rumore strano l'aveva disturbato nel sonno, un sussurrìo, uno strascicarsi di parole che sembrava il sibilìo di un serpente ma che invece era un susseguirsi rapido di parole... "Fine... Sensazione... Genesi... Inevitabile".
Il paladino afferrò la spada e scese dal letto. La finestra aperta mostrava i campi attorno alla locanda immersi nella notte e nel silenzio.
"Fine" pensò Paul. Qualcosa sta per finire. Qualcosa finisce sempre. E' così che va il mondo. Si avvicinò alla parete vicino alla porta e spiò attraverso la fessura tra i cardini. Il corridoio esterno era illuminato dalla luce di lanterne ad olio e, almeno di fronte alla porta della sua camera, sembrava deserto.
"Sensazione"... Quale sensazione? Smarrimento, freddo, incertezza, paura. Paul passò in rassegna il suo stato d'animo. Cosa c'èra che lo rendeva così inquieto? Tornò indietro e infilò velocemente qualche vestito pesante. Lasciò l'armatura, indossarla avrebbe rischiesto troppo tempo. Con lentezza aprì la porta della stanza.
"Genesi". Qualcosa è stato creato. Un nuovo passo in una direzione. Ma sarà la direzione giusta? Esiste una direzione giusta? Un'ombra si mosse, avanzando lentamente dal fondo del corridoio. Paul strinse l'elsa della sua spada. La spada cominciò a vibrare, carica di energia magica. L'ombra si fece avanti, uscendo dalle tenebre. Un nugolo di tentacoli si intrecciavano su un ciclopico volto sospeso. Ogni tentacolo terminava con un occhio. Nessun naso, decine di denti aguzzi, un grosso occhio centrale, niente corpo né arti. Si trattava di un Beholder, un osservatore.
"Inevitabile". Lo era? Era inevitabile? E se non lo era come prevedere quale mossa sarebbe stata giusta, a quel punto? Un solo gesto del Beholder e Paul sarebbe svanito, disintegrato, ridotto in povere. Il paladino restò immobile e in silenzio, attendendo che la creatura facesse la prima mossa.
mercoledì, gennaio 04, 2006
Qualche impegno in più
Il primo è relativo a "FAZIO VATTENE", una iniziativa promossa dal Blog di Beppe Grillo alla quale ho partecipato con qualche euro, finalizzata a comprare una pagina di Repubblica per pubblicare un appello: FAZIO VATTENE appunto. Diverse settimane dopo la pubblicazione, Fazio se n'è andato. Missione compiuta.
Il secondo banner è relativo ad un volantino in PDF che può essere scaricato anche da qui:
http://www.beppegrillo.it/documenti/onorevoli_wanted.pdf
Il volantino andrebbe fotocopiato e diffuso in tutti i modi possibili: si tratta dell'elenco di tutti i deputati in parlamento che sono stati condannati in via definitiva (cioè esclusi quelli con pendenze penali in corso). Questa gente siede ancora in parlamento, rappresentando onesti cittadini che pagano loro stipendi da nababbi. Dobbiamo imparare a riconoscerli e impegnarci a ripulire quella cloaca che è la nostra politica.